Siamo tutti e tre in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri. Ripenso a tutto ciò che ho passato negli ultimi mesi, le imprese che ho compiuto, il dolore che ho provato nel rivivere i miei terribili ricordi, la gioia che ho provato nel vedere Terminus dopo un viaggio estenuante, l'incredulità sul viso di Frank nel momento in cui mi ha vista. Ho vissuto momenti ed emozioni intense, che non ho intenzione di perdere di nuovo. Non posso sapere cosa mi succederà quando metteremo piede su Nova, senza dubbio non sarà niente di buono, e l'unico modo per non soccombere al terrore è rievocare i migliori ricordi nella mia memoria.
Mi domando a cosa stiano pensando i miei compagni.
"Stiamo per atterrare." Ci informa Dave.All'improvviso, comincio a sentirmi strana senza alcun motivo particolare. Mi sento stanca, fiacca, come se ogni briciolo di energia avesse abbandonato il mio corpo, e mi si chiudono gli occhi. Mi siedo su una poltrona con la testa appoggiata al mento e sbatto lentamente le palpebre, la sensazione di stanchezza non accenna ad affievolirsi. Vorrei solo andare a dormire in questo momento.
"G? Sei stanca anche tu?" Frank rompe il silenzio tra di noi. La sua voce è ovattata, la sento lontana anni luce da me.
"Mmh." Cerco di guardarlo in faccia e rispondere, ma mi costa troppa fatica.
Mike mormora qualcosa, che non riesco a sentire.
Chiudo gli occhi, soccombendo al buio.Cado in un limbo confuso, in cui alterno dei momenti di coscienza a momenti di incoscienza. Non riesco a distinguere ciò che è reale e ciò che non lo è.
Sento suoni lontani, forse voci, oppure passi. Ad un certo punto mi sembra di sentire anche la voce di Dave. Il mio corpo è pesante, gli arti non rispondo ai comandi del cervello e alzare un dito diventa una fatica immensa. La mia mente galleggia in un mare buio fatto di pensieri confusi e immagini sfuggenti. Ogni tanto ho pensieri di senso compiuto, scommetto che ci hanno drogati o storditi con le onde sonore del fischio.Adesso mi sento la testa leggera, mentre gli arti sono molli come gelatina.
Qualcuno mi afferra per un braccio, a stento reagisco. Vengo sollevata di peso e quasi cado di lato come una bambola di pezza. Non sto in piedi e mi viene da ridere.
Due braccia forti mi aiutano a camminare, ma non riesco a capire di chi siano.
Ho la vista appannata e le orecchie ovattate. Nella testa mi suona un motivetto allegro, credo della canzone Maggie May.
Perché canto quando dovrei solamente scappare?"Sono coscienti?" Anche questa voce suona lontanissima.
Chi è questo? Non lo conosco.
"Sì, sono coscienti, ma sono storditi. Il gas e le onde sonore hanno fatto effetto in fretta, non avevo idea che fossero così efficienti."
Gas? Quale gas? Chi è questa nuova persona?
"Il computer?"
Dave! Che è successo al mio compagno?
"Ci abbiamo già pensato. È bloccato, non ci darà problemi."
Sento un urlo provenire dalle mie spalle. Vorrei girarmi e vedere chi è, ma non ci riesco. Frank? Sei tu? O era Mike?
"Fatelo stare zitto!"
Le braccia mi stringono più forte e io gemo debolmente. L'urlo cessa all'improvviso. Stai bene Frank? Mike è con te?
"Muoviamoci, il Governatore sta aspettando."
Oh, oh, ora sono in guai seri.Provo a scacciare la canzone dalla mia mente e a combattere contro la leggerezza della mia testa per capire qualcosa della situazione, però è molto difficile. Ci sono andati giù pesanti con quelle droghe.
[Oh Maggie, Maggie May]
Piantala di cantare!
"Basta cantare." Biascico sottovoce.
"Silenzio!" Mi rimprovera la persona che mi sta portando via, stringendo di nuovo il mio braccio e strattonandomi in avanti.
Vedo i corridoi metallici della Caesar, persone vestite di nero davanti a me e luci artificiali che mi danzano davanti agli occhi, tutto è avvolto in una nebbia che non mi permette di distinguere i dettagli.La comitiva si ferma.
A un rumore cigolante segue uno spiraglio di luce abbagliante. Il portellone!
Chiudo gli occhi e sento il calore battere sulle guance.
Un pianeta!
Sveglia, sei su Nova.
Già, è vero.Riprendiamo a muoverci verso l'esterno della nave e la luce dietro alle mie palpebre aumenta. Socchiudo gli occhi con cautela e cerco di vedere qualcosa.
Dopo una ventina di passi, ci riesco. La vista mi si è schiarita rispetto a prima e riesco a mettere a fuoco dei caccia Hawk vicino a noi. Alzo la testa verso il mio gentile accompagnatore: l'uomo ha il viso coperto da un casco nero.
Si accorge che lo sto guardando. "Guarda avanti!" Mi intima e io ubbidisco senza fiatare.
Il cielo di Nova è luminoso e riesco a intravedere i due satelliti in alto nell'azzurro.
Nella città dove siamo atterrati dominano il bianco e il grigio chiaro, ci sono grattacieli che svettano e giardini di vetro sospesi sopra le strade. È tutto così bello!"Muoviti!" Sento uno strattone al braccio, perciò mi muovo di conseguenza.
Mi trasportano sopra una piccola astronave e io cerco di guardare indietro per trovare i miei amici, ma me lo impediscono. Quasi sicuramente sono da sola e i miei amici sono in altre navette, ciò mi spaventa a morte.
Il portellone dietro di me si chiude lentamente, inesorabilmente.
Dove stiamo andando?"Dove sono i miei amici?" Domando con fatica. Non riesco neanche a parlare decentemente.
"Non è un tuo problema, traditrice."
Sospiro. Non posso arrabbiarmi, non ho proprio la forza di farlo.
"Abbiamo sedato tutte le emozioni negative, se te lo fossi chiesta. Non puoi attaccarci, non penso nemmeno che tu possa rispondere male. Ma non ti preoccupare, anche quando gli effetti svaniranno sarai comunque controllata." Aggiunge l'uomo.
Non vedo il suo viso, eppure sono sicura che stia ghignando.I finestrini schermati mi impediscono di vedere fuori, fisso il vetro nero e lascio che la mente vaghi. Non sento più la leggerezza alla testa e la vista si è abbastanza schiarita. Non ho la forza di pensare a un piano di fuga.
Ben presto la navetta si ferma.
"In piedi!" La guardia mi calcia lo stinco e io mi alzo in piedi, dolorante. Fisicamente sono meno stordita di prima, ma di certo non riesco a controllarmi come vorrei.
Il portellone si apre, facendo filtrare luce al neon sfarfallante."Guardate chi abbiamo qui! Benvenuta, Gwendolen."
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Space, The Last Frontier
Science Fiction"[This is the end, my only friend, the End] Questa canzone è deprimente. Ma non la cambio, rispecchia il mio stato mentale. Sono sprofondata su un divanetto con una tazza di caffè fumante tra le mani. Tornerò mai alla civiltà?" Gli uomini hanno semp...