Tra Cuore e Luce

Capitolo 59

Arrivò sabato 20 dicembre, il nostro ultimo giorno intero di vacanza, domenica saremmo ripartiti per tornare a casa. Tutti volevano naturalmente godersi ancora un pò la neve e così accettarono subito l'auto candidatura di Ily di restare a farmi compagnia lei quella mattina. Stavamo sdraiate sul letto che condividevo con Adele, il sole entrava un pò dalla finestra ed illuminava i riccioli biondi di Ily mescolati ai miei capelli lisci e castani in un affettuoso abbraccio. Aveva voluto sapere proprio tutto sulle ore di bufera; le novità della sera precedente erano state messe da parte.

"Credi che darai a Marco la possibilità che ti ha chiesto?"

"Tu cosa mi consigli Ily?"

"Certo che si!" disse con uno sguardo molto luminoso. "Vi piacete e siete stati insieme, che male c'è ad uscirci o scrivergli qualche sms"

"Si forse hai ragione, devo finirla di ragionare, indagare e lasciare fare al destino, più cuore e meno testa, questo è ciò che mi serve"

"Però che fortuna ha avuto, addirittura una bufera"

"Eravate preoccupati?"

"No Carly, quando abbiamo saputo che eravate insieme no"

"Adele e Danilo?"

"Danilo non è geloso, lo sai. Adele non sospetta proprio nulla, l'idea che voi due eravate da soli non l'ha preoccupata neanche lontanamente. Ah! Sai cosa mi ha incuriosito? Ha il

doppione della chiave della Peugeot, sennò saremmo rimasti alle piste o avremmo dovuto fare due viaggi".

Ily continuò a raccontarmi le loro reazioni alla bufera. Io intanto riflettevo in silenzio.

Improvvisamente bussarono alla porta.

"Deve essere Marco perchè è l'unico che stamattina non è partito con gli altri" mi informò in un sussurro.

"Entra" dissi, sedendomi sul letto.

Ily aveva ragione! Era lui in jeans, camicia e maglioncino verde scuro, con un sorriso stupendo ed un pò imbarazzato.

"Come va?" esordì dopo un secondo di silenzio.

"Bene" risposi.

"Molto bene" dissi Ily ridendo.

"Volevo chiederti... ricordi che una mattina in Emilia-Romagna mi facesti bere una specie di intruglio poco definito che mi piacque molto?"

"Si certo" risi.

"Che ne dici, me ne faresti un pò?"

"Non ho gli ingredienti" risposi sorridendo alla sua banale scusa per farmi uscire dalla mia stanza.

"Bè se Ily permette possiamo andare a comprarli, a piedi, l'auto ce l'hanno i ragazzi, sarà una bella passeggiata!".

Ily acconsentì subito naturalmente ed io mi infilai il giubbotto contenta. Fu una deliziosa passeggiata, da amici o qualcosa di più, ma come fosse il nostro primo appuntamento, come se stessimo già ricominciando da capo. Per forza di cose scoprì il mio ingrediente segreto e chissà, magari, primo o dopo anche io avrei scoperto i suoi di segreti.

Il resto della giornata scivolò via in compagnia dell'intero gruppo studentesco messinese e così fu già l'ora di partire e salutare quei luoghi ormai così familiari.

Domenica 21 dicembre a pranzo ero già di nuovo con la mia famiglia.

Il giorno dopo cominciarono le vacanze di Natale: Ily andò a Trapani, Danilo si spostò in provincia dai nonni e perfino Adele andò chissà dove. Rimanevamo io Marco e, mentre ancora mi chiedevo se fosse il caso di cercarlo, di vederlo, fu lui a decidere per me presentandosi fuori dalla chiesa la notte di Natale con un pacchetto in mano.

"Sapevo che ti avrei trovata qui. Buon Natale"

"Buon Natale" risposi dolce.

"Questo è per te" disse porgendomi il pacchettino dorato "Aspetta, non è un regalo, è una cosa già tua"

"Mia?" ero interdetta.

"Scarta e capirai".

Aprii con ulteriore curiosità il pacchetto e vi trovai un bracciale con dei grandi cerchi gialli. Era il bracciale che mi aveva regalato per nascondere il cuoricino sul mio polso.

"Non ne ho comprato un altro, è proprio quello che portavi tu" precisò.

"Credevo di avertelo tirato addosso e che si fosse distrutto" dissi triste ricordando la nostra separazione.

"Ho raccolto i pezzi" rispose con un sorriso.

"Grazie davvero" fu l'unica cosa che riuscii a replicare.

Fui contenta d'averlo visto, un pò perchè vederlo mi faceva stare bene, un pò perchè era quello che volevo anch'io, un pò perchè Danilo si faceva sentire ben poco ma grazie a quel bracciale fu un Natale bellissimo. I pezzi si stavano ricomponendo?