L'effetto della fionda lo sento, eccome se lo sento. Tanto che mi devo legare alla poltrona con le cinture di sicurezza più velocemente possibile, per evitare di essere sbalzata via. Anche se la massa della stella non è elevata, è una stella anziana e di piccole dimensioni, la sua gravità è più forte di quella che avvertiremmo se fossimo attratti da un pianeta.
Stringo i denti e blocco la poltrona perché non si muova troppo. Vorrei evitare altri problemi inutili e indesiderati, tipo morire spiaccicata contro il vetro, dato che sta arrivando la parte più complicata. Devo combinare la velocità con la distanza, evitando di entrare in orbita e di venir incenerita. Grazie alla sua età avanzata, l'attività della stella è bassa e stabile e, se manterrò la distanza giusta, non rischierò di fondere la nave o di morire a causa di brillamenti improvvisi e devastanti.
Ho avuto molto fortuna ad avere questo tipo di astro sul percorso, se ci fossero state solo stelle di grandi dimensioni o con intensa attività, non avrei mai avuto la possibilità di eseguire la manovra. Certo, se si fosse trattato di un pianeta tutto sarebbe stato più semplice, ma non mi lamento di quello che ho a disposizione.La poltrona è fissa sul pavimento, non rischio di ribaltarmi. Digito velocemente sulla tastiera i comandi da seguire. Il grosso del lavoro l'ho già fatto, ora devo mantenere costante l'orbita con delle minuscole correzioni al moto della nave. È la parte più semplice, in teoria, ma la più importante. La nave risponde in modo normale, non dà errori strani e soprattutto non rimette in funzione il pilota automatico.
Chissà cosa potrebbe succedere se rientrasse in funzione.
Evita di pensarci, per favore. Concentrati su quello che succede adesso e non su quello che potrebbe accadere.
La fionda sta funzionando e sono fiera di me. Sono anche estremamente sollevata."Stia tranquilla e proceda così." Mi rassicura di nuovo Dave. Parla meno del solito, forse ha capito che ho bisogno di silenzio.
"Va bene."
"Vuole che spenga la musica?"
"No, no. Lasciala." Non so che canzone possa essere, ma mi rilassa i nervi lo stesso e aiuta la concentrazione.
"Continui così, sta andando molto bene."
"Grazie."
"Se non l'avessi vista studiare per giorni quel manuale, direi che è una pilota esperta. E vorrei azzardare a dire che, forse, una predisposizione naturale ce l'ha, signorina. Non penso che un individuo medio potesse riuscire ad eseguire la manovra senza un minimo di conoscenza e allenamento pregresso. C'è una notevole probabilità che lei fosse una pilota, prima di finire qua con me."
Rido. "Se lo dici tu, Dave. Sarebbe bello saperlo, però."
Un altro scossone. Faccio un paio di respiri profondi e continuo a controllare il monitor.[It's been a hard day's night and I'd been working like a dog]
Gli scossoni si susseguono a mano a mano che procedo con la manovra, ma riesco a rimanere concentrata sui dati dello schermo e ad effettuare le correzioni necessarie. Sto andando alla perfezione. Vedi che imparare a menadito quel manuale è servito a qualcosa?
Era il minimo, cazzo. Se non avesse funzionato avrei bruciato il manuale e poi bruciato anche le ceneri. Poi avrei dato fuoco a qualcos'altro ancora. E poi avrei pianto tutte le mie lacrime e mi sarei rinchiusa in un armadio a morire lentamente.
Passano pochi minuti, ma a me sembra un'eternità. Il silenzio tra una canzone e l'altra mi fa trattenere il respiro, ho quasi paura che se la musica si interrompesse la manovra andrebbe improvvisamente in fumo.Quando arriviamo in prossimità del punto di stacco, il sudore mi ha appiccicato la maglietta alla schiena e alla pancia. Probabilmente puzzo, ma non ho tempo di pensarci ora.
Sono sfinita, ma non posso mollare adesso.
Sono arrivata fino a qui e non cederò fino alla fine, finché non sarò sicura di aver invertito la rotta ed essere diretta verso una zona più abitata della galassia.
Mi asciugo sui pantaloni il sudore delle mani e aumento la potenza dei propulsori gradualmente, di poco. Se aumentassi troppo presto, non avrei la giusta velocità e se aumentassi troppo tardi sbaglierei completamente la rotta.
È fare o morire, scegli tu cosa preferisci tra i due.I dati che leggo sullo schermo sono sempre più vicini a quelli relativi al punto di stacco.
Mancano pochi istanti.
"ORA!" Gridiamo insieme io e Dave.
Sbatto la mano sinistra sulla tastiera dei comandi e aumento i propulsori fino alla velocità di fuga con le dita della destra. La distanza rimane costante, anche se ho quasi colpito il comando della posizione. Per poco non ho combinato un disastro, ma la fortuna questa volta era dalla mia parte.
È la tirata finale. Se riesco a sfuggire dall'attrazione gravitazionale potrò tornare a casa.Il colpo di frusta mi fa sbattere contro lo schienale della poltrona, ma non me ne accorgo neanche. Mantengo la mano ferma sul comando dei propulsori e rimango concentrata.
Tengo la nave in pugno e lei risponde senza protestare, come se l'avessi sempre guidata io. Come un cagnolino fedele. Il mio cagnolino fedele. La mia nave.
Siamo una cosa unica, adesso. Pilota e nave, uniti indissolubilmente per un unico obiettivo: tornare al più presto alla civiltà, magari a casa."FORZA, AMMASSO DI FERRAGLIA SCHIFOSO, VOLA! TORNA INDIETRO! MUOVI IL TUO CULO METALLICO E PORTAMI A CASA!" Urlo sovrastando la musica -Born To Be Wild degli Steppenwolf- e il rumore metallico della nave che sfugge alla gravità della stella.
L'adrenalina scorre insieme alla paura.
Ho la pelle d'oca nelle braccia.
Non fallirò, ne sono certa. La nave è in mio pugno.
Sono aggrappata al tavolo con le unghie e me le starò sicuramente spezzando tutte, ma non mi importa niente.
Devo ancora uscire dal campo gravitazionale, devo tenere duro ancora per poco. Dai, fai la brava nave. Vola, ti prego! Non deludermi proprio adesso!E lei vola.
Vola via dalla stella, più veloce della luce.
Vola via da quel nulla cosmico che stavamo attraversando, verso la civiltà, verso sistemi abitati, verso la verità su di me e sul motivo per cui sono finita sulla Caesar senza memoria.Born to be wild.
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Space, The Last Frontier
Science Fiction"[This is the end, my only friend, the End] Questa canzone è deprimente. Ma non la cambio, rispecchia il mio stato mentale. Sono sprofondata su un divanetto con una tazza di caffè fumante tra le mani. Tornerò mai alla civiltà?" Gli uomini hanno semp...