kevin 28

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Passate le quattro del mattino quel ragazzo era ancora lì a casa di Luce.
I grattacieli in lontananza erano a quell'ora luminosi più del solito.
Gli occhi di Kevin erano distratti a scrutare quelli di Luce che più di una volta li aveva sorpresi a guardare fuori dopo avergli detto che in realtà non era sposato.

"Ei...bambina cosa c'è ora che non va?"

Lei restò ancora in silenzio senza dire neppure una parola.
Era seduta al divano quasi vicino a lui con la tazza quasi vuota di The tremante nelle mani,gli occhi fissi al di fuori della finestra,e le gambe sovrapposte l'una con l'altra.
Kevin si domandava a cosa stava pensando in quel momento,voleva trovare la parola giusta da dire,ma con le parole non era molto bravo così la lasciò pensare qualsiasi cosa volesse.
Si bloccò di svelare altre cose del suo passato, sarebbe accaduto in un altro momento,si era detto.
Diede conto all'istinto che gli suggeriva solo di avvicinarsi a quella ragazza.

Mentre si avvicinava sempre di più a lei il suo stato d'animo cambiava,i ricordi negativi pian piano davano spazio a qualcosa di assoluto,i suoi sensi si univano l'uno con l'altro per poi sprigionare una forte energia,non avrebbe mai saputo definire tutto con un nome preciso anche perché apparteneva solo a lui e a nessun altro.

"Mi dai le tue mani?"
Luce appoggiò la tazza a terra e gli pose le mani sulle sue.

"Sei fredda".

Gli strinse le mani e li continuò a tenere strette alle sue in un intreccio perfetto.
La guardò e non potette fare a meno di pensare come fosse bella. I suoi occhi quella notte erano diventati di un verde tagliente come una lama di un coltello affilato e lucente come un vetro appena pulito dietro il riflesso del sole.
Ed era pazzesco da pazzi pensò, ma la sua sagoma così vicina,lo faceva fremere.
S'intravedeva la scollatura del suo seno pieno,ogni tecnica seduttiva usata in passato,come un gioco fatto e rifatto non aveva più senso.
Nessuna teoria c'era nella sua testa quella volta, ma solo un forte e unico mai provato desiderio di poggiare di nuovo quelle labbra carnose alle sue, poi prenderla e possederla con tutto se stesso dimenticando tutto il resto.

"Lo,sono sempre ".
Lo interruppe lei.

Lui si portò le mani di Luce alle labbra,cominciò a dargli dei piccoli baci,ad ogni angolo della mano alternando quei gesti con soffi caldi e precisi senza smettere,chiuse gli occhi e immaginò che quei baci si stavano posando a tutto quel corpo così bello davanti a lui.

"Kevin,volevo dirti..."
Dopo essersi bloccata gli disse con voce seria

"Abbracciami Kevin".

Lui aprì gli occhi e la guardò fisso,poi si avvicinò e la strinse a se come se non aveva mai abbracciato nessuno in vita sua,i suoi capelli biondi erano sotto il palmo della sua grande mano,l'altra la stringeva forte senza dire una parola,e pensò che quel momento era la poesia più bella che potesse mai essere esistita.

"Se dovessi descrivere a parole l'emozione più bella mai provata in vita tua come lo faresti tu?"

Lei alzando gli occhi lo guardò,si sciolse la mano dall'intreccio della sua,gli accarezzò il viso e poi disse...

"non lo farei"

"Neanche se dovesse contare per qualcuno?"

"Non lo so'..."

"stringimi più forte" disse lei

"Vieni qui...".

Abbassò lo sguardo dopo un lungo silenzio e vide quegli occhi verdi chiusi.
Il corpo di quella ragazza così unico per le sue sensazioni era a fianco a lui, ed era addormentata come se non aveva mai riposato prima d'allora,così la strinse ancora più stretta pensando per un attimo che avrebbe sentito quasi dolore se continuava, poi chiuse gli occhi, immaginando di rincorrerla in quel sogno che mai a nessuno avrebbe raccontato.

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