Era dal giorno dell'incidente che non metteva piede in quella casa,ripensò non volendo a tutto ciò che successe,e quasi subito si dimenticò tutti i colpi subiti,facendo spazio al momento che lui la salvò.
Si strinse tra le braccia e prese la chiave sotto lo zerbino,non era cambiato il posto era segno di tranquillità pensò...Entrando in casa appoggiò la borsa sulla mensola e varco la soglia del soggiorno...
"Ei c'è nessuno?"
Un rumore da sopra le scale si avvicinò come un branco di cavalli impazziti con strilli e grida di gioia.
"Ziaaa evviva finalmente sei venuta"
"Certo,come state piccole mie?"
"Ora bene zia disse Frida"
"Io ho avuto troppittima paura zia"
Gli disse Clarissa.
E si spezzò un pezzettino di cuore a quelle parole,era solo colpa sua pensò...
"Mi dispiace piccola mia non capiterà mai più te lo prometto".
La prese e se la strinse forte al petto.
"E la mamma e la nonna?"
"C'è nonnina".
"Sono qui".
Dal guscio della porta della veranda che dava al giardino si avvicinò, Leonora.Luce mise per un attimo a terra Clarissa e si mise a correre per stringere Leonora.
"Scusa ancora,per tutto,mi dispiace perdonatemi se ho fatto aver paura alle bambine, insomma per tutto".
"Vieni qui,non preoccuparti è tutto passato"
La strinse Leonora,e in abbracciandola immaginò che insieme a lei ci fosse sua madre. Si ripromise di richiamarla era da due giorni che non era riuscita a sentirla.
E non gli avrebbe mai detto
dell'incidente."Ei... è tutto apposto.
Ora la casa è sorvegliata e da una parte sono sollevata".gli disse a bassa voce. poi si fermò e senza farsi sentire dalle bambine che erano intente a fare casino per la borsa di Luce continuò...
"il bastardo l'hanno preso,il detective ha detto che era già ricercato e denunciato per parecchie cose,si era creato anche un nominativo falso che lo dava ogni volta che doveva spostarsi da un posto all'altro"
"Davvero?non pensavo minimamente... "
"Già"...
"Ora non,parliamone più".
"Va bene"rispose Luce con il terrore ripensando a quei momenti.
... "Leonora?"
"Si?"
"Grazie di cuore"...
La sorrise con un sorriso sincero.
"Fai parte di questa famiglia ormai,le mie nipotine ti amano,guarda".
E fece segno alle bambine che gli erano avvinghiate alle gambe
"E io amo loro,è l'unica cosa di caro e preziosa qui".
"Vai pure se devi andare posso cucinare io per stasera".
"Se per te non è un problema per me fosse un grande aiuto Leandra è sola al ristorante"
"Vai pure,tranquilla".
Si salutarono e lei recuperò il tempo perso che c'era stato giocando con le bambine,facendogli il bagnetto e fargli il solletico mentre gli metteva a sera il bigiamino...
"Zia posso chiederti una cosa?"
Luce stava pelando le patate sul top della cucina di marmo e Clarissa era vicino ai suoi piedi...
"Dimmi tesoro mio"
"È il tuo amore il signore che ci ha aiutato a picchiare il signore cattivo vero?"
Luce per poco non si tagliava un dito,e senza far capire nulla come se aveva a che fare con un esperto di reazioni, si asciugò subito e prese fiato...
Ma perché reagiva così?Ma che razza di stupida stava diventando?pensò.
"No tesoro mio è solo un amico di zia".
"Ah,ho capito e tutti gli amici danno i baci sulle labbra zia"?
Luce aveva ancora il coltello nelle mani,dopo aver sentito quelle parole da quella voce gentile gli scivolò a terra senza far in tempo a prenderlo.
L'acqua scivolò tra le sue mani come un olio bollente che gli percorreva la memoria.
"Em...non saprei perché mi chiedi questo?"
Si asciugò le mani al grembiule e
se la prese in braccio mettendola sulle sue gambe e si sedettero sulla poltrona del divano,alla TV c'erano i cartoni animati che facevano compagnia a quella casa che sembrava per un momento attenta insieme a Luce a ciò che voleva sentire...
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Tho Hope
RomanceQuando smetti di credere ad ogni cosa e tutto va come non vorresti,senza volerlo,senza averlo cercato,le cose stanno davvero per iniziare. Un passato fatto di dolore e paure, un presente in continuo duello con emozioni mai provate e sensazioni che l...