Capitolo 3

25 1 0
                                    


Che stupida! Perché non avevo cercato di capire in che gruppo fosse stato sistemato Marco? O almeno che classe frequentasse. Forse quest'informazione potevo averla già da Ily, ma non avevo voglia di far capire i miei sentimenti alle altre mie compagne e così rimasi zitta e mi misi ad osservare il mondo che sfrecciava al di là del finestrino. Si presentavano davanti a me figure indistinte, pezzi di una quotidianità che mi svelava il suo volto solo per una frazione di secondo. Ora una casa, ora una tavola imbandita, ora una chiesa. Piccoli pezzi di vite sconosciute incontrate solo nello scorrere di un attimo. D'improvviso la porta si spalancò e apparve Barbara. "Ragazze vorrei stare un po' con voi. Non conosco nessuno nel mio scompartimento, a parte Giorgia naturalmente, ma lei ha già preso il volo". " E' da Davide?" chiese Farfy. "E dove sennò!" replicò la nuova venuta con fare ironico. Sembrava che la cosa non le andasse proprio giù. Forse perché era stata lasciata sola ma molto più probabilmente perché era sempre stata attratta da Davide e il fatto che lui fosse già da tre anni occupato con un'altra non le andava proprio a genio. Giorgia e Davide sono sempre stati un esempio d'amore per la nostra classe. Innamorati fin dal primo giorno di scuola, non si erano mai lasciati un attimo. Un amore intenso e lineare. Questo desideravo anch'io! Una luce che ti colora la vita senza annullare le sue tonalità di base.

Anche Farfy ed Eleonora erano impegnate. La prima, il cui vero nome era Fabiola, s'accompagnava da qualche mese con un ragazzo più grande: Giuseppe, un tipo poco affidabile che ben s'accordava col suo carattere eccentrico e un po' volubile. La seconda, particolarmente bella, con due meravigliosi occhi azzurri e un caschetto biondo, aveva da subito colpito Mauro Bolla, ammiratissimo studente della 5A, partito qualche giorno prima per la gita del 5° anno in Spagna. Udimmo rumori e schiamazzi provenienti dal corridoio e la porta si aprì di nuovo. I ragazzi della nostra classe erano decisi a passare qualche ora in nostra compagnia e cosi ci stringemmo tutti nella spazio a nostra disposizione. Michele e Lorenzo restarono in piedi, Vincenzo riuscì a trovare un posticino accanto a me,

Gianni fece lo stesso con Farfy e Mirko si sedette accanto a Carmen, con grande dispiacere di Ilenia.

La mia amichetta era proprio una combina guai in campo amoroso. Già ex e di nuovo amica di Lorenzo e Michele, continuava a soffrire per la sua ultima fiamma, Mirko, il piccolo ricciolo della classe. "Chissà che belle ragazze si trovano in Spagna!" fu questa poco dopo la sortita di Michele, indirizzata ad Eleonora ed al suo amore lontano che fece cadere la stanza in un imbarazzante silenzio. Sembrava, in realtà, che ognuno di noi avesse un proprio pensiero in mente e volesse compagnia unicamente da questo. Io certamente intuivo chi fosse il soggetto presente nella mente di Vincenzo, che continuava a fissarmi coi suoi occhi verdi. Appena cercò di mettere il suo braccio sulla mia spalla, scappai fuori da quell'atmosfera, che sembrava avere un suo peso e, con la scusa d'andare in bagno, uscii nel corridoio e richiusi subito la porta dello scompartimento.

Tra Cuore e LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora