Luce 12

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Il cuore gli martellava in petto, non per sé o per quello che quel verme avrebbe potuto farle, ma per le bambine, per il lavoro… Dio, se fosse successo qualcosa a loro, non sapeva come avrebbe fatto senza di loro.

"Gioia,non temere vedrai che ce la caveremo"
il giovane ragazzo si mise le mani davanti agli occhi nascondendosi dallo scorrere di lacrime struggenti.

"Ho tanta paura"

Colpi diretti e forti colpirono la porta d'ingresso con tutta la forza che un comune mortale poteva sprigionare

La gola a Luce gli si seccò,la bocca aveva perso il suo bel colore roseo,la pancia e le gambe gli si erano immobilizzate.

Ma si fece coraggio doveva fare qualcosa,qualunque cosa...

"Apri puttana..."!

"Prendi la bambina e vai al piano di sopra gioia ...Chiuditi a chiave e chiama la polizia andrà tutto bene"gli aveva detto sussurrando.

Altri colpi colpirono la porta.

Altri calci ancora e ancora continuavano sempre più forti.

Luce corse in cucina cominciò a chiudere tutte le finestre e prese tremante il primo coltello che gli era capitato sotto le mani...

In cuor suo aveva solo una domanda... perché la vita era così ingiusta? Forse quella volta se l'era cercata pensò...

Se sarebbe stata in uno di quei film in cui parlano dell'amore, il cavaliere mascherato l'avrebbe tirata fuori da tutto, imprigionandola in un'altra vita,gli avrebbe fatto vedere la luce di cui parlava sua madre...anche dio aveva qualcosa di più importante da fare quel giorno, forse.

Si fece coraggio andò diretta ed aprì la porta...

All'impazzata le mani luride e sporche ,di quello sconosciuto erano su di lei...senza neppure dargli il tempo di vederla strisciare a terra dal terrore.
Lui aveva il sangue impregnato su tutto il collo e macchie rosse ovunque, la fece sbattere contro il muro con un colpo così forte,ma così forte che gli occhi gli si girarono all'indietro come se volevano andarsi a fare un giro in uno di quei parco giochi per bambini spensierati...
Aveva gli occhi rossi e la mascella contratta.

"La pagherai amaramente per ciò che mi hai fatto la pagherai e piangerai sangue e nessuno impedirà di distruggerti schifosa puttana"

Con tutta la forza gli arrivò uno schiaffo in piena faccia limitandosi a pensare che forse tutto sarebbe finito a breve chiudendo gli occhi per sempre.
Le mani intorno al collo gli stavano facendo quasi perdere i sensi cominciava a vedere tutto nero e buio sentiva solo mani che cominciavano a toccarla dove non aveva più sensibilità...
Di colpo il buio.

All'improvviso una voce...
dei colpi,ancora dei colpi.
Cose che si rompevano a terra o contro il muro quei rumori gli si conficcavano nella mente come fuochi d'artificio fatti esplodere ad un centimetro dal suo corpo

tre parole,solo tre parole gli rimbombavano nella mente poi giù nel petto, poi nelle vene per poi fermarsi al cuore.

" TOGLI CI LE MANI DI DOSSO"

Tho Hope Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora