"Giorno" Dice Adelle appena mi sveglio.
"Che ci fai qui?" Le chiedo sbadigliando.
"Ho dormito qui. Non ci riuscivo da Christopher" Ammette. "Ti chiedo scusa per come mi sono comportata ultimamente."
"Ti chiedo scusa anche io" Le rivolgo un sorriso dolce. Abbiamo sbagliato entrambe. "Ho chiamato la polizia ieri e ho fatto mandare via Scott e la sua banda di drogati"
"Ah" Sa in cosa comporta questa mia scelta e lo sapevo perfettamente anche io. "Era la cosa giusta da fare" Mi abbraccia e fortunatamente riesco a riconoscere il suo profumo. Quello non è cambiato.
Ricordo ancora la prima volta che venne a casa.
*FLASH BACK*
"Entra, dai" Le faccio strada tra il salotto. Si guarda un po' attorno prima di iniziare a seguirmi per il tour della casa. Le mostro ogni stanza, mia madre e mio fratello sono usciti, quindi abbiamo casa libera. Arrivati in camera mia, si butta sul letto e inizia a guardare i libri sulla mia mini-libreria. Spalanca occhi, sbuffa e fa smorfie strane a seconda del nome che legge. La cosa mi diverte e inizio a ridere.
"Leggi un sacco!" Afferma sbalordita. "Oh, no. Il giardino segreto no." Rotea gli occhi al cielo e si risiede sul letto.
"E' un bellissimo libro. Dovresti leggerlo." Le dico ma inizia a ridere talmente tanto che contagia anche me. Mi stendo affianco a lei. Sul soffitto ci sono le stelline che si illuminano al buio. Mi tingo di rosso dall'imbarazzo e spero che non le noti. Sia quelle che le mie guance rosse.
"Non preoccuparti, io ho gli orsacchiotti che si illuminano. Sono tenerissimi." Scoppiamo in una risata e ci dirigiamo in cucina. Entrambe abbiamo fame, l'unico problema è che non so cucinare. Quindi mi limito a toast col burro di arachidi. Insiste a spalmare lei il burro e le passo il pesante barattolo. Con leggera difficoltà inizia a riempire un lato del toast. Fuori una macchina suona forte il clacson spaventandola e facendole cadere il barattolo per terra, che si frantume lasciando uscire il burro ovunque. In quel preciso momento entra mia madre, inizia ad urlare e io non so davvero cosa fare. Provo a calmarla ma continua a parlare da sola su quanto le figlie siano disgraziate. Io e Adelle corriamo in camera mia e dopo aver chiuso la porta scoppiamo a ridere. Non vedevo mia madre così da quando dipinsi una parte del muro della mia camera per disegnarci sopra.
*FINE FLASH BACK*
Decido di andare a trovare mia madre. E' da un po' che non la vedo.
Entro in camera e la trovo quasi vuota. So che tutte le cose sono al campus ma fa uno strano effetto.
La parete dietro al letto è completamente bianca, a differenza delle altre lilla, con linee nere che creano fiori e cose varie. Non sono mai stata una perfetta pittrice, ma questa la posso definire una vera opera d'arte. Decido di farmi una doccia e mi dirigo in bagno. Lascio la vasca riempirsi e mi spoglio. Sul seno ho segni rossicci, ricordi di una notte passata con David. Cerco di non pensarci e mi immergo nell'acqua.
Non ho intenzione di uscire, quindi quando ho finito mi infilo un vecchio pigiama rosa e grigio e mi siedo sul divano in salone a guardare i cartoni con Mike. Mia madre ha iniziato a cucinare e ha rifiutato il mio aiuto. 'Vai al college. Sei indipendente ormai. Lasciami almeno il piacere di prepararti il pranzo' mi ha detto. Così sono venuta a fare compagnia al mio fratellino. Anche lui è in pigiama. E' appoggiato al mio petto e fissa incantato Spongbob che fa bolle di sapone con Patrick. Era anche il mio cartone preferito.
"Hannah vai tu" Urla mia madre dalla cucina. Andare dove?
"Cosa devo fare?" Domando confusa.
"Hanno bussato alla porta, vai" Spiega. Non ho minimamente sentito il rumore della porta. O lei è diventata pazza, o io ero troppo presa da Spongbob. Dietro la porta Adelle e Alec mi sorridono, ricambio il sorriso sorpresa. Ero troppo presa da Spongbob. Li faccio entrare.
"Che ci fate qua?"
"Visita veloce" Sorride Adelle, sembra a disagio.
"Mi hai vista due ore fa" Scherzo, ma infondo è da molto che non passiamo un po' di tempo insieme. "Mi fa piacere vederti" Sorrido ad Alec e lui ricambia.
