Luce 25

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Camminarono lungo un piccolo sentiero che precedeva i grandissimi grattacieli,alla fine della stretta traiettoria si riusciva a vedere un riflesso di una luna quasi riconoscente del fatto che qualcuno stava ammirando tutto il suo splendore,cosa che capitava sempre più raramente.

Il profumo del sacchetto incendiava la sua voglia mischiata ad un'agitazione quasi innocente,se non pensava di non essere del tutto sola con Bread.

"Allora?"

"S...Un altro po',di pazienza".

continuarono a fare altri passi nella notte aiutandosi con le luci che provenivano dalla città.

il fruscio del mare,faceva compagnia ad un cespuglio rialzato che risaltava su delle piccole colline.

L'aria galleggiava leggera giocando con i suoi capelli.

"Ecco vieni,seguimi e tieniti forte dove meglio puoi,fai tutto quello che faccio io senza farmi troppe domande,la bocca lasciala stare per un po".

"Ma tu sei strano,non solo ti seguo in un posto così subdolo inoltre devo stare zitta e tenermi forte?ma che significa?"

"S....ti ho detto".

Scocciata imitò quello che faceva lui, si sedette proprio su quel cespuglio che stranamente non era soffice da cui pendeva un filo dal bordo del cespuglio che improvvisamente Bread tirò.
Un rumore assordante la fece ritrovare aggrappata a lui dalla paura.

A quel punto il cespuglio era sparito e sotto di esso c'era una barchetta che stava correndo in mezzo al golfo del Messico.

"Ma che....cavolo??!"

"Tieniti."

Con il vento impazzito e strafottente di fronte,le labbra un po' secche si guardò indietro e in fondo al buio dov'era lei minuti prima pur difficilmente riuscì a vedere una lucina rossa sospesa sicuramente in mezzo alle dita.

"Ei guarda avanti,".

"Ma di chi è questa..."

Difficilmente riusciva a parlare l'impatto dell'acqua che sbatteva contro la barca era qualcosa di sbalorditivo.

"È mia Luce,basta parlare."

Una mano di Bread guidava a destra e a sinistra quel piccolo motore senza timone,riuscendo con l'altro braccio a stringergli le spalle e appoggiarla a se.

Continuarono a correre fin quando tutto si cessò,quasi con colpi di tosse accompagnati davanti ad uno spettacolo mai visto prima.

"Ecco siamo arrivati Luce,che te ne pare?"

Si staccò dalla sua presa e guardandosi intorno non potette che rimanere a bocca aperta.

L'avvolgeva tutta la città illuminata da tutte le direzione che guardava.
Aveva la Florida accesa intorno alle sue braccia che quasi sembrava poter toccare,con i colori dell'arcobaleno che rispecchiavano nella loro profondità quasi per dare quel l'emozione anche ad un mondo sommerso.

"È fantastico, sono senza parole, che bello, dio santo".

"Ne è valsa la pena vero?"

"Te lo giuro è qualcosa di...unico"

Con un gran sorriso soddisfatto Bread mise le mani nel sacchetto e gli pose il piatto di plastica con il coperchio contenendo un bel panino farcito sulle ginocchia.
Continuando ad ammirare il contrasto con il cielo pieno di stelle e lo skyline della città,smisero di scambiarsi quelle poche parole nel vento e per un attimo sembrò di godersi quel momento per davvero.

Dopo aver mangiato Bread aveva acceso di nuovo il motore e con lei aggrappata al suo braccio finirono per correre nel mare aperto ad una velocità che sembrava stessero per un attimo davvero alzarsi dal livello del mare...

"dio che bello, che bello Bread, grazie".
Aveva detto gridando a squarciagola.
***

Arrivati sotto casa aveva il fresco e vivido piacere del ricordo avuto pochi minuti prima.

Avevano parlato e sorriso come due amici di scuola,spensierati senza paura di avere i capelli in disordine senza pensare due volte prima di raccontare frasi sciocche.

Quando vedeva che lo sguardo di Bread si soffermava a lungo sulle sue labbra per poi scendere sulla forma del suo seno cercava di far finta che un pesce era in fondo al mare distraendolo guardando in una direzione inesistente.

"Eccoci qui".

I piedi di Luce si girarono dando le spalle al suo portone di casa con aria impacciata

"E...si,infatti".

Gli occhi di Bread brillanti e pieni di prospettive si fermarono nei suoi.

"È stata una serata davvero bella Luce,sono stato davvero bene,era da tanto che...."

"Anche per me te lo giuro,sono davvero senza parole, non mi sarei mai aspettata qualcosa del genere".

Si avvicinò Luce a lui e gli diede un bacio sulla guancia.
Si girò per andare via mentre dietro di lei Bread entrava nella macchina con un piede dentro e l'altro fuori.

"Ci sentiamo,allora..."

Con un sorriso,dolce senza tristezza e senza sporco da dover ignorare o fingere di non conoscere girò i tacchi ed entrò nel portone.

Tho Hope Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora