Tra Cuore e Luce

Capitolo 52

E di nuovo mi ritrovai a non poter dormire pensando a Marco. Lunedì l'avrei rivisto e saremmo stati insieme una settimana, avevo solo una domenica per mettere ordine nella mia mentre. Ma questa poteva essere solo un'impresa impossibile. Le mie riflessioni mi spaventavano, le mie azioni ancora di più. La paura era quella di fare gli stessi errori di nuovo.

Lo amavo ancora? Domanda troppo difficile ma le mie lacrime, le mie sensazioni parlavano da sole. Era la cosa giusta? No. Questa risposta era ancora certa nella mia mente.

Non era nemmeno giusto prendere in giro Danilo; ma lo stavo facendo davvero? La nostra era una storia senza grandi aspettative ma che ci faceva stare tanto bene, davvero bene, come Marco non avrebbe mai potuto farmi sentire. Lui era di Adele ma tra di noi continuava a non finire, a non passare mai. Quel tenero bacio... quello non potevo negarlo e, per un secondo, in un brivido, avevo sperato che Marco non fosse andato via subito dopo, che fossimo rimasti insieme. Di certo l'aveva fatto per me, lasciandomi addosso una sensazione di tristezza che non riuscivo a spazzare via.

Più confusa che decisa, con le idee ancora indeterminate e tanta paura di me stessa e delle mie sensazioni mi recai, quel lunedì 15 dicembre, all'appuntamento con gli altri ragazzi per cominciare la nostra avventura sulla neve. Cercai di evitare tutti, persino Danilo, ma lo sguardo di Marco non potevo perderlo; stavamo provando le stesse sensazioni, eravamo di nuovo solo noi due, collegati anche se divisi. Partimmo verso le 15, come da programma e, fortunatamente, capitai in macchina con Luca, Ily e naturalmente Danilo. Marco era alla guida dell'altra auto che formava il nostro piccolo gruppo. Arrivammo solo verso le 21 così, dopo un breve giro della casa, che era davvero bellissima ed uno spuntino veloce, ci sistemammo tutti nelle stanze, stanchi per il viaggio. Fui la prima ad oltrepassare la soglia della stanza destinata a noi ragazze, chiudendo al di là essa i miei pensieri e la loro fonte. Entrambe le camere da letto erano al primo piano e la nostra era corredata da un balcone che dava sul cortile principale, da un bagno personale, un simpatico tavolino in legno accompagnato da panca e da due letti matrimoniali. Occupai quello sulla destra e cominciai a disfare la valigia. Arrivò anche Adele.

"Posso dormire con te? Sai non conosco molto bene Ilenia ed Adriana!" mi confessò sottovoce.

Era una ragazza molto timida e riservata, come potevo dirle di no ma come potevo dormire proprio con lei? Arrivarono anche Adriana ed Ilenia, che restò un attimo interdetta nel vedere ciò che stava succedendo.

"O forse vuoi dormire con Ilenia, scusatemi"

"No Adele tranquilla, va benissimo così" ribattei.

Era troppo gentile e la bugiarda lì ero io, dovevo cercare di comportarmi da adulta e

conoscere meglio la ragazza che non sapendolo era stata mia rivale. Feci un cenno ad Ily ed anche lei capì e prese posto al fianco di Adriana. Eravamo tutte e 4 impegnate a disfare le valigie ma Adriana da sola era sufficiente per mantenere vivo un dialogo, lei parlava e noi annuivamo. Unico argomento, naturalmente, i giorni a venire: cosa avremmo fatto, quanto era bella la neve, c'era bisogno di una serata tra noi ragazze eccetera eccetera... ma, ad un certo punto, cambiò argomento attirando l'attenzione di tutte noi.

"Adele ma ti sei portata delle camicie da uomo?".

Alzai lo sguardo verso la valigia di Adele ed effettivamente c'erano degli elementi maschili e mi sembrò anche di riconoscere di chi fossero.

"Ah no!" rispose divertita "Sono di Marco. E' un disordinato, non sa fare le valigie e, siccome oggi mi sono rifiutata di fargliela io, mi ha dato tutto quello che non è riuscito a ficcare nella sua".

Adriana fece qualche commento divertito, ma io non la ascoltai e neanche Ilenia che mi guardava fisso.

La nostra vacanza era appena iniziata e già ne sognavo la fine.