"Perché non restate a mangiare? E' quasi pronto ormai." Si rivolge ai miei due amici. Adelle subito prende posto, ormai è di casa, Alec invece esita. "Tu resti?" Gli chiedo. "Certo" Risponde prima di sedersi affianco a mia madre. Mi siedo affianco ad Adelle, con Mike alla mia destra e mia madre di fronte.
"Chi sei?" Chiede Mike mettendolo leggermente a disagio.
"Sono Alec. Tu come ti chiami?"
"Mike. Ho hove anni" Dice fiero. Mi scappa una risata e gli do un bacio sulla guancia.
"E' mio fratello" Spiego. Anche se credo fosse già molto chiaro.
Mia madre serve la pasta, e il pranzo procede in silenzio. Non ha fatto altro che fissare Adelle, mi chiedo se se ne renda conto. E' inquietante il modo in cui la guarda. Si, ha cambiato look. Ma non la guardare così.
E' strano avere Alec in casa. Ma mi fa piacere. Si è scomodato di guidare per due ore solo per venirmi a trovare. Credo che ci troveremo molto bene come amici. Facciamo entrambi stronzate per perdere tempo.
Dopo aver mangiato Adelle aiuta mia madre a sparecchiare mentre io e Alec ci sediamo sul divano. Incrocio le gambe e Mike si mette al centro di esse. Ho Alec di fronte, è appoggiato allo schienale e guarda mio fratello sorridendo.
"Per venire qui hai saltato l'ultima ora?" Chiedo sorpresa.
"Avevo fisica. Mi hai fatto solo un grande favore" Scherza. Spengo la tv che ormai non sta guardando nessuno, ma Mike protesta lo stesso. Soliti capricci da bambini che finisco nel giro di due secondi.
"Sei il fidanzato di mia sorella?" Trattengo una risata.
"Sono solo un amico" Spiega inumidendosi le labbra.
"Lei è già fidanzata" Dice. Confusa gli chiedo chi sarebbe il mio ragazzo. "Quello nella foto in camera tua. Hai tante foto con lui e le guardi sempre quando sei a casa" Mi guarda e io rimango senza parole. Sta parlando di Sebastian. Guardo prima Alec e poi mio fratello. D'un tratto mi viene una stretta allo stomaco. Com'è possibile che mio fratello si sia accorto di questa cosa? E' piccolo per capire. Mi alzo dal divano e mi chiudo in bagno. Ho un attacco di panico. Non mi venivano da un bel po'. Sta tornando tutto, lentamente, ma sta tornando tutto. Sento Alec e Adelle parlare fuori la porta. Lui le spiega cosa ha detto mio fratello e la mia reazione. Sento anche mia madre, ma non riesco a capire cosa dice. Allo specchio del bagno vedo solo una ragazza che piange, con le occhiaie e le labbra screpolate. Una ragazza stufa. Una ragazza che si sta distruggendo. Una ragazza che ha bisogno d'aiuto. Mi poggio al lavandino, non sento più quel farfuglio provenire dalla porta. Ma solo un gran silenzio.
"Hannah, sono Adelle. Tutto bene?" Domanda piano. "Posso entrare?" Chiede con speranza. Apro la porta e la richiudo subito dopo che è entrata. Mi guarda dispiaciuta. "Quindi sono tornati anche gli attacchi di panico?" Si bagna una mano sotto al lavello e mi fa sedere sul bordo della vasca. Mi passa la mano sul viso cercando di farmi rilassare.
"Tutti hanno degli attacchi di panico. E' normale" Mi difendo.
Si siede accanto a me. "Ma il tuo è un caso particolare. Tuo fratello ti ha ricordato Sebastian"
"Non me l'ha solo fatto ricordare. Ma pensa sia il mio ragazzo. Capisci? Lui non c'è più e mio fratello è convinto che sia il mio ragazzo." Dico incredula. Certe cose non dovrebbero accadere. Sospira e si alza.
"Per il momento puoi spiegargli che non è il tuo ragazzo, ma solo un tuo vecchio amico. Forse è ancora piccolo per capire cos'è la morte." Mi prende per mano. "Ma ora devi uscire da qui. Reagisci a tutto questo, Hannah." Mi alzo dalla vasca e, dandomi un'ultima occhiata allo specchio, esco dal bagno seguita da Adelle. Mia madre non è nei paraggi, e ne sono grata. Alec mi rivolge un piccolo sorriso, ma si nota che è preoccupato. Un giorno dovrò spiegargli tutto.
STAI LEGGENDO
Ice love [COMPLETA]
FanfictionCOMPLETA. Hannah Miller, 19 anni, Londra. Abbastanza grande da capire cosa è giusto per lei e cosa non lo è. Eppure si ritrova a fare sempre la stessa scelta, che non sembra farle bene. E' forte, ma per quanto tempo lo sarà ancora? "Amare vuol dire...