LIV

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La nostra reazione è fulminea. Ci precipitiamo verso la porta della sala macchine, correndo fino alla cabina di pilotaggio. Nessuno parla, si corre e basta.
Mi maledico mentalmente per non aver dato ascolto alle preoccupazioni di Mike, ora non ho la minima idea di come potremmo sfuggire.

"Chi ci ha agganciati?" Domando al computer mentre mi siedo per prendere i comandi. Dallo schermo vedo che la nostra velocità sta diminuendo gradualmente e che ciò che la controlla è bloccato. Non posso cambiare la velocità in nessun modo.
"Temo qualcuno ai piani alti, oppure qualcuno di molto esperto in fatto di navi. Hanno schermi radio molto potenti, non posso penetrarli per tentare un contatto."
"Hanno bloccato il controllo della velocità." Dico.
"Come sospettavo. Presto perderemo tutto il resto dei controlli." Risponde Dave e il mio stomaco si annoda. Penso a ciò che Mike ha detto prima, di quanto fosse stato facile e di come mio zio tenga d'occhio ogni cosa che succede all'interno del suo regno. Pensavi davvero di essere riuscita a scamparla così facilmente?

"Ho trovato!"
Sia io che Mike ci giriamo verso Frank, che intanto si è alzato di scatto da una poltrona e indica lo schermo di fronte a lui. Ha uno sguardo ben poco promettente. "È l'Unione. È la nave del vicegovernatore."

Non facciamo in tempo a digerire l'informazione che ci contattano.
Una voce sconosciuta irrompe dagli altoparlanti della cabina. "Gwendolen Laura Morgan, Frank Makovich, Michael Collins, siete in arresto per alto tradimento, evasione da un carcere di massima sicurezza e violazione di sistemi informatici. Abbiamo rintracciato la nave dopo la vostra fuga da Drisor e stiamo completando l'aggancio. Vi trasporteremo su Nova a procedura ultimata. Non avete alcuna via di scampo, risparmiate le forze, però posso dirvi che, se vi consegnerete spontaneamente quando ci presenteremo sulla Caesar, non saremo costretti a farvi del male. Pensate bene a cos'è meglio per voi." Al messaggio segue un fischio acuto che mi perfora la testa come un chiodo.
"Lo conoscete?" Chiedo ai miei compagni.
"La nave è quella del vice governatore, però non riconosco la voce." Risponde Mike.
"Nemmeno io." Dice Frank. "Cos'era quel fischio?"
"Ho un brutto presentimento." Replica Mike, tetro.
Non so cosa intenda, però non oso domandarglielo.

"G, non riesci a riprendere i comandi?" Frank ha le pupille dilatate e sento la sua paura contagiarmi come un virus letale, ma non posso farci nulla.
Ci provo, ma è tutto inutile. I comandi sono bloccati e io non riesco a spostare di un millimetro la nave. Ci stanno trascinando via e la nave si rifiuta di rispondermi. "No. Ci hanno agganciati e hanno bloccato i comandi, non posso fare nulla."
Impreca in russo e si passa una mano fra i capelli. Siamo finiti, definitivamente.
"Signori, ci stanno trasportando via. Non posso agire, mi dispiace immensamente." Dice Dave. Così non aiuti.
"Ragazzi, non possiamo scappare e questo è certo, però abbiamo ancora Alice. Non dimenticatelo. È molto probabile -anzi, certo- che verremo interrogati e torturati, ma finché non prenderanno lei abbiamo una speranza di completare l'operazione." Mike fa quell'espressione strana di chi ha già in mente un piano e continua. "Mandiamole in SOS per avvisarla che siamo stati catturati e che non potremo raggiungerla su Bester, intanto, poi lei riuscirà sicuramente a pensare a qualcosa."
Annuisco giocherellando coi capelli. Si può fare.
"C'è un solo problema che ci impedisce di mettere in atto questo piano." Dice Frank.
"Cioè?"
"Hanno appena bloccato ogni comunicazione con l'esterno. Non possiamo comunicare con nessuno, se non con la nave che ci ha agganciati."
Mike impreca e a me viene voglia di piangere.

Il fischio si fa sentire di nuovo in tutta la sua potenza e io vorrei solo spaccare gli altoparlanti a calci. La testa mi sta esplodendo e la vista mi si appanna.
"Mi dispiace rovinare i vostri piani, purtroppo per voi abbiamo tagliato le comunicazioni." La voce dall'altro capo mi fa salire il nervoso. "Ah, grazie per averci informati del coinvolgimento di Alice Reed. Procederemo con la cattura. Sarà una bellissima riunione di vecchi amici, ve lo assicuro."
"Maledizione!" Mike calcia la poltrona più vicina, mandandola contro il bancone con gli schermi. I suoi occhi sono in tempesta e mi incutono paura.
"Signorino Collins! Si contenga, per cortesia." Lo sgrida Dave.
Mike fulmina lo schermo con uno sguardo e sibila qualcosa di incomprensibile. Un'altra lingua che non conosco, evviva.

Io mi accascio per terra a gambe incrociate. Non posso fare più nulla per toglierci dai guai, ho fallito e ora torneremo al punto di partenza. Sempre se questa volta ne usciremo vivi. Le probabilità di sopravvivere ad una seconda cattura sono estremamente basse, l'unica nostra possibilità è che mio zio voglia ancora delle informazioni su di noi.
"È colpa mia. Non avrei dovuto mettervi in questo guaio. Ora anziché esiliarci ci uccideranno." Affondo il viso tra le mani, senza piangere. Non voglio farlo. Non devo farlo. È inutile, a questo punto.
"Non ti azzardare a dirlo, Gwen! Usciremo anche da questo casino, l'abbiamo sempre fatto."
Incontro gli occhi di Frank, verdi come non mai sotto le luci al neon della cabina.
"Tu ci hai salvati la prima volta, ora saremo noi a salvare te e la Caesar. Sarà impossibile e ce la faremo, altrimenti non saremmo noi." Continua Mike. Dopo le loro parole riesco anche a sorridere.

"Prigionieri, siamo in prossimità di Nova. Vi consiglio di accelerare gli addii, non avrete molto tempo dopo." Vaffanculo a te e alla tua schifosa nave!
Vorrei rispondergli male, come mio solito, però non trovo la forza.
"Beh, a questo punto sfruttiamo l'occasione." Mike si alza in piedi. "Fino alla fine sarete i miei migliori amici, i miei bastardi galattici. Non avrei mai potuto scegliere amici migliori, siete diventati la mia famiglia, il mio mondo. Ne abbiamo passate tante, troppe, e siamo sopravvissuti. Niente potrà sconfiggerci, niente." Tende le braccia verso me e Frank. Ci uniamo in un abbraccio di gruppo, carico di sentimenti e parole che non c'è bisogno di pronunciare. Potrebbe essere l'ultimo, ma questo ha relativamente poca importanza.

Anche dopo la morte, sono certa che sarei con loro. Nemmeno la Morte in persona potrebbe separarmi dai miei bastardi galattici.

Space, The Last FrontierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora