Era stata una di quelle mattine nuvolose mentre le settimane continuavano a passare... era ritornata dalle bambine a lavorare,gli davano parecchio da fare e dopo averle salutate si mise la giacca e s'incamminò come faceva tutte le sere,per ritornare a casa.
Quella sera era veramente stanca da non accorgersi neanche che erano le due di notte passate.
Socchiuse gli occhi per un istante e portò gli occhi al cielo.
Vide il bar sulla strada verso nord aperto.Senza pensarci due volte si strinse la borsetta sotto il palmo ed entrò...
C'erano due uomini, fumavano vicino alla porta di entrata.
Lei non fece caso a niente aveva solo sete,all'inizio trovò sciocca l'idea di sedersi ad un angolo e stare a guardare alcune ragazze mezze nude che cantavano e ballavano su una specie di palchetto addobbato a tema ,poi sorrise quando vide che una di loro barcollava e stava quasi cadendo a terra.Senza rendersene conto era già seduta, ed un ragazzo alto circa un metro e novanta gli si era piazzato davanti per l'ordinazione,lei alzò lo sguardo e un pò tentennando disse;
"un cocktail analcolico alla frutta"
lui sgranò gli occhi come stupito. Era strano non portare qualcosa di forte nel cuore della notte.
Il suo sguardo scivolò via dal block notes e si piazzò sul suo seno formoso per poi finire dove non ci sbatteva il sole,lei era arrossata...ma nello stesso tempo quello sguardo invadente gli aveva dato così fastidio che era come se fosse nuda completamente.
Si teneva le mani chiuse in pugni stretti sotto al tavolo e pensò che doveva andar solo a casa."Arrivo in un attimo bambolina"gli aveva detto
e andò via.
Luce dalla stanchezza passò alla rabbia trasformandola nel senso di schifo in generale su ciò che la stava circondando.Le ragazze continuavano a strusciarsi tra loro,gli altri uomini erano intendi chi a sfottere le cameriere,chi a ridere in fastidiosi schiamazzi ,tutti ubriachi l'uno con gli altri.
Nel frattempo continuò a guardarsi in giro evitando di soffermarsi a lungo su ciò che la circondava ed era tutto quello che non voleva.
' occhi di uomini sul suo corpo'.
Non ci fecero mai paura gli uomini in se, sapeva controllare le sue reazioni gestirle specchiarsi nei loro occhi e respingerli come la parte contraria della calamita,ai tempi della scuola ebbe alcune storie, ma mai nessuna era durata più di sei mesi.
Non era per i legami lunghi o i legami dei per sempre.
Il per sempre si era detta che non era per lei, come non lo era stato neanche per il piccolo principe e la sua rosa.
Aveva ben altro a cui dedicarsi aiutare la madre con la bambina piccola e tutto il casino che la circondava... mai nessuno l'aveva fatta rabbrividire veramente.
Tante volte pensò che sui rapporti e le relazioni dicevano un mucchio di cavolate.
Poi improvvisamente un pensiero bussava e strepitava all'ingresso della sua immaginazione ...mani sporche di terra:le accarezzavano la schiena poi il collo poi... i capelli portandoli tutti ad un lato e quelle labbra carnali sul suo corpo.
Scosse la testa e non curante si mise le mani nei capelli disordinati di quella sera."Ecco a lei mi lady".
"Em...grazie".
gli diede le banconote sul tavolo un po' impacciata, e aspettò il resto.
"Sei di queste parti?non ti ho mai vista qui."
"Em...no infatti non sono di qua..."
"Non dovrebbe camminare da sola di notte una bambolina come te"
"Veramente c'è il mio...ragazzo fuori
E mi sta aspettando e se non te ne vai subito...penso che si arrabbierà""U.....che paura tremo dalla paura...brrrr"...
Scoppiò in una risata...portando la testa all'indietro .
Luce in quel momento si immobilizzò, si guardò intorno per smuovere quella situazione ...e fece per alzarsi e andar via...Di colpo quel tizio gli bloccò il polso stringendolo fino a sentire dolore...
fece un unico coraggio si girò di scatto e gli sferrò un calcio diretto in mezzo alle parti basse.
Come una furia si mise a correre e uscì via...senza fiato sentì una bestemmia in sottofondo ma dalla troppa agitazione non fece caso neanche alle brutte parole che gli rimbombavano in testa...
Nella notte confusa correndo e sbattendo a qualche tizio, i suoi occhi cominciarono a bruciare,il cuore batteva forte e i spiacevoli ricordi gli tornavano alla mente.
Si fermò a quella panchina dove era stata giorni prima.
Si piegò sulle ginocchia e i singhiozzi gli saltavano nella gola come se stavano litigando per uno spiraglio di luce a causa del buio ..Restò lì in quell'angolo vicino casa sua per tre quarti d'ora le macchine in lontananza le facevano distrarre i pensieri,così pian piano si asciugò le lacrime prese il telefono e si mise le cuffie appoggiando la schiena alla panchina guardando verso i fari delle auto in lontananza...
Era buio dove lei era seduta ed era perfetto per sentirsi sola ed in compagnia nello stesso tempo.L'unico suo amico sin da quando era piccola era solo il signore,la sua fede,la speranza,che qualcuno da lassù non l'avrebbe abbandonata senza chiedere nulla tranne che silenzio.
"Dio stammi vicino ho bisogno di te ancora, non lasciarmi sola"
In certi momenti come quelli pensò come era folle,ma non gli importava. Neanche starsene li nel cuore della notte.Una presenza avvertì alle sue spalle...pensò al peggio in quel momento.
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Tho Hope
RomanceQuando smetti di credere ad ogni cosa e tutto va come non vorresti,senza volerlo,senza averlo cercato,le cose stanno davvero per iniziare. Un passato fatto di dolore e paure, un presente in continuo duello con emozioni mai provate e sensazioni che l...