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Milano l'aveva sempre affascinata. Sin da quando era piccola, eppure non ne sapeva il motivo. C'era qualcosa in quella città d'Italia, ma forse proprio il paese in generale, ad averla sempre attratta.
Ormai erano due anni che si era trasferita in una città d'Italia e l'italiano lo sapeva abbastanza bene, sicuramente molto meglio di alcuni italiani stessi, anche se il suo accento americano continuava a sentirsi.
Ora si trovava in un bar a Milano nella zona universitaria a discutere con una ragazza con cui avrebbe dovuto andare a vivere.
"C'è stato un imprevisto è la stanza non è più disponibile.."
"Non puoi avvisami con così poco preavviso! Tra dieci giorni iniziano i corsi all'università.. Come faccio?" Esclamò alterata.
"Non è colpa mia.." Si difese la ragazza. Lei decise di lasciarla andare e altrimenti sarebbe potuta finire male. Quando perdeva la calma era ingestibile.
Sbuffò cercando di pensare ad una soluzione.
Avrebbe potuto chiamare il fratello e farsi aiutare, ma voleva dimostrare di essere maturata in quegli anni e che riusciva a gestirsi da sola.
"Mi scusi.." Alzò la testa dal tavolo quando sentì qualcuno chiamarla trovando un ragazzo che non aveva mai visto prima di allora.
"Non volevo farlo ma ho sentito che stai cercando un appartamento dove andare a vivere.."
"Si.. Se conosci qualche ragazza che cerca una coinquilina mi saresti di grande aiuto.." Mormorò lei speranzosa.
"No.. Non conosco nessuna ragazza.. Ma io e il mio migliore amico cerchiamo un terzo coinquilino.."
"Come faccio a sapere che non sei un maniaco o un pazzo?" Disse lei alzando il sopracciglio destro. Il ragazzo rise.
Lei non lo conosceva ma sembrava un bravo ragazzo.
"Beh puoi fidarti di uno sconosciuto o rimanere per strada.."
Risi continuando ad osservarlo indecisa su cosa fare.
Anche se fosse stato un bravo ragazzo, come sarebbe stato vivere in un appartamento con due ragazzi che non conosceva? Sicuramente sarebbe stato meglio che rimanere per strada senza sapere dove andare. Successivamente, dopo essersi ambientata avrebbe pure potuto cercare un'altra casa.
"Quando mi posso trasferire?"
"Domani stesso.." Sorrise il ragazzo.
"Non sei italiana vero?" Le chiese poi avendo notato il suo accento straniero.
"No.. Sono americana, ma vivo in Italia da due anni.."
"Io sono Alessio comunque.." Si presentò lui con un sorriso sulle labbra.
"Kaycee.."

"Sei tornato finalmente.." Esclamò qualcuno appena Alessio si chiuse la porta alle spalle.
"Ero andato al bar a prendere un caffè.." Disse velocemente lui sedendosi sul divano dopo aver lasciato le chiavi sul mobile all'entrata.
"Ho incontrato una ragazza.." Disse poi suscitando le risate del suo amico.
"E te ne sei innamorato.. Non è la prima volta Ale.." Lo prese in giro lui.
"Ah ah divertente.. E comunque è proprio una bella ragazza.. Ha un culo.." Disse in tono malizioso facendo aumentare le risate del suo amico.
"Domani viene a vedere la casa.. Le ho proposto di venire a vivere con noi.." Aggiunse.
"Cosa?" Chiese confuso l'altro.
"Abbiamo bisogno di un coinquilino e lei cercava un posto dove stare.." Spiegò Alessio.
"Avresti pure potuto consultarmi prima di dire ad una ragazza che può venire a vivere da noi.."
Alessio alzò le spalle.
"Quando la vedrai anche tu la vorrai come coinquilina.." Disse in tono malizioso facendo scuotere la testa all'amico.
"Sei proprio impossibile sai?"
Alessio sorrise compiaciuto strappando il telecomando di mano all'amico e cambiando canale.
"A che ora viene domani la tua amica?" Chiese poi.
"Verso le dieci.. Quindi domani devi svegliarti presto Andrè.." Disse Alessio sapendo che il suo amico amasse svegliarsi tardi.
"Va bene.. Ora vado.. Ci vediamo stasera.." Disse il ragazzo alzandosi dal divano e prendendo il suo borsone lasciato all'entrata dell'appartamento.
"Ciao Andreas.." Urlò Alessio per farsi sentire prima ti prestare la sua totale attenzione alla TV.

Appartamento 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora