"Veloce, dammi da tamp-" Fa un respiro affannoso e non riesce a finire la frase, ma capisco cosa vuole. Afferro un coltello e le strappo un pezzo di camicetta, sempre tenendo un occhio alle mie spalle. Gli spari sono cessati, per fortuna. O sfortuna.
Lei lo prende graffiandomi le mani e si tampona il collo, trattenendo le urla. Il suo respiro è veloce e affannoso, stringe gli occhi e continua a premere. La stoffa si tinge rapidamente di rosso, quindi mi affretto a tagliare un'altra striscia dalla sua camicetta.
"Posso fare qualcosa?" Le chiedo in sincera apprensione. Non posso perdere ancora altri amici, non posso permettermi di perdere Alice.
Apre gli occhi e prende la nuova striscia di stoffa. "No, pensa a sparare." Dà un colpo di tosse che mi fa accapponare la pelle, poi butta via la stoffa insanguinata e la sostituisce con quella nuova. Per quanto sia preoccupata, credo che riuscirà a sopravvivere, il laser deve averla colpita di striscio e non ha fatto troppi danni. Io sono stata torturata più o meno nello stesso punto e sono ancora qua; ora avremo delle cicatrici gemelle, quale onore!Convoglio la mia attenzione agli ascensori, uno dei due si sta muovendo e perciò punto la pistola in quella direzione. Non so chi uscirà, ho intenzione di sparare e poi domandare "Chi è?" e quindi mi auguro che non siano Frank e Mike a uscire.
L'ascensore si ferma, la porta scorre e io sparo il primo colpo contro di essa. È un avvertimento a chiunque si trovi all'interno.
La porta si apre del tutto e mio zio compare dall'ascensore. Esce facendosi scudo con il cadavere di una guardia e continua a sparare nella nostra direzione, avanzando implacabile.
Io rispondo al fuoco, schivando i colpi che oltrepassano il tavolo e cercando di fare scudo col mio corpo ad Alice, che ancora non si è del tutto ripresa.Ad un certo punto la mia pistola si inceppa e il sangue mi si gela nelle vene.
No, ti prego. Non dirmi che sta succedendo davvero.
Accidenti a te quanto l'hai calpestata!
Mio zio si ferma e lascia cadere il morto ai suoi piedi. Il suo viso è piegato in una smorfia vittoriosa e beffarda. "Sei dura a morire, nipote. Forse ho fatto un lavoro troppo preciso con quel siero, sei diventata troppo resistente."
Guardo il pavimento, le altre pistole sono troppo lontane da me e posso raggiungerle senza che lui mi spari.
"Non mi muoverei, fossi in te. Sei disarmata, la tua compagna è ferita e sono io quello con la pistola carica." Solleva lentamente il braccio e punta l'arma verso di me. Alice fa un verso strozzato. "Non credo tu possa resistere ad un colpo alla testa. Ho sbagliato nell'ascensore, ma sono bravo a imparare dai miei errori."Il tempo si ferma.
Sento ogni singolo battito del mio cuore rimbombarmi nelle orecchie.
È finita, ora niente e nessuno potrà aiutarmi.
"Ultime parole?" Domanda mio zio, concedendomi ancora qualche istante di vita.
Ho la bocca impastata di saliva, non riesco a spiccicare parola. Avrei mille cose da dire, ma la mia gola è bloccata e perciò non dico nulla.
"Io posso solo dire che è un peccato sprecare dei geni così perfetti." Le dita si spostano lentamente verso il grilletto, a me sembra ci stia mettendo una vita intera.Perdonami Frank, non ho potuto dimostrarti quanto tu sia importante per me e quanto tu mi riesca a rendere una persona migliore.
Perdonami Mike, non ho potuto ringraziarti per essere stato il miglior consigliere che potessi avere.
Perdonami Alice, avrei voluto essere un'amica migliore e avrei voluto proteggerti.
Perdonatemi tutti per non essere stata abbastanza.
Chiudo gli occhi, ignorando i lamenti di Alice. Per fortuna ho le orecchie ovattate, non sentirò arrivare lo sparo e me ne andrò in pace con tutti. Finalmente vedrò di nuovo i miei genitori.
Anziché il buio, o la luce, mi sento trascinare verso il basso. La mia spalla urta una superficie dura, facendo riemergere il dolore per la bruciatura del laser.
Sono morta? È questo l'Aldilà?
"Non la toccare, lurido bastardo!"
"Tu! Dovevi essere morto!"
Perché sento ancora mio zio? E l'altro è Frank? Che succede?
"Tirati su! Sei ancora viva, stupida incosciente che non sei altro!"
Qualcuno mi dà uno schiaffo sulla guancia, perciò apro gli occhi, stralunata. "Che succede? Sono morta?" Domando alla figura sfocata davanti a me.
"No, scema! Sei viva e vegeta!"
Mi sento scrollare e strizzo gli occhi per mettere a fuoco la persona che mi sta davanti.
"Alzati!" esclama Mike.
Mike, mio salvatore. Non potrò mai ringraziarti abbastanza.
"Dobbiamo aiutare Frank, alzati!" Mi dice ancora.
"Cosa?"
"Guarda!" Guardo alle sue spalle e vedo Frank indietreggiare verso il muro dell'ascensore.
Davanti a lui, c'è mio zio, senza la tunica indosso, con in mano un coltello sporco di sangue. Quello è lo stesso coltello che ha usato su di me.
La rabbia sale velocemente e sposto Mike con una spinta per andare verso di lui.
È ora di finirla una volta per tutte.Sto andando verso morte certa, ma ormai non mi importa più niente della mia vita. Dovevo morire sulla Caesar e non è successo, dovevo morire in ascensore e sono sopravvissuta, dovevo essere colpita a morte un istante fa e invece sono ancora qua. A questo punto potrei pure riuscire a scamparla un'altra volta, anche se la fortuna non può essere sempre dalla mia parte. Se dovrò morire tanto vale farla finita ora, almeno saprò di aver combattuto per qualcosa in cui credevo e per delle persone che amo e ho amato, sebbene non ricordi né perché, né quanto fossi veramente legata a loro.
So di aver fatto una cosa giusta nonostante le vite che ho spezzato nel farlo. Se morirò oggi, salverò l'Unione del domani e la mia morte sarà servita a qualcosa di importante per miliardi di persone.Avanzo disarmata. È una pazzia, ne sono consapevole.
Mio zio è ancora di spalle e tiene alle strette Frank. Devo salvarlo a tutti i costi.
Incrocio il suo sguardo per un attimo rapidissimo, ma basta quello a tradirmi.
Frank viene preso al collo da mio zio, che si volta nella mia direzione e gli punta il coltello alla gola. Ha il naso rotto e mezza faccia rossa di sangue scarlatto. Si muove rapidamente, come se la mia ferita alla gamba non ci fosse nemmeno.
"Dammi quello che voglio o lui morirà."
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Space, The Last Frontier
Science Fiction"[This is the end, my only friend, the End] Questa canzone è deprimente. Ma non la cambio, rispecchia il mio stato mentale. Sono sprofondata su un divanetto con una tazza di caffè fumante tra le mani. Tornerò mai alla civiltà?" Gli uomini hanno semp...