Luce 37

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La tazza del țhe caldo riscaldava le mani lisce di Luce, smaltate di french fresco.
I suoi gomiti piegati sul tavolo del suo soggiorno erano scoperti e tremanti.
I suoi occhi erano fermi alla tv accesa con il volume a zero che trasmetteva una replica di una vecchia telenovela da vari minuti.
Quella mattina ad eccezione della sorte si sentiva solo il suo deglutire.

Dopo un po' si alzò e andò davanti al vetro pulito del balcone, scostò la tenda di organs e fuori era ancora non del tutto chiaro il cielo.
Un leggero vento fece rotolare un foglio di carta rimanendolo poi bloccato alla panchina di cemento.
Diventata "sua amica" ormai.

'il diciotto alla stessa ora ti aspetto qui'.

Come un forte intruso le era entrato dentro il ricordò improvviso di quelle parole...

Era così che gli aveva detto quello strano signore che teneva il ritratto suo e di kevin in quella
cartellina da quattro soldi.

Doveva scrivere? Pensò.

L'avrebbe fatto pure tutto il giorno se sarebbe stato necessario.

Posò la tazza nel lavandino e cominciò a pulire tutto il casino che aveva creato nelle ore che era stata a casa.
Poi andò in bagno , si lavò il viso velocemente, senza neppure strofinarsi bene gli occhi si alzò i capelli fissandosi allo specchio più del solito come ultimamente capitava sempre più spesso.

'mi avete ricordato qualcosa di bello'

La voce del signore Dilan gli tornava in mente e sempre di più pensava che tutto ciò che sentiva le faceva sempre di più paura...

'Sei la mia ossessione non faccio che pensarti ,dimmi che è così anche per te'... Anche per te...

Si toccò le labbra,ricordandosi quando con forza si toccarono con le sue.
Chiuse il getto d'acqua che scorreva a vuoto da vari secondi e andò in soggiorno, prese la sua agenda di colpo e cominciò a scrivere.
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18/10/2015
La paura sta diventando come un fuoco che mi si avvicina piano piano al centro del petto, mi brucia un piccolo pezzetto di cuore e scappando va via, vorrei urlare a squarciagola o correre all'impazzata, vorrei spogliarmi da tutte queste insicurezze, e vestirmi di coraggio, vorrei buttare ogni mio dubbio alle spalle dio...dove sei?mai come ora penso che centri tu con tutto questo.
Io odiavo l'idea che una donna potesse provare un qualcosa di così irrefrenabile per un uomo, mi faceva quasi tenerezza al solo vedere come i sentimenti riuscivano a mostrare ogni debolezza, ogni parte più nascosta... Io sto tenendo tutto stretto ma ora? Che è successo?che succederà? Luce ha perso la testa per un uomo!
Il mio cuore al solo pensiero di tenere le sue mani mi fa traboccare.
Al solo ricordo delle risate sulla spiaggia,mi tremano le gambe.
Dio...
Sono pazza.
Si decisamente.
l'altra notte l'ho sognato.
Era su di me...
In che modo?
Beh mi sono svegliata di colpo.

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Gli occhi gli si riempirono di lacrime, un pianto pungente che andò a congiungersi dritto al suo passato.
Un pianto mischiato al rancore.
Se solo fosse stata più coraggiosa...come sua madre, se solo fosse stata abituata a provare qualcosa minimamente simile a tutto questo non fosse stato così complicato pensò...
Chiuse l'agenda e la ripose sull'armadio.

Quando kevin si era aperto un po' con lei cominciando a parlare di suo padre gli si spezzò il cuore, ma non gli diede nulla a vedere. Avrebbe voluto baciarlo ma, non l'aveva fatto!Avrebbe voluto parlare anche lei di ciò che aveva passato, ma non lo fece.
Vedere quello sguardo spento, quella tristezza era tutto il contrario che avevano passato la sera prima. E quel fresco ricordo gli fece cominciare a capire che una mancanza improvvisa bussava alle porte del suo cuore nonostante erano passate poche ore da quando si erano separati.
Aveva sospirato e chiuse gli occhi...

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