Luce 14

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L'agitazione di quei momenti continuava a farsi sentire, ma nonostante le circostanze, era come essere sotto un effetto involontario di quell'uomo.

Moriva dalla voglia di sapere di più su di lui,ma nello stesso istante la testa e il cuore erano in un forte duello.

Non voleva sentire da quella bocca che c'era a casa chi l'aspettava da più di un intero giorno,avrebbe fatto di tutto per farlo stare ancora nello stesso posto in cui era lei anche solo per parlare, anche solo per guardarlo disinfettare quelle ferite che aveva...

Poi però nella sua mente cominciarono alcuni sensi di colpa improvvisi...la sua coscienza gridava, sbatteva il piede impaziente e imbronciata che la guardava quasi odiandola.

"Ciò che è accaduto spero non ti porterà problemi con tua moglie"

Le sue mani continuarono a disinfettare la ferita della caviglia,senza alzare lo sguardo, continuò fin quando rimise il tappo al flacone e ripulì il ripiano dove era rimasta la macchia,con molta naturalezza prese la sedia,la portò quasi attaccata a lei.

"Dovrei andare,hai ragione..."sospirando aveva detto.

La sua mano gli accarezzò la guancia,poi le labbra e gli occhi non la smettevano di fissarla.

Luce non si fece imbarazzare,ma dentro gridava sbigottita.

"È solo che proprio non mi va'..."

"Come mai? "

"Beh...c'è scritto da qualche parte che bisogna aiutare chi è in difficoltà,se si vuole avere la vita eterna" Sorridendo a mezz'aria aveva detto alzando gli occhi e mordendosi l'interno della guancia.

"Vangelo secondo Luca"

Lui la guardò per un attimo...lasciando stare il sorriso improvvisato,la ferita in cerca delle sue attenzioni.
Scosso dal momento,era rimasto silenzioso voltandosi di nuovo a togliere qualche scheggia di catrame al bordo della pelle.

"Quindi mi stai dicendo che io sarei il buon samaritano? "

"Beh...io non ho detto nulla, ho solo detto ciò che mi hai ricordato dicendo quella frase...perchè? non mi dire...che tu,conosci quella parabola?"

"Qualcosa..."

"Ma...io non sono un uomo...come nella parabola però! "

"Lo so.... Purtroppo.
Lo so! "
Sorridendo aveva detto.

"Tieni ad avere la vita eterna quindi...? "

"M...Tu sei credente? "

"... Io? Beh...in realtà...non parlo dei fatti miei e tanto meno,in cosa credo e in cosa non credo...però...allora"
Si era passato la mano tra i capelli e con il pollice e l'indice, si era asciugato l'incavo delle labbra.
Poi l'aveva guardata fissa negli occhi come quando alle vendite dei negozi di tv con altissima risoluzione danno in dotazione gli occhiali tre d e gli anziani tutti concentrati fissano il display.

..."Questo momento, lo consideri un momento qualsiasi? "

"Io...beh...no"

"Sicura? "

"come può esserlo?non è un momento qualsiasi,non potrò mai considerarlo un momento qualsiasi..."
Si fermò di parlare e guardò in alto.

"Credi in lui? "

"Si.Credo in Dio."

"Tu? "
Non aveva risposto, il silenzio di quei minuti era così rumoroso, da pesare più del dolore delle ferite.

"Non importa, non devi rispondere a forza".

Fuori aveva iniziato a piovere, e il rumore della pioggia sbatteva penetrante alle finestre della piccola casa.

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