"Ragazze che dite prendiamo dalle valigie quello che ci serve e poi le sistemiamo nel porta bagagli in alto così ceniamo comode?" Adriana era sempre la più brava nel fare ordine e nell'organizzare bene il tempo e gli spazi, perciò aderimmo tutte alla sua proposta. Mentre lei e Carmen cominciavano a fissare la scala, io frugai nella mia valigia alla ricerca di pigiama, pantofole e beauty-case. Mi ricordai anche di prendere lo specchio che quella mattina avevo sistemato velocemente nella tasca esterna perché non c'era più tempo. La tasca era molto stretta, lo tirai fuori con poca gentilezza ed insieme ad esso saltò fuori una busta. Non avevo la minima idea di cosa fosse. "E questa?" esclamai di getto, facendo girare ed incuriosire le mie compagne. Poi notai un piccolo cuoricino rosso in un angolo e capii tutto. La infilai veloce nella tasca dei miei jeans a testa bassa ed inventai una scusa stupidissima.
"Ah si mi devo ricordare di ridare alla prof. il suo invito alla cena del gemellaggio". Che ridicola! Ma loro ci avevano creduto e cominciarono a salire le valigie. Le aiutai anche se nella mia mente volevo solo che sparissero tutte per farmi leggere la mia lettera in pace. Non andò così, anzi dopo le valigie fu la volta della cena acquistata in un fast-food prima di salire. Di tanto in tanto in modo infantile toccavo la mia tasca per rassicurarmi che la mia lettera fosse ancora lì al suo posto. C'era! Aspettava solo che io la leggessi. Dopo aver cenato incominciammo mille chiacchiere inutili che ebbero solo l'effetto di infastidirmi. Unicamente la descrizione che Farfy fece del suo rapporto con Giuseppe riuscì ad incuriosirmi.
"Il mio ragazzo è bellissimo non credete?"
"Farfy esageri" sbottò annoiata Ilenia.
"Non esagero per nulla e voi lo sapete! Poi il nostro rapporto è così tranquillo, non è opprimente, non ci dobbiamo vedere o sentire per forza, solo se ne abbiamo entrambi voglia. Mi sento libera".
Contenta lei. Io desideravo il perfetto contrario. Vedere sempre Marco, sentirlo fino a finire le parole. Più si è lontani, meno ci si dichiara a vicenda i propri sentimenti, prima l'amore scema inevitabilmente. Ne ero certa. "Era lui prima al telefono?" la domanda di Adriana mi riportò alla realtà.
"Si certo e mi ha detto che stasera va a ballare. Vedete sono tranquilla, per nulla gelosa" dichiarò soddisfatta Farfy.
"Non ne sarei capace" dichiarai a bassa voce senza accorgermene.
L'amore è anche gelosia. Ero certa anche di questo.
"Ieri ho chiamato Mauro" sussurrò Eleonora dolorosamente guardando fuori dal finestrino. Nessuno di noi ebbe il coraggio d'interrogarla. Soffriva visibilmente. Ci guardammo tutte negli occhi, poi ci provò Farfy.
"Ele è tutto apposto?"
"Nulla è apposto" rispose arrabbiata e poi continuò in tono più triste "Non mi ha dato nessuna spiegazione, accampa scuse inutili, dice che non mi ama più, non ci credo, c'è dell'altro"
"È tornato in Italia, credi di vederlo domani?" chiese timidamente Carmen.
"Si è già a casa ma mi ha detto che se voglio altre spiegazioni ne parleremo lunedì a scuola"
"Cosa farai?" ribatté Carmen.
"Nulla. La questione per me è chiusa. Non lo vedrò più".
Scese il silenzio tra di noi. Nell'aria solo tristezza. Eleonora del tutto impotente di fronte a quel dolore.
La porta dello scompartimento si aprì, facendoci balzare in aria. Era Davide.
"Ragazze avete visto Giorgia? Non la trovo da nessuna parte. Speravo fosse qui".
Ebbi una fitta, forse io sapevo dove fosse o con chi. Mi ripassò davanti agli occhi il bacio che avevo visto la sera precedente: Giorgia e Daniele. Arrossii e non riuscii ad inventare nulla, così Davide andò via ancora più preoccupato di prima. Dovevo fare qualcosa, anche se era ingiusto aiutare una traditrice. Tirai fuori il mio cellullare e le scrissi velocemente un Sms. "Davide è molto preoccupato, ti ha cercato ovunque, anche da noi, non sa dove sei. Raggiungilo!" mi rispose subito ringraziandomi. Mi sentii la complice di una truffa.
Riuscii a leggere la mia lettera solo quando fummo tutte nel letto, aiutandomi con la luce del cellulare.
<<Cara Carly
Stamattina mi sei sembrata piuttosto triste. Questo mi fa preoccupare. Non vorrei aver sbagliato qualcosa con te. Spero che non sia così. Se il problema è solo il nostro rientro a casa, devi stare tranquilla e fare un bel sorriso perché tornando alla normalità non cambierà assolutamente nulla.
Fidati e ricorda che ci tengo.
A presto – Un ballerino sotto le stelle>>.
Mi strappò una risata con questa firma spiritosa. Forse l'aveva scritta proprio con questo fine. Inoltre mi riportò alla mente il nostro bacio e le emozioni di quella sera. Non potevano svanire. Leggevo e rileggevo la frase <<ricorda che ci tengo>> ed ogni volta era un brivido nuovo.
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Tra Cuore e Luce
Teen FictionCarlotta ha sedici anni, vive in una bella famiglia e condivide tutto con la sua amica del cuore, Ilenia: Il cuore di Carlotta da un po' ha iniziato a battere con un ritmo nuovo, quello del primo amore. Ogni suo pensiero è rivolto a Marco, un coeta...