PIPER:
Ore 13:40
Sto sistemando le ultime cose in valigia. Non resterò a lungo nella mia città Natale, ma potrei approfittarne per lasciare a casa qualche vestito che mi sta troppo stretto, o che rende i miei fianchi più larghi.
Sono emozionata di rivedere New York.. La Norvegia è bellissima, tranquilla e solitaria, ho adorata dal primo momento che l'ho vista, sorvolando sopra la sua fitta boscaglia, o scorgendo laghi silenziosi.
Eppure, alcune volte mi è mancata la confusione di New York.
I tassisti arrabbiati che ti mandano a quel paese, anche se attraversi sulle strisce, le persone che camminano a capo basso, perché ormai conoscono le strade a memoria, uomini che si fanno spazio nella caotica folla, per non perdere l'autobus, o rincorrere qualcuno che gli ha rubato il portafogli.
Sorrido, mentre ripiego l'ultimo maglione nella valigia, pensando che tra poche ore, sarò di nuovo a confondermi fra questi.
E l'idea di tornare.. Mi fa pensare ad Alex, la donna, che è la mia casa.ALEX:
Ore 14:00
<Nicky andiamo, voglio arrivare il prima possibile.> Batto le mani, incitandola a muovere le chiappe, mentre scende le scale barcollante, trattenendo fra le mani uno scatolone di carta.
<Sei sicura che.. Oh.> Mette un piede a terra, lasciando cadere il pesante oggetto sul tappeto <Sei sicura di volere tornare al vecchio appartamento?>
Mi guardo attorno. No, no che non lo sono, è l'ultima cosa che mi rimane di Piper, ma forse devo sbarazzarmi di tutto, per poter pensare a me. Se resto qui, i ricordi mi perseguiteranno, le emozioni mi aspetteranno ad ogni angolo, la sua risata riecheggerà fra queste pareti, i suoi passi mi seguiranno lungo i corridoi e la sua ombra, mi abbraccerà durante le notti insonne.
Devo andarmene, adesso che sono riuscita a prendere un piccolo distacco da lei.<Sono sicura.> Annuisco, guardando verso il piano superiore, dove si trovava la nostra stanza.
Quante volte abbiamo fatto l'amore, fino a non sentire più le ginocchia, o a perdere l'anima sotto le lenzuola.
Il mio sguardo percorre la scalinata, ricordando di quando Piper è scesa in abito elegante, lasciandomi senza fiato.
Mi soffermo sul divano, dove abbiamo speso molte notti abbracciate l'una all'altra, cercando conforto fra le braccia di entrambe.
E in cucina, quando mi sono cimentata nell'arte culinaria e lei mi ha assecondata, mangiando anche le briciole più bruciate e quel bancone, non è servito solo come piano d'appoggio, o meglio.. Non solo per i piatti.
Ed ancora, il bagno dove suo padre ha tentato di rovinare tutto, ma Piper gli ha dimostrato di essere abbastanza forte, per superare gli attriti passati e gli ha donato parte del suo fegato..
Non l'ho lasciata nemmeno per un secondo, come quando lei mi è rimasta vicina, durante i giorni terribili, in cui Kubra aveva ricominciato a minacciarmi.. Sembrano sia passati solo pochi giorni, ed invece è già un anno e mezzo, che ci siamo allontanate da tutto questo, intraprendendo una vita piena di gioie e felicità.. O almeno, così doveva essere.<Alex?> Nicky sventola la mano davanti ai miei occhi, sfiorandomi le guance , con le unghie mangiucchiate.
<Si. Si. Andiamo.> Mi giro un'ultima volta a guardare la casa, poi cammino fuori dalla soglia, lasciando dietro di me tanto ricordi, ma portandomi dentro, un amore indimenticabile.
PIPER:
Ore 17:00
<Quando arriviamo andiamo direttamente all'hotel e poi chiamo Elisabeth, così le chiedo dove si trova e vedo di organizzare un incontro.. Dopodiché... PIPER! Ma mi stai ascoltando?!> Mary poggia infastidita i fascicoli sulle gambe, provocando un rumore sordo.
No, non la stavo ascoltando.
Sento le sue parole, ma non le ascolto.
Tra poco ore vedrò una distesa di grattacieli sotto di me e milioni di persone che girano per le strade di New York, fra le quali potrebbe esserci Alex.. Come cazzo faccio ad ascoltare Mary, in un momento come questo?!<Scusami, dicevi?> Chiedo e faccio finta di prestarle attenzione, ma ci vogliono pochi secondi, prima che ricada di nuovo nella mia trans.
