Capitolo 39

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Marco, Marco, Marco... riusciva a farmi innervosire ed a farmi desiderare, almeno per un

attimo di tornare tra le sue braccia. Ma ormai la nostra era una storia passata, lo sentivo, stava con Adele e qualunque fosse la motivazione di ciò, dovevo dimenticarlo. In un modo o nell'altro l'aveva messa sempre al primo posto ed, in fondo, sapevo che era giusto così. Ora che avevamo parlato, mi sentivo ancora più tranquilla, potevamo essere dei semplici conoscenti.

Ma non lo fummo mai.

Nel primo mese e mezzo di scuola lo vidi proprio raramente e se ci incontravamo, difficilmente riusciva a salutarmi, figurarsi scambiare due chiacchiere. Era troppo presto... forse. Per il resto la mai vita girava proprio bene: c'era la scuola dove me la cavavo meglio degli anni passati, la mia famiglia... felice nel vedermi di nuovo single, Ily e Gianni... sempre al mio fianco e le altre ragazze della classe... con le quali si era creata una rinnovata armonia. Uscivamo quasi sempre tutte insieme durante il weekend, ogni tanto s'assentavano Adriana e Farfy, le uniche ancora fidanzate. La sera del nostro primo giorno di scuola, come ogni anno, fummo invitate a casa di Carmen, organizzava sempre una festa per augurarci un buon anno scolastico e per raccontarci a vicenda la nostra estate. Gli inviti erano sempre riservati a noi 8 ragazze.

"Allora chi comincia a raccontare?" ci chiese mentre sgranocchiavamo patatine e pop-corn sedute sul tappeto arancio della sua stanza.

"Inizio io" si candidò Adriana e noi annuimmo tutte in silenzio. "Bè quest'estate l'ho passata con Enzo... come potete immaginare è stata bellissima. Ogni mattina mare, poi la sera in giro a passeggiare o a ballare. E' venuto a casa mia ed io dai suoi..."

"Estate romantica" sentenziai nella mia testa senza più ascoltare le sue chiacchiere dolci.

Toccò ad Ily. Della sua estate sapevo già tutto.

"Io sono stata dai miei nonni a Trapani, ci vado ogni anno ed ho un gruppo di amici ad aspettarmi, certo non c'è Carly" mi sorrise "ma mi accontento. Ci sono sempre anche due ragazzi che mi fanno il filo ma... non riesco a decidermi mai trai i due, così alla fine restiamo sempre amici. Ma mi fanno divertire con le loro liti. Tanto"

"Estate da Ily" risi dentro di me.

Era il mio turno. Cosa dire? Era stata un'estate vuota, senza senso, tanti pensieri, tanta tristezza... inutile. Non potevo farlo capire a tutti. Così sorvolai un pò sui primi mesi e raccontai delle settimane da Arianna; i bagni, i balli, le chiacchiere e Gianni, Gianni, Gianni. Mi attirai addosso lo sguardo furioso di Carmen, lo adorava ancora, ma neanche Farfy sembrò entusiasta del mio racconto. Stava cambiando qualcosa? Toccava a lei adesso ed io stetti attenta ad ascoltare.

"La mia estate è stata... diversa dagli altri anni, non so come descriverla, un pò più spenta. Uscivo sempre, certo! E Giuseppe è così carino, lo adoro. Ma qualcosa mi ha turbato. Non ne ho un bel ricordo e non so nemmeno perchè"

"Ti rifarai quest'inverno!" La abbracciò Ele e cominciò il suo racconto: "Io... bè lo sapete, era la mia prima estate senza Mauro"

"Non l'hai mai più cercato?" La interruppe Barbara.

"No mai e non m'interessa parlargli. All'inizio era un pò strano essere sola, pensavo sempre a lui. Poi invece tutto è migliorato, sono andata avanti ed ora mi sento proprio diversa e forse... c'è un altro ragazzo".

Cominciammo a gridare tutte ed a congratularci con lei. C'era un gran trambusto. Io mi soffermai sulla parola "diversa", era come mi sentivo anch'io. La serenità di Ele mi rendeva davvero felice, speravo di poterla ritrovare così dopo le vacanze e credevo anche di conoscere il nome del suo nuovo amore... Lorenzo.

Fu la volta di Giorgia: "La mia estate è stata un inferno e non so quando riuscirò ad uscire dal trambusto che si è creato dopo la separazione da Davide, che ho creato"

Soffriva davvero, eravamo tutte dispiaciute, anche Barbara.

"Lui non ne vuole più sapere e chi può biasimarlo? Non mi guarda nemmeno e se lo fa c'è solo disprezzo nei suoi occhi. Io lo amo, davvero e, non so perchè ho fatto... bè quello che ho

fatto"

Cercammo di consolarla, ma cosa potevamo dirle? Toccò a Barbara e poi a Carmen. Classificai le loro estati nello stesso modo <<Estati piatte>>: nulla di nulla. Solo noia.

Finalmente arrivò la focaccia e Carmen accese la musica. Cominciammo a divertirci sul serio. Mandammo anche un'e-mail d'amore al povero Michele con un contatto falso ed infine fu la volta della torta, che Carmen preparava ogni anno con su scritto il nostro anno di liceo, stavolta c'era sù scritto un bel 4. Foto di rito! La appesi al muro sopra il mio letto, posto prima occupato da un altro scatto, un'altra emozione, un altro anno scolastico, ormai andato via.

Tra Cuore e LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora