Ma poi non esistono persone giuste o sbagliate. Esiste che arriva nei momenti più sbagliati e rimette tutto al posto giusto.
-cit.
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Ultime due ore di scuola prima del pranzo.
Ginnastica.Iris e Leila mi stanno trascinando con loro negli spogliatoi, seguite da Alissa. Camilla e Savanna sono già dentro.
Lo spogliatoio è abbastanza grande.
Prendo un posto in un angolo e sistemo le mie cose.«Spostati, è il mio posto quello.» alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti Eva.
«Il tuo posto? Non mi sembra che ci sia scritto il tuo nome quindi non ti appartiene.» la snobbo e mi guarda male.
«Tu...» mi indica ma la blocco in partenza.
«Io, cosa? Vuoi farmela pagare? Intanto io so una cosa che, da ciò che mi è sembrato di capire, ti importa molto, quindi vedi di non rompere perché se vuoi prendo un pennarello e scrivo qui 'troia'. Solo allora potrai dire di possedere quel posto. È un bene pubblico, adesso.» concludo fiera di me legandomi i capelli in una coda.
Le ragazze mi guardano stupita e io esco dallo spogliatoio entrando in palestra parecchio irritata.
Mi fermo a lato notando di essere la prima e incrocio le braccia sotto il seno.«Fin dal primo momento ho capito che eri diversa dalle altre, tu non ci metti una vita a cambiarti.» mi giro e vedo Matt sorridermi e così ricambio.
«Non mi andava di restare a lungo là dentro.» dico sbuffando leggermente.
«Che è successo?» non riesco a rispondergli perché arrivano Cameron e Carter.
«È successo qualcosa? Sembri scontrosa.» Carter, non fare il cagacazzo.
«Vallo a chiedere a Troieva.» me ne vado e raggiungo le quattro ragazze.
«Io ti adoro!» Leila mi prende da sotto il sedere e mi alza.
«Mettimi giù, Ley!» mi reggo e per fortuna mi fa ritoccare i piedi a terra.
«Ci voleva che qualcuno facesse capire a quella vipera che il mondo non gira attorno a lei ma al Sole.» interviene Iris esaltata e Camilla annuisce.
«Che odio quando si crede la regina dell'universo.» Savanna termina il discorso così, dato che arriva il professore e la classe è al completo.
«Bene, ragazzi. Iniziamo con il riscaldamento. Fate qualche giro di corsa. Seguite Collins.» Crawford inizia a correre e noi ci ritroviamo verso il centro della fila.
«Ti stanno bene i miei pantaloncini, passerottina.» giro leggermente la testa per guardare dietro e Taylor mi sorride con una punta di malizia.
«Sono dei normali pantaloncini, punto uno. E punto due, quante volte devo dirti di non chiamarmi così?!» lui in risposta alza le spalle. Ha i capelli tirati su da una bandana bianca.
Concludiamo il riscaldamento e il professore fa il discorso ai ragazzi che quest'anno devono vincere il torneo e che riaprono le iscrizioni per le cheerleader.
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Try Again. ||Taylor Caniff||
FanfictionOgni giorno si sente voce di atti di violenza domestica e di tutti i casini celati dietro queste azioni. La gente sa soltanto parlare senza sapere e Aspen, una ragazza che vive con suo padre a Sydney, ne è testimone. Dopo la morte della madre, lui t...