<Piper!!> Mary schiocca le dita davanti ai miei occhi, le chiedo nuovamente scusa, ma la sua pazienza è esaurita.
Mi sbatte i fascicoli scopre le cosce scoperte e piega il sedile all'indietro<Fai da te. Io dormo. Mi sono rotta di parlare al vento.> Si gira dall'altra parte e porta sugli occhi la mascherina, cade in un sonno profondo, senza proferire parola e mi lascia a studiare da sola..
Elisabeth? Può essere che ha detto qualcosa su di lei..? Non lo so, meglio dare un occhio a questa roba.ALEX:
Ore 19:00
Il vecchio appartamento è peggio di quello che credevo. Non solo per le condizioni delle pareti, o dei pavimenti, o dei tappeti, o di qualsiasi altra cosa, ma anche qui, trovo memorie di Piper ovunque mi giri.
Cerco di scansarmi, come se fossero proiettili sparati a gran velocità e in qualche miracoloso modo, posso provare ad evitarli, però si sa, se una pallottola è sparata con precisione, può ucciderti in pochi secondi.<Uh..> Nicky si tappa il naso, e fa una smorfia. Sorregge lo scatolone, con una sola mano, aiutandosi con il ginocchio <Non azzardarti a dire mai più che i miei calzini puzzano.>
<Pensi che ci sia un cattivo odore?> Domando, sapendo già la risposta.
<Dannazione peggio del pesce marcio.> Fa aria davanti al suo naso e respira, per poi chiudere nuovamente le narici.
<Tranquilla.. Compreremo dei deodoranti e profumatori d'ambiente, o come si chiamano.> Si innervosisce Nicky, lasciando cadere lo scatolone a terra, si prende la punta dell'alluce e impreca contro il muro, prendendolo a pugni.
Le vorrei dire di smetterla, perché su quella parete io e Piper abbiamo fatto l'amore una volta e per me è come se stesse profanando, un luogo sacro.
Ma lascio che si sfoghi, anche se provassi a fermarla, mi urlerebbe contro di restare in silenzio.
Quando si riprende, si volta verso di me, portando una ciocca di capelli ribelli, sopra al cesto di ricci.<Che ne dici se qua finisco io e tu va a prendere qualcosa da mangiare?> Mi domanda Nicky, toccandosi la pancia, che da qualche minuto ha iniziato a fare suoni strani..
<D'accordo, mi fermo al primo ristorante che trovo. Ci vediamo dopo.. Non fare guai.> L'avverto prima di uscire di casa.
Sinceramente, non vedevo l'ora di andarmene, stavo cercando una scusa per lasciare l'appartamento, ma Nicky mi ha servito l'occasione su un piatto d'argento.PIPER:
Ore 20:45
Siamo sbarcate a New York, è stato un volo tranquillo, dal momento che Mary ha dormito tutto il tempo, adesso che è sveglia, mi sta già salendo il nervosismo.
Un'altro dei suoi autisti, si offre di portarci all'hotel, Mary entra in macchina, lasciando all'uomo il compito di mettere le valigie nel bagaglio, io invece rifiuto cordialmente.
<Perché? Dove vai?!> Chiede irritata, facendo una smorfia, per sottolineare il suo disappunto.
<Sto morendo di fame. Mi fermo a mangiare qualcosa, poi vado a casa a posare alcuni vestiti e ti raggiungo in hotel domani mattina.>
Mary non sembra per niente contenta di questa mia decisione, ma non protesta più di tanto, per non far notare la sua delusione, nel passare una notte separate.
Ho bisogno di staccarmi da lei.
A quanto pare sta prendendo seriamente la nostra "relazione", mentre per me ripeto: è solo sesso.La sua auto si allontana e mi sento subito più libera, come se un peso opprimesse il mio petto e adesso non ci fosse più.
Chiamo un taxi e mi siedo dietro, chiedendo esplicitamente al conducente
<Mi porti ad un ristorante, la prego!>
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Alex e Piper 2
FanficSEQUEL DI ALEX E PIPER! Dopo tutto quello che è successo fra le nostre sue amanti, come procederanno le cose fra loro? Piper ed Alex, staranno finalmente vivendo la loro favola, godendo di la vera libertà e l'amore? Che cosa succederà? Anche ques...