Luce 29

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A volte quando si scopre qualcosa di bello non si è preparati allo stupore che il cuore può percepire,in passato le sue coincidenze positive andavano vagando lontano.
Sul come si sentiva,a riguardo di ciò che gli faceva eco nella sua testa e avendo una certezza che il suo interesse non andava incontro ad un uomo sbagliato fu una schedina valida e tenerla nascosta senza farla vedere a nessuno.
Ora con un sorriso nascosto nel cuore se ne stava in silenzio senza dire una parola.

Quando si unirono in un semplice abbraccio percepì qualcosa che nessuno avrebbe capito se l'avesse raccontato,era per questo che chiuse gli occhi restando in quella pace improvvisa che mai avrebbe dimenticato.
Battiti accelerati davano il tempo ad un musicista in difficoltà,era come un cronometro impazzito e solo chi gli entrava dentro avrebbe saputo mantenere quel ritmo,pensò tra se che l'unico vero all'altezza per capire tutto quel casino poteva essere solo Dio.

Gli rivelò un grazie sussurrato, che proveniva dalle radici della sua mente e continuò a restare abbracciata a quel ragazzo,notando che quella notte si sentiva calda davvero sia dentro che fuori.
Le sue braccia e il suo petto erano forti.
Il tocco delle sue mani: ai capelli al viso,alle labbra,gli trasmetteva una pace che percorreva vie del suo corpo sconosciute.
Accarezzata da vere mani lo sentiva sotto di esse,i tagli e le screpolature per un lavoro probabilmente fatto duramente erano uno dei motivi per cui la passione e il desiderio dentro di lei si trasformavano in qualcosa sempre più forte.

"Come sei bella".
La voce di Kevin gli faceva eco da non capire se stava sognando.

Aprì gli occhi e vide pupille fisse nelle sue,si tirò subito a sedere passandosi una mano tra i capelli timorosa di apparire al massimo del disordine e dall'imbarazzo.

"Scusa non volevo svegliarti...sei ancora fredda?dimmi la verità"

"La verità?"

"Beh...si almeno questo,sei così silenziosa me la merito una piccola risposta no?"disse sussurrando.

Lei accennò un sincero sorriso.
"Emh...Si"

"Cosa si?"

"sono stata calda grazie"

"Puoi continuare a restare tra le mie braccia fin quando vuoi,vieni qui".

"Ecco...no,non preoccuparti,posso farti una domanda?"

Diventarono entrambi seri a vicenda sul divano di quella piccola stanza.

"Chiedi pure"

"Perché non mi hai detto che non eri sposato?"

Ci fu una pausa eterna che celava i loro respiri poi lei si stava alzando di scatto e la fermò con dal polso.

"Mi ero distratto con i tuoi occhi che mi fissano in un modo da confondermi"

"Non mi rispondi? "

"Veramente...non mi sono mai presentato come ragazzo sposato"

"Questo è vero,ma non mi hai mai detto che mi sbagliavo,anzi in parecchie occasioni non hai mai detto il contrario"

"Tutti si sbagliano su tutti, pensano delle cose che non sono veramente vere su ogni persona che incontrano,e tu...forse sei come quelle persone,ma ti perdono dai...vieni un po',qui".

"No,non vengo.
Io...ho visto tante foto tue..."

"A si?sono bello e?di la verità?"
E risero all'improvviso insieme.

"Non scherzare,scemo.
Ho visto anche che sul tuo profilo c'è scritto sposato!"

"Possiamo evitare di parlare di altre persone tranne che dei qui presenti?davvero non voglio ok?piuttosto...paghi tanto per abitare tutta sola qui? Non hai paura?dopo quello che è per altro successo?"

Luce si alzò dal divano si mise i sandali ai piedi e prese il telefono tra le mani,guardò l'orario ed erano le cinque del mattino,era passata tutta la notte e ancora era li con Kevin che la osservava ad ogni sua mossa.

"Posso permettermi questa casa dai... comunque è tardi,forse è meglio che ci salutiamo"

"Vuoi farmi impazzire del tutto? Va beh se è questo quello che vuoi vado mia bella signora"

"Bella,signora,a me?"

"E a chi?"

Dopo essersi guardati negli occhi ancora , quelli di Kevin li sentiva sul suo seno,poi alle labbra,alle gambe e come se fosse da poter ignorare,ogni volta che si girava gli guardava il sedere,questo la innervosì ancora si più.

"Smettila"

"Di cosa?"

"Per cosa? "

"Mi rigiro così la visuale è più chiara?"
Lui sorrise.

"Perche sto' facendo?..."
Disse sospirando.

"Niente, tranquillo ho solo notato che ai tuoi occhi, manca una mappa giusta,perché vanno sempre in direzioni sbagliate"

"Tipo? "

Lei si avvicinò a lui con aria minacciosa, incrociò le braccia e gli disse:"non c'è bisogno che mi guardi il sedere e il seno ogni volta che mi giro come se io non me ne accorgessi, vuoi guardarmi il seno? Il sedere?o Le gambe...?"

"Sai una cosa?hai ragione è meglio che vado se no stasera non so cosa potrebbe succedere".
Si passò una mano tra i capelli e si avvicinò a lei per cercare di dargli un bacio sulle labbra.
Lentamente le sue labbra erano quasi da lei.
Di scatto Luce si girò, guardando altrove.
Guardando l'alba che stava sorgendo.

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