•Memories• ✅

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Criticami se vuoi, superami se puoi.
-cit.

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Leccata.

Qualcosa di bagnato.

Leccata.

Apro gli occhi e mi ritrovo davanti al viso Hoosier. Sorrido.

«Ciao, cucciolo.» mi lecca la faccia e io gli faccio le coccole.

Mi tiro su a sedere sul letto e faccio scendere il cane di Taylor.
Guardo alla mia destra e il ragazzo non c'è. Meglio così.

Mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza. Seguo Hoosier fin sotto in cucina e, come speravo, la zia sta preparando una colazione abbondante.

A tavola ci sono zio James e Taylor, e quest'ultimo si sta ingozzando peggio di un maiale, ew.

Appena varco la soglia mi ritrovo un paio di occhi osservarmi e poi sorridermi.

«Buongiorno, zio James.» gli sorrido a mia volta e gli lascio un bacio sulla guancia. Faccio la stessa cosa con mia zia. Sembra stia preparando un banchetto, non una colazione.

«No ma buongiorno anche a te, passerottino.» mi giro verso Taylor che sta mangiando una fetta di pane e nutella. Voglio la nutella. La pretendo.

«Zia, la nutella?» chiedo non badando a Taylor. Ormai sono abituata a essere chiamata così, da lui. Riesco anche a non pensare più a mio padre.

La zia mi indica un mobiletto e lo vado ad aprire. Visione celestiale: due barattoli da un chilo ciascuno della mia vita.

Ora capisco quelli che dicono:
'Il tuo amore ha bussato alla porta. -La nutella non può bussare.'

Prendo il barattolo iniziato e mi siedo accanto a mio zio, di fronte a Taylor.
Spalmo la crema in abbondanza su una fetta di pane e me la gusto. Adoro troppo.

Sento qualcosa toccarmi il piede e guardo sotto al tavolo.

Il piede di Taylor? What the fuck?
Non starà facendo mica il cosiddetto 'piedino', vero?

Alzo lo sguardo e lo vedo sghignazzare. Stupido.

Il rumore di passi che scendono le scale si fa sempre più vicino e rivelano un Carter assonnato con tutti i capelli in disordine e il ciuffo davanti agli occhi. Era ridotto più che male ieri sera.

Non fa in tempo a sedersi perché suonano al campanello. Sbuffa e va ad aprire e, dopo il rumore della porta aperta, si sentono diverse voci conosciute.

Finisco la mia fetta con la nutella e mio cugino torna in cucina seguito da Cameron e Nash. Taylor si alza e saluta i suoi amici dandogli delle pacche sulle spalle che loro ricambiano.

«Ciao, Diane. Ciao, James.» salutano in coro i due e si siedono a tavola. Cameron vicino a Taylor, Carter a capotavola e Nash vicino a me.

«Allora ragazzi, avete tanta scelta. Bacon e uova, pancakes, waffle, pane e nutella, caffè o succo. Ditemi cosa volete.» annuncia la zia aspettando la risposta degli uomini-bambini.

Chiedono alla zia di tutto. Povero stomaco. Io mangio tanto ma non ce la farei a mischiare così tanto.

Dopo un po', lo zio ci saluta perché deve andare a giocare a golf con i suoi colleghi di lavoro.

Try Again. ||Taylor Caniff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora