Avrei voluto solo una cosa: tornare indietro da lui. Ma non ero ancora presente a me stessa e correvo via veloce, lontano da tutto, da quell'assenza di me, da quelle emozioni, da una realtà nuova che mi spaventava e spegneva completamente la mia mente. Dentro di me soffrivo, una lacrima non voluta rigò il mio viso appena lo posai sul cuscino. Mi strinsi forte ad Ilenia.
Quella mattina la sveglia fu imperiosa, trillò direttamente nella nostra testa quando in realtà nessuno era ancora pronta ad obbedire al suo comando, ben che meno io coi miei occhi gonfi e la mia tristezza. Nessuna voglia di vedere Marco, nessuna voglia di guardarlo da lontano in mezzo a tutti gli altri senza potergli spiegare il mio frettoloso rifiuto della notte precedente. Anche il tempo sembrava seguire il mio umore: solo nebbia e grigiore, nessuna luce accecante come il giorno della nostra romantica colazione. Il mio malumore irrazionale cresceva. Mi alzai molto tardi, le mie compagne erano già scese a colazione da dieci minuti, mi decisi a seguirle ed in fretta. La sala era affollata ma la prima persona che scorsi fu lui. Più bello del solito. Scherzava coi suoi amici, lanciandosi molliche di pane. Non mi notò o preferì fare finta di non avermi vista. Mi sedetti al mio tavolo e feci colazione. Per tutto il tempo continuò a ridere e non curarsi di me. Faceva finta, ora ne ero certa. La sua freddezza mi faceva sentire sempre peggio e lentamente gelavo.
"Ragazzi, scusate un attimo, dobbiamo farvi una raccomandazione importante!"
Il vice preside s'era alzato in piedi e tentava di catturare la nostra attenzione.
"Come sapete questa sarà la nostra ultima sera qui, visto che domani mattina ci trasferiamo di nuovo a Bologna e alle 19 abbiamo il treno per tornare a Messina".
Ultima sera qui! Queste parole furono cosi forti che sembrò s'incendiassero su di me. Chiusi gli occhi nel sentirle.
"Quindi innanzitutto domani alle 08:00 dovete portare le vostre valigie nello spiazzale all'autista, che le sistemerà nel pullman e poi vi ricordo che stasera c'è la cena del gemellaggio, la scuola di Rimini con cui siamo in contatto ci ha preparato una bellissima serata e vi ricordo anche che, come da programma, siete pregati di vestirvi in modo formale, capito? Completo elegante e cravatta per i ragazzi e vestito lungo per le fanciulle ok?".
Ci fu un coro d'assenso al quale non mi unì. Marco continuava il suo atteggiamento distaccato.
"Quindi ragazzi stasera si andrà a dormire presto per prepararci alla partenza, niente discoteca, niente balli!"
Questa parola mi riportò di nuovo alla stranissima notte precedente e il mio sguardo scattò su Marco. Mi guardava anche lui finalmente. Era molto serio ma subito riprese a ridere coi suoi compagni. Il prof. la fini col suo monologo e ci spostammo tutti fuori. Michele e Gianni s'avvicinarono a noi. "Ma vi sembra giusto questo fatto di non andare in discoteca stasera?"
tuonò arrabbiato Michele.
"Giusto o no non possiamo farci nulla" rispose Ily.
"Avevamo pensato di mettere un po' di musica in stanza da noi se vi va e stare un po' insieme" continuò lui.
"Michele sei un genio" rispose con entusiasmo Farfy.
"Allora è deciso?"
"Ehm ... posso chiedervi se posso portare qualcuno?" la richiesta dubbiosa di Adriana ci incuriosì tutti.
"Enzo 4°C stiamo insieme"
"Davvero?" urlò Carmen
"Si"
Cercai Marco con lo sguardo ma non c'era.
"Va bene Adry. Mi pare siano qui solo in quattro di quella classe. Puoi invitarli tutti" rispose pronto Gianni e mi guardò.
Mossi le labbra a formare la parola grazie senza pronunciarla e lui mi sorrise.
"Ok allora vi faccio sapere la risposta".
Salimmo sul pullman. Non sapevo in realtà se essere felice di quella proposta visto il comportamento ostile di Marco. Alle 10:00 eravamo già a Mirabilandia. Un paio d'ore per divertirci liberi e senza i prof. L'appuntamento con loro era fissato per le 15:00.
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Tra Cuore e Luce
Teen FictionCarlotta ha sedici anni, vive in una bella famiglia e condivide tutto con la sua amica del cuore, Ilenia: Il cuore di Carlotta da un po' ha iniziato a battere con un ritmo nuovo, quello del primo amore. Ogni suo pensiero è rivolto a Marco, un coeta...