*PARTE ZACH*
"Perché non rispondevi?" Domanda con tono irritato Hannah.
Ma cazzo, sono le tre del mattino.
"Ero occupato" Taglio corto uscendo dalla stanza e lasciando Meredith nel letto a riposare. "Come mai chiami a quest'ora?"
Mi siedo sul divano cercando di non crollare. Sono davvero stanco, è stata una giornata lunga. Tra il nuovo lavoro, il controllare le crisi di Alec e il ritorno di Meredith non so cosa sia stato peggio.
"Ho combinato un casino" Ammette preoccupata. "Ho incontrato Steve, e ci ho parlato"
"Tu cosa?" Provo a non alzare la voce per non svegliare Meredith, e riguardo a Alec, lui non si sveglierebbe facilmente. Ha ricominciato a prendere i sonniferi.
"Mi ha fatto uscire cose di bocca che non avrei dovuto dire e ora penso di averlo messo nei guai" Spiega, ora quello preoccupato sono io.
Conosco quel ragazzo abbastanza da sapere che non si ferma davanti a nulla.
"Certo che l'ha fatto, è uno dei migliori manipolatori che io abbia mai conosciuto" Mi passo una mano diverse volte tra i capelli. "Cosa gli hai detto di preciso?"
Provo a mantenere un tono calmo ma noto lo strano suono delle parole stesso io.
"Ho sbagliato" Ripete diverse volte. Credo che stia avendo una crisi d'ansia. "Tieni d'occhio Alec e, per favore, non lasciare che Steve lo tocchi" Attacca subito dopo lasciando un grande silenzio.
Questa casa è diventata buia da quando non sta più con Alec.
Lui non sorride, non parla quasi più. Ogni volta che provo ad iniziare una conversazione taglia corto e si chiude in stanza.
Non credo sia solo per Hannah, è un po' per tutto. Per Steve, per la sua famiglia, per suo padre.
Meredith a volte si rifiuta di venire se c'è lui, dice che la inquieta. Ma io non voglio lasciarlo da solo, non posso. Abbiamo affrontato troppe cose insieme, abbandonarlo nel momento del bisogno sarebbe la cosa più sbagliata e vigliacca da fare.
E' una situazione del cazzo, con persone del cazzo che non sanno fare un cazzo.
-
Mi sono addormentato sul divano pensando ad un metodo per allontanare Steve da Alec ma, con la fortuna che ho, ora me lo ritrovo fuori casa.
"Cosa vuoi?" Provo a usare la voce più dura che ho, ma conosco questo ragazzo da quando eravamo a malapena adolescenti, e so di non doverlo sfidare.
"Parlare con mio cugino" I capelli scombinati e la barba mi ricordano molto Alec, si assomigliano non solo di aspetto, ma anche di carattere. Solo che il mio amico nasconde questo suo lato, mentre l'altro ne fa un'arma. "Avanti, fammi entrare" Dice in tono amichevole, come se non ci fosse nessun problema.
"Non credo sia una buona idea" Alec si potrebbe svegliare da un momento a l'altro e non credo sia capace di reggere una conversazione con lui. Ogni cosa che esce dalla bocca di Steve colpisce dritto allo stomaco. E Alec è vulnerabile in questo momento. Non voglio dovermi mettere in mezzo.
"Zach, voglio entrare" Sorride mostrando la sua perfetta dentatura, e stavolta il tono è un avviso.
Sospiro aprendo di più la porta per lasciarlo entrare e lascio che sia lui a chiuderla.
Mi siedo sul divano lanciando un'occhiata alle camere, in una c'è Meredith e nell'altra Zach. Spero che non esca nessuno dei due.
"Non mi chiedi di accomodarmi?" Chiede ironicamente indicando la poltrona.
"Non ti serve che ti dica io cosa fare, sappiamo entrambi che fai quello che vuoi" Scrollo le spalle e lui annuisce confermando ciò che ho detto, sedendosi.
Si guarda attorno e si sofferma su alcune foto appese alle pareti. Ritraggono me e i ragazzi in luoghi diversi. La mia preferita personalmente è quella in discoteca fatta col flash, siamo tutti accecati dalla luce e in più siamo ubriachi, quindi le nostre facce sono epiche.
"Come fai a sapere dove abito?" Domanda Alec entrando sereno in salotto. Non è nervoso o arrabbiato. E' come se fosse entrato Chris o qualche altro nostro amico.
"So diverse cose" Risponde il cugino studiandolo per bene.
"Bene" Lo ha guardato solo per due secondi quando gli ha fatto la domanda e ora va persino in cucina a bere il caffè.
Che sta succedendo? Mi aspettavo urla, cose che volano e sangue dal naso. Non una conversazione amichevole.
"Devo ammetterlo" Steve si alza dalla poltrona, so che vuole stuzzicarlo perché anche lui è sorpreso del suo comportamento. "La tua ragazza è davvero tosta" Lo osserva con attenzione con un leggero sorriso sul volto.
Alec smette di bere e poggia la tazza sul lavello. Si gira verso di lui e per un momento si guardano senza sbattere ciglio. "Non ho una ragazza"
"Giusto. La tua ex." Si corregge fingendo un'espressione dispiaciuta. "Quella a cui hai fatto del male accidentalmente" Subito dopo torna quel sorriso fastidioso sul suo volto.
Ma perché cazzo Hannah gli avrebbe detto queste cose?
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Ice love [COMPLETA]
FanfictionCOMPLETA. Hannah Miller, 19 anni, Londra. Abbastanza grande da capire cosa è giusto per lei e cosa non lo è. Eppure si ritrova a fare sempre la stessa scelta, che non sembra farle bene. E' forte, ma per quanto tempo lo sarà ancora? "Amare vuol dire...