IV

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Dave si è momentaneamente zittito, quindi esploro la cabina. Penso che le postazioni siano diversificate in base a cosa gestiscono, del resto Dave ha parlato di molte tecnologie in dotazione alla nave e perciò ci deve essere stato almeno un addetto per ognuna di esse.
Chissà come deve essere questa stanza durante una manovra, o semplicemente durante un viaggio. Immagino conversazioni tra i membri dell'equipaggio, persone che corrono da una parte all'altra e che comunicano comandi a gran voce. Mi piacerebbe vivere una scena simile.
Sorrido al pensiero, ma non posso fantasticare oltre. Cercavo la cabina di pilotaggio per un unico motivo: capire dove mi trovo e che rotta siamo programmati a seguire. Se non siamo fermi, cosa che dubito, sicuramente il pilota automatico della nave deve essere impostato su una qualunque rotta.
E ogni rotta può essere cambiata, in un qualche modo.

"Dave!" Attiro l'attenzione del computer, che risponde subito.
"Mi dica, Gwendolen." Arriccio il naso. Non mi piace il mio nome completo.
"Per prima cosa non chiamarmi Gwendolen. Va bene Gwen."
"Sarà fatto, signorina."
"Seconda cosa. Tu sai che rotta stiamo seguendo? Non siamo fermi, vero?"
"No, non siamo fermi. E sì, conosco la rotta." Il mio cuore fa una capriola. Allora c'è speranza!
"Mostramela."
Nello schermo principale compare una mappa con segnata la nostra posizione.
Il mio cuore sprofonda di nuovo nello sconforto.
La nave sta seguendo un percorso in mezzo alla desolazione più assoluta.
Il pallino rosso che indica la nostra posizione lampeggia sulla linea sottile che attraversa il niente. Non vedo stazioni, non vedo stelle o sistemi planetari.
"Sulla rotta sono presenti pianeti, stelle o altri corpi celesti?" Chiedo a Dave.
"Non in questo tratto."
"E dopo?"
"Nemmeno. Questa rotta, a quanto pare, attraversa una porzione di galassia disabitata. L'unico pianeta presente qua è stato distrutto una decina di anni fa e l'abbiamo oltrepassato poche ore fa. Ci sono delle piccole stelle, ma nessuna ha sistemi planetari. C'è qualche asteroide, ma di poca rilevanza."
"Stazioni spaziali?" Se non ci sono corpi celesti, figurati stazioni. Ma tentare non nuoce.
"Nessuna."
Ecco, appunto.
Ma quale razza di rotta attraversa il nulla?
"È possibile cambiare rotta?" Dave rimane in silenzio e io mi tormento le dita, in preda all'ansia.
"Non è possibile. Non ci sono rotte alternative partendo da questo punto."

Sento già la disperazione allungare i suoi tentacoli dentro di me e prendere possesso della mia mente. Non vedo alcuno spiraglio di luce in fondo al tunnel.
"In nessun tratto è possibile deviare e prendere un'altra rotta?" Ancora silenzio e ancora ansia.
"No."
"Dove siamo diretti? Qual è la meta finale della rotta?"
"Purtroppo, non sono in grado di saperlo. Non ho alcuna informazione al riguardo e i sensori a mia disposizione non hanno raggiunto nessun punto rilevante."
"Quindi mi stai dicendo che morirò qua e andremo alla deriva?"
"Non sia così negativa, il cibo è sufficiente per cinque anni. Dopo suppongo che la sua deduzione si rivelerà corretta."
Mi accascio sulla sedia. Non potrebbe andare peggio di così. Non posso muovermi e sono nel bel mezzo del nulla.
"Rilevo instabilità nel suo corpo, signorina." Cos'è che rileva?
"Cosa?"
"I miei sensori hanno rilevato instabilità emotiva, è legato alle notizie che le ho dato? Se sì mi dispiace di averle arrecato questi dispiaceri-" Un computer si è appena scusato con me?
"Dave, non è colpa tua. Avevo già intuito la situazione, solo non pensavo fosse così grave. Piuttosto, dimmi se è possibile riprogrammare la rotta per tornare indietro."
"Riprogrammare la rotta è possibile, ma per farlo e tornare indietro è necessario compiere azioni particolari che solo un pilota esperto può eseguire. E non mi risulta che lei lo sia." Sollevo di scatto la testa. Beh, questo è già meglio che niente.
"Non c'è problema. Imparerò. Procurami un riassunto breve dei manuali di pilotaggio che hai in memoria e fanne una copia cartacea. Sarà impossibile, ma dovrò imparare."
"Come lei desidera."

Il mio umore è decisamente migliorato.
Gwen, dal bipolarismo alla pazzia completa la strada è breve.
Non ricordo di essere stata un'esperta di pilotaggio, ma mi toccherà imparare se voglio tornare alla civiltà.
E poi non ho nulla da fare.
Sono molto curiosa di imparare come pilotare la Caesar. Magari non ci riuscirò, però sarà interessante capirne qualcosa di più di questa meraviglia dell'ingegneria. Considerando quante postazioni ci sono nella cabina, non riuscirò di sicuro a gestire tutte le impostazioni di pilotaggio, ma può darsi che riesca a gestire da sola la rotta.

Poco dopo, Dave annuncia di aver finito di stampare il manuale. Saranno seicento o settecento pagine. Ma stiamo scherzando?
"Questa versione è un riassunto dei principali manuali di pilotaggio base che vengono usati nelle accademie." Mi spiega.
"E questo lo definiresti riassunto?"
"È la versione più ridotta che sono riuscito a comporre."
Ah. "Grazie. Comincerò subito a studiare."
"Se ha bisogno di me, Gwen, basta che mi chiami. In memoria ho tutti i file dei manuali, quindi potrei esserle d'aiuto se ha necessità di chiarimenti."
"Sarà fatto, Dave."
Col manuale sotto il braccio, scendo le scale e arrivo al salone. Mi siedo per terra tra i divani. È ora di mettersi a studiare.
'Capitolo 1: principali componenti di un'astronave'

Perdo il senso del tempo riga dopo riga, pagina dopo pagina.
Pensavo che sarebbe stato difficile metabolizzare tutte quelle informazioni, ma mi sento euforica. Pilotare le navi sembra fantastico e per niente complicato. Certo, la pratica sarà tutt'altra cosa.
Dopo ore e ore di lettura passate tra la sala e la cabina di pilotaggio, Dave mi fa uscire un pasto da una buchetta laterale della nave.
Non so quante ore siano passate, comincio a sentirmi un po' stanca.
"Come va, signorina?" Mi domanda mentre mi stiro e inizio a mangiare.
"Bene. Mi sembra di conoscere queste cose da sempre."
"Meglio così, sarà più semplice imparare. Ma tra poco vada a riposare, i miei sensori rilevano stanchezza."
"Va bene, finisco qui e vado. Buonanotte Dave"
"Buonanotte Gwen."

Space, The Last FrontierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora