LII

193 16 4
                                    

"Siamo abbastanza lontani da Drisor, signorina. Ho selezionato una rotta mercantile che, come meta finale, ha un piccolo pianeta vicino a Terminus. Per ora basterà ad allontanarsi, ma se desidera la posso cambiare anche subito." Mi comunica Dave e io tiro un sospiro di sollievo.
Speriamo solo che non ci rintraccino, abbiamo fatto l'impossibile e farsi beccare adesso sarebbe la fine.
Osservo la rotta sullo schermo della scialuppa. "Va bene questa, per ora. Ti saprò dire, nel caso decidessimo di variarla. Ah, e rimani invisibile perché potrebbero averci inseguiti. Anzi, credo sia molto probabile."
"Ai suoi ordini. Per il rintracciamento, suppongo sia abbastanza probabile che stiano provando a trovarci, però finché non verranno a conoscenza del codice per le comunicazioni, non hanno modo di contattarci o di individuare la nostra posizione."
"Allora speriamo che non lo trovino mai."

Mi tolgo la maschera dal viso perché sto sudando dall'agitazione e mi siedo sulla poltrona vicino a Mike. Mi sento sfinita, l'evasione e la manovra mi hanno prosciugato ogni energia.
"Sei stata in piedi per tutta la manovra. Solo te potevi fare una cosa del genere, nessun'altra persona normale ne sarebbe mai stata capace." Mi dice con un sorriso.
"Sai com'è tornata dall'esilio?" Gli domanda Frank alzandosi e liberandosi dagli occhiali e dalla maschera.
Rotea gli occhi. "Non dirmi la fionda gravitazionale."
"Risposta esatta, Mike."
"Finalmente l'hai fatta! Ora la pianterai di ammorbarci con quella manovra!" Solleva le braccia e fa un verso esasperato.
Lo fulmino con un'occhiataccia. "Mi sembra proprio che tu voglia tornare su Drisor, Collins."
Mi manda un bacio. "Non lo faresti mai, Gwen. Hai messo tutta te stessa nel mio salvataggio, davvero butteresti tutto al vento?"
"Non la sfidare. Ha ripassato lotta in questi mesi. E ha l'armeria a completa disposizione. Avresti qualche problema anche tu a batterla." Gli consiglia l'amico.
"Oh, giusto. I coltelli. Meglio di no, allora."
Ora sono io a mandargli un bacio. "Non puoi competere con me, Mike."
"Se lo dici tu. Chi ha pensato al piano di evasione?" Ci domanda e io alzo la mano.
"Ovvio, domanda stupida. Sei sempre tu a fare le cose rivoluzionarie e suicide." Forse non ha tutti i torti. "Le maschere sono state un'idea geniale, comunque. Gwen, sei bella bionda."
"Non sei divertente, Collins." A quanto pare anche lui sa quanto odio dovermi tingere i capelli. Lo fulmino ancora e Frank sbuffa.
"Siamo stati aiutati da Dave, soprattutto io." Dice il ragazzo e dà un buffetto a uno degli schermi, facendo sorridere Mike.
"Mi mancava, Dave." Mormora. L'ha conosciuto prima della condanna? Se sì, perché Dave non me l'ha mai detto?
"È un piacere rivederla, Michael." Non ce la può fare a chiamare le persone senza usare nomi completi o 'signore'.
"Il piacere è mio, Dave. Lo sai bene."

Il viso di Mike si fa pensieroso all'improvviso, come un cielo che si rannuvola. Il sorriso nostalgico svanisce e lascia il posto ad un'espressione concentrata. Cosa succede?
Le sue sopracciglia si aggrottano e stringe le labbra. "È stato troppo facile." Sussurra appoggiando il mento sulle dita intrecciate.
"Quello che conta è che tu sia con noi." Rispondo. Una parte di me è d'accordo con lui e sono spaventata da quel pensiero.
Lui sposta lo sguardo su di me, vedo chiaramente che non è convinto delle mie parole. "Lo so, Gwen, ma è stato troppo facile e ciò non è normale. Conosco abbastanza il governo da poterti dire che non lasciano evadere così facilmente i prigionieri da Drisor. Tuo zio non avrebbe mai permesso che scappassi così, a meno che non lo volesse lui. Ha tentacoli ovunque e non sarei sorpreso se potesse disporre dei filmati di videosorveglianza della prigione e sapere all'istante che cosa stesse succedendo."
Il suo ragionamento non fa una grinza. "Non lo so, Mike..."
"Non importa, ci penseremo tra un po'. Voglio vedere la nave."

Torniamo insieme a bordo della nave.
C'è un messaggio di Alice arrivato mentre eravamo in fuga.
"Ragazzi, vi hanno scoperti. Tutte le forze dell'ordine sono mobilitate, ci sono controlli in ogni stazione spaziale e in ogni pianeta dell'Unione. Danno addirittura dei soldi a chi ha informazioni su di voi." Mi pare spaventata e non la biasimo, sarà sorvegliata ovunque andrà a causa della nostra amicizia. "Rimanete invisibili, vi farà comodo almeno per un po', visto che il codice della Caesar è ancora disperso. Trovate il chip, ora che avete Mike. Troviamoci su Bester tra massimo una settimana, nella città di Hazi, vi avviserò nel momento in cui partirò e, dal momento in cui atterrerò, vi aspetterò per massimo due giorni. Posso ottenere facilmente un permesso per recarmi lì, però non posso starci per molto tempo. Hazi è un centro produttivo della flotta, hanno molte navi. Dobbiamo abbandonare la Caesar, altrimenti non raggiungeremo mai Nova. Vi farò sapere appena posso, ora come ora potrei essere indagata e non voglio rischiare ancora di più di quanto ho già rischiato." La comunicazione si interrompe per un attimo, poi la voce di Alice si fa risentire. "Bentornato Mike."
"Dave, quanto dista Bester?" Domando al mio compagno elettronico.
"È a metà via tra Nova e Terminus, se vuole un punto di riferimento."
"Bene, esiste una rotta che ci porti lì in breve tempo?"
"Certo. Vuole effettuare un cambio di rotta?" Prima è meglio rintracciare il chip.
"No, per ora rimani su questa in attesa di ulteriori indicazioni."

A questo punto non rimane altro da fare.
È l'ora della verità. Finalmente saprò cos'è successo dopo che ci hanno catturati e saprò cosa fare per prendermi la mia vendetta nei confronti di mio zio.
"Mike, dov'è il chip?" Domando al mio amico.

I suoi occhi grigi mi suscitano strane sensazioni. Paura, rispetto, fiducia. Sono occhi profondi, di chi ha già visto molto del mondo, di chi conosce. Non sono adatti a un ragazzo della sua età: sono occhi saggi, da anziano. Non ci si aspetta di trovare occhi del genere in un diciottenne, la cui unica preoccupazione dovrebbe essere concludere la scuola al meglio. Lui, nonostante ciò, ne porta il peso con fierezza e umiltà e ciò me lo fa stimare ancora di più. Mi scrutano come due lenti di ingrandimento, poi si posano sul pavimento metallico.
"Dov'è?" Gli domando di nuovo.
Mi risponde con un'unica parola. "Qui."

---------------------------------------------------------
Tataaannn
Il chip è sempre stato sulla Caesar!
Dove pensate che sia?
Piccolo indizio: non è sotto al letto di Gwen.

Space, The Last FrontierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora