•What?• ✅

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Quando il mondo mi stava stretto, così stretto da togliermi il fiato, me ne stavo a guardare l'oceano e pensavo "andatevene tutti a fanculo".
-cit. American Horror Story

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Martedì, 17 novembre 2015

Oggi, durante il tragitto in macchina da casa mia a scuola, ho ripensato alla proposta del tutor da parte del professore.

Se Taylor è veramente bravo come dice lui, dovrei provarci, a recuperare.

Inoltre, sono una cretina. Carter mi ha raccontato tutti i particolari della cena di ieri con Leila e io invece ho pensato ad altro per tutto il tempo. Ora la curiosità mi assale.

Credo che non riuscirò a sopportare le lezioni di oggi. C'è il pomeriggio e per di più ginnastica.

E io, mi sembra ovvio, odio sia il pomeriggio sia ginnastica.

Uno: restiamo più del solito a scuola quando potrei benissimo tornare a casa e riposarmi.

Due: durante educazione fisica, ci sono le troie di turno che non aspettano altro se non mettersi in mostra con top corti e il più scollati possibili. Idem per i pantaloncini che usano per mettere in mostra mezzo culo, tavolta cellulitico. Ew.

Un vero spettacolo da aggiungere ai loro atteggiamenti strafottenti. Credono di essere fighe solo perché hanno un chilo di trucco in faccia (sì, si truccano per fare ginnastica. Il senso? Nessuno.) e mettono in mostra tette e culo. Io, se fossi al loro posto, mi vergognerei in una maniera assurda.

Il mondo è bello perché è vario.

Sì, ma se si fossero estinte le cagne al posto di quelli che ora sono in pericolo non sarebbe stato un problema per l'umanità, anzi sarebbe solo un vantaggio. Un grande e utile vantaggio.

«Aspen, sei con noi?» la voce di Camilla mi risulta quasi ovattata alle mie orecchie, ma mi riprendo scuotendo la testa.

«Eh? Mh, sì. Scusate. Di che stavate parlando?» chiedo, subito dopo aver addentato il mio panino per pranzo.

«Sabato i ragazzi hanno la prima partita del campionato e volevano andarci. Tu sei dei nostri?» ci penso per qualche istante e poi annuisco.

Almeno so come passare, in una maniera diversa dal solito, questo sabato pomeriggio.

Le ragazze mi informano su tutto il campionato e le partite che ci saranno durante l'anno scolastico. Mi hanno anche regalato il biglietto per questa partita. Sono state davvero gentili nei miei riguardi.

Appena ho finito il pranzo, lascio la mensa insieme a Leila e Alissa. Vogliamo battere sul tempo le troiette per non subirci tutti i loro futili discorsi sui trattamenti di bellezza e le loro esperienze. Sì, quelle esperienze.

«Te lo giuro, non sopporto più Eva e Caroline. Le prenderei a sprangate in testa fino a farle morire.» trattengo le risate alla dichiarazione di Leila e vado a sbattere contro qualcosa.

«Scusa, non stavo guardando davanti a me. Oh, mi sbagliavo, non c'è bisogno di scuse per te.» appena mi accorgo che è Taylor cambio repentinamente il mio umore.

Try Again. ||Taylor Caniff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora