Capitolo 26

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Finalmente oggi posso riposarmi senza il pensiero di dover andare in università; pian piano la nostra casa sta prendendo forma, manca solo qualche arredamento anche se cosi sembra gia perfetta.

Decido di uscire per dare un occhiata nei negozi; caspita vorrei comprare tutto ciò che vedo visto che ho l approvazione di Christian, ma cerco di trattenermi, tutto il resto che ci servirà lo comperemo insieme.

Decido di entrare in un bar per bere un caffe; oggi fa particolarmente freddo e il tempo non sembra dei migliori; tiro fuori il cellulare dalla tasca e vedo un messaggio di mamma, cioe Grace..da quel giorno l ho sempre chiamata mamma e so quanto ne sono felici sia lei che mio padre..

TESORO VI ASPETTIAMO DOMANI SERA A CENA, MI RACCOMANDO, UN BACIO AD ENTRAMBI..

Rispondo e poi ripongo il cellulare in tasca..

Terminato il mio caffe, esco dal bar e mi incammino verso casa; ad un tratto davanti a me si piazzia una donna, non so minimamente chi sia..

Terminato il mio caffe, esco dal bar e mi incammino verso casa; ad un tratto davanti a me si piazzia una donna, non so minimamente chi sia

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La donna rimane li davanti a me impassibile, trovo io il coraggio di dire qualche parola: 

< Mi perdoni, ci conosciamo? Io non so minimamente chi sia lei>, la donna continua ad osservarmi e proprio quando sto per andare via comincia a parlare: < Dovresti sapere chi sono io..forse non ti ricordi bene al momento, ma pensa a pensare a qualche anno fa..quando ti ho lasciata sola>, a quelle parole mi blocco, come se una doccia fredda mi stesse investendo.

< No, non è vero, non puoi essere tu, non sei mia madre, lei mi ha abbandonata e poi io ora ho dei genitori che mi vogliono bene, tu no, non puoi essere lei, lasciami in pace>, cerco di scappare ma la donna mi blocca per un braccio.

< Anastasia sono veramete io ti prego parliamone>, scappo senza risponderle.

Torno a casa correndo, sto malissimo e un forte senso di nausea, di schifo invade tutto il mio corpo..

Ricevo un sacco di chiamate da parte di Christian ma dopo tutto quello che ho appena visto, ho solamente bisogno di rimanere da sola con me stessa..no, quella donna non poteva essere mia madre!

no, quella donna non poteva essere mia madre!

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Piango disperatamente, quella donna..lei..che mi ha abbandonata per una vita schifosa senza di me..non ce la faccio piu e crollo in un sonno profondo. Vengo svegliata qualche ora dopo, dalla presenza di Christian accanto a me nel letto

 Vengo svegliata qualche ora dopo, dalla presenza di Christian accanto a me nel letto

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< Piccola che succede? Mi sono preoccupato perchè non rispondevi..è successo qualcosa Anastasia?>, non ce la faccio e scoppio in un pianto disperato tra le braccia di Christian: < Christian l ho vista, mi ha fermata per strada, non l ho riconosciuta..dopo tutti questi anni e il male che mi ha fatto, lei era davanti a me come se nulla fosse>, non riesco a smettere di piangere..

< Chi piccola? Dimmi ti prego?>, per come ho parlato non mi sono fatta capire bene da Christian..

< Era lei Christian, mia madre>, il suo viso tutto ad un tratto diventa come il mio, rosso per la sorpresa.

La Vita Di Anastasia SteeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora