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*PARTE HANNAH*

"Non credo che quel bacio sia stata la cosa migliore per te" Risponde in quasi un sussurro.

Perché fa questo? Non capisce nulla, allora? Per me quel bacio è stato la cosa più bella che mi sia capitata. Probabilmente è la cosa più vera e semplice che io abbia mai vissuto in assoluto.

"Eri ubriaco, per questo mi hai baciata. Ho capito." Mi alzo di fretta, devo fare del mio meglio per non guardarlo. Sento che sta per arrivare un attacco di ansia e non credo che in questo stato riuscirei a reggerlo.

"No, Hannah." Dice. "Ti ho baciata perché volevo." Prova a raggiungermi ma indietreggio fino a toccare l'armadio con la schiena.

Il legno è freddo al contatto con la pelle.

"Allora perché te ne penti?" Chiedo.

Non ce la faccio.

Alzo lo sguardo fino ai suoi occhi.

Occhi marroni, contornati da quelle ciglia che la sera prima mi solleticavano il viso.

Occhi che mi hanno guardata intensamente.

Occhi che mi hanno desiderata.

"Tu non volevi. Ti ho costretto io a baciarmi e mi pento per questo." Non è vero. Io volevo, ma avevo paura. Per me non è stato solo un bacio, è stato molto di più. E non può riprenderselo come nulla fosse.

"Sei uno stupido" Gli rispondo quasi ridendo.

Le lacrime continuano a scorrere sulle guance, forse per le troppe emozioni.

Faccio qualche passo velocemente fino ad arrivare da lui per poi baciarlo. Mi alzo sulle punte per non costringerlo a piegarsi e gli prendo il viso fra le mani, accarezzando la pelle morbida unita alla poca barba.

"Questo che significa?" Domanda confuso.

"Che lo volevo anche io." Ammetto.

"Hannah scendi giù" La voce di mia madre mi distrae dai suoi occhi, è comunque un bel casino.

Mi infilo qualcosa di pulito e scendiamo entrambi, trovando tutti in cucina, compreso mio fratello. C'è una tipo di riunione?

Non so che pensare di Bonny o di mia madre. La prima mi sembra una pazza maniaca del controllo mentre la seconda non capisco da che parte sta.

"Hai qualcosa da dire a tua zia?" Domanda mia madre.

"Scusa" Il modo in cui lo dico è molto veloce nella speranza che sia rapido e indolore.

"Credo che ci siano troppe persone qui." Ringhia Bonny guardando Alec. Io ci sto provando ma lei no.

"Hai ragione." Dico attirando l'attenzione di tutti. "Meglio andare" Lo prendo per mano e insieme usciamo di casa.

Non posso resistere un giorno in più con loro.

I richiami di mia madre sono più forti di quel che pensavo, quindi acceleriamo il passo fino all'auto di Alec.

Mette in moto l'Opel Adam nera e supera il vialetto infilandosi per strada.

"Cosa farai con loro?" Domanda.

"Niente. Non voglio nemmeno tornarci lì." Rispondo dura. Ed è vero. Io lì non ci torno. Mia zia si crede chissà quale dea e mia madre sembra farmi delle trappole. Finge di essere dalla mia parte ma alla fine va sempre contro me.

"Io dovrei andare da mia madre a pranzo, ma se vuoi puoi venire." Propone con un'alzata di spalle.

E' una buona idea? Ho assimilato la sua storia in una sola notte. E se mi sfugge qualcosa mentre c'è la madre davanti? E se faccio capire che so la verità?

"Hannah ho detto 'se vuoi', non c'è bisogno di fare quella faccia" Dice. "Se non vuoi venire, basta dirlo. Non mi offendo. Posso lasciarti a casa mia"

"Che faccia, scusa?"

"Hai l'espressione di un gatto costretto a farsi il bagno." Mi scappa una risata, anche troppo forte, portandolo a ridere con me.

"Io voglio venire, solo che mi sarei vestita un po' meglio a saperlo prima" Guardo i miei jeans e la maglia dei The Fray.

Si, mi sarei potuta vestire molto meglio.

"Stai benissimo, allora vieni?" Annuisco e non posso fare a meno di notare il suo modo buffo di nascondere un sorriso. Morde ancora una volta le labbra per evitare che si allunghino ai lati e prova a non guardarmi.

E' proprio come un angelo, ma devo essere sicura di ciò che provo io e cosa prova lui.

Sono stufa di avere sempre problemi in questo campo.

Ice love [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora