Stringo forte il cellulare tra le mani, incanalando tutta la mia rabbia in questo solo, unico gesto. Decido di mollare la presa appena il terrore che possa spaccare lo schermo mi si affaccia alla mente; manca solo che rompa il telefono per migliorare questa giornata già incominciata alla grande!
«Hayley, che succede?» Shawn mi accarezza il braccio, e il brivido che mi percorre la schiena mi ricorda della sua presenza. La voce dolce