•Fiji• ✅

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Io sono basita. ↑
Poser di merda. (Che poi ci sono quelle che pensano che take you sia uscita oggi -22/10)

La paura di un nome non fa che incrementare la paura stessa.
-cit. Hermione Granger

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Venerdì, 18 dicembre 2015

«I gentili passeggeri sono pregati di indossare le cinture di sicurezza. Ci stiamo preparando per l'atterraggio.» questa voce metallica mi risvegliò dal mio sonno pesante, facendomi riprendere dalla stanchezza accumulata.

Affianco a me il piccolo Tristen fremeva di gioia, non riuscendo a stare fermo su questi comodi sedili.

Le prediche del padre furono del tutto inutili perché il bambino non ne volle sapere dello smettere di fare domande ed essere agitato.

Mentre ci preparavamo all'atterraggio, portai il mio sguardo fuori dal finestrino. Riuscivo già a intravedere la terra dell'isoletta che ci ospiterà per queste vacanze natalizie.

Chissà che cosa potremmo fare oltre al bagno e prendere il sole. Spero che gli adulti organizzeranno una gita per esplorare. Sarebbe magnifico.

I successivi dieci minuti trascorsero così: io ad osservare fuori e l'aereo che procedeva nella fase di atterraggio del veicolo.

Quando tutto finì, raggruppammo tutti i nostri bagagli a mano e seguimmo le persone fino all'uscita anteriore dell'aereo.

«Spero che il volo sia stato di tuo gradimento, passerottino.» nel sentire quella voce e quel nomignolo mi bloccai istantaneamente.

Non poteva essere vero. Cosa ci faceva lui qui? Non doveva marcire in prigione?

«Che fai? Non rispondi più? Non è questa l'educazione che ti ho insegnato. Forse dovremmo rivedere insieme alcuni punti.» il suo sguardo era spregevole, pieno di odio e lussuria.

Afferrò il mio braccio ma prima che potesse fare altro io lanciai un urlo disperato mentre qualcuno, non riconobbi chi, gli tirò un pugno dritto sul naso.

«Aspen. Aspen, svegliati. Siamo arrivati.» la voce di mia zia Diane risuona nelle mie orecchie e mi riporta alla realtà.

Era solo un incubo. Uno dei tanti incubi. Era ormai un mese che avevano smesso di tormentarmi. Perché ora sono tornati? Tutto sembra svolgersi per il meglio...

...o almeno credo.

Il sogno sembrava troppo reale. La sua stretta era forte sul mio braccio, tantoché riesco a sentirne ancora la presenza su di esso.

Lui era uguale a com'è ora, forse solo un po' più giovane: viso asciutto, occhi scuri, capelli biondi -tra cui alcuni bianchi per via della vecchiaia-, fisico magro ma muscoloso. Ecco il ritratto di un uomo perfetto, se non fosse per il carattere di merda che si ritrova.

È pazzo quell'uomo. Peggio di Joker. Alla fine Joker era un pazzo geniale. All'interno dei suoi strani ragionamenti c'era un filo logico, che lo portava ad essere il più intelligente e furbo della situazione. La volpe delle fiabe, ecco, lo si può definire così.

Try Again. ||Taylor Caniff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora