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Alessio era uscito insieme a dei suoi compagni di classico e Andreas era sul divano a guardare la TV.
O meglio, quello era il suo intento. In realtà stava fissando lo schermo ma con la mente era alla sua conversazione con Alessio.
Kaycee si era chiusa in stanza da quando l'aveva baciata e non era più uscita.
Tirò un sospiro e si alzò dal divano spegnendo la televisione. Andò verso la camera di Kaycee e una volta che fu li fuori, bussò.
"Chiunque tu sia vattene." Andreas sospirò nuovamente poi aprì la porta ed entrò comunque.
"Avevo detto di andare via Andreas.." Mormorò lei. Voltandosi dalla parte opposta nel letto.
"Come facevi a sapere che ero io?"
"Alessio mi avrebbe ascoltata." Rispose lei vagamente.
"Possiamo parlare?"
"Non mi va.. Potresti lasciami stare?" Andreas sospirò, ma non andò via.
"Non posso.. Non ci riesco. Non riesco a starti lontano Kaycee." Kaycee trattenne il respiro per qualche secondo, poi si mise seduta sul suo letto voltandosi verso di lui.
"Che vuoi dire?"
"Che non sopporto più questa distanza che c'è tra di noi, che non riesco più a far finta di nulla. Non riesco a smettere di pensarti. Il fatto é che tu mi hai travolto all'improvviso, senza che io potessi fermarti. Ti sei infilato nella mia testa come se ci fosse la porta aperta, come se qualcuno ti avesse detto di entrare. Il fatto è che però nessuno ti aveva invitato, ma tu lo sapevi che dovevi arrivare. E in fondo lo sapevo anche io."
Kaycee sentiva il suo cuore battere velocemente nel petto e il suo respiro era diventato pesante.
"Di qualcosa.." Mormorò Andreas con tono quasi di supplica.
"Se è vero tutto questo, perché mi hai lasciato?"

"Perché mi hai lasciato?" Andreas sospirò abbassando lo sguardo.
"Perché in quel periodo piacevi ad Alessio e lui era il mio migliore amico." Disse trascurando il fatto che ad Alessio, Kaycee piacesse ancora.
"Perché non me l'hai detto? Perché non mi hai detto la verità?"
"Non lo so.. Perché sono un coglione?"
"Si.. Sei un grandissimo coglione Andreas è vero.." Affermò lei avvicinandosi a lui o almeno era quello il suo intento. Poi cambiò idea e si arrese dato che non sapeva bene dove era.
"Tu hai la minima idea di come mi sia sentita? Credevo di aver fatto qualcosa di sbagliato, credevo di non essere abbastanza per te.."
"Tu non ti consideri abbastanza per me? Tu sei anche più di quanto possa avere nella mia vita."
Andreas trovava ridicolo il fatto che lei non si ritenesse alla sua altezza.
"Sei bellissima, intelligente, simpatica e tante altre cose..e mi dispiace averti fatto credere il contrario.." In tutto questo lui le si era avvicinato e le aveva preso le mani tra le sue.
"Smettila.. Lo sai che non mi piace ricevere complimenti." Andreas sorrise quando la vide arrossire.
"Beh ti dovrai abituare, perché da oggi te lo ripeterò ogni giorno."
"Andreas.." Lo richiamò lei con il cuore a mille.
"Si?" Pian paino si avvicinava sempre di più a lei.
Sentiva il suo respiro sulla guancia. Le scostò i capelli di lato accarezzandogli la guancia per poi baciarla. Questa volta non interruppe il bacio come aveva fatto suo divano.
"Torna con me Kaycee.. Ti prometto che questa volta sarà diverso.."
Le sussurrò sulle labbra con l'intenzione di baciarla di nuovo, ma lei si allontanò.
"Sei sicuro di voler stare con me? Sicuro di voler stare con una cieca?"
"Io voglio stare con te.. Non mi interessa se vedi o no.." Sussurrò sicuro delle sue parole per poi baciarla di nuovo.

Ta tannnnn
Cosa ne pensate?
Andreas si è finalmente fatto avanti!
Cosa accadrà ora? Lasciatemi tanti commenti..
Più commenti ho prima aggiorno 😘
Mi piacerebbe riceverne più di sette per continuare

Appartamento 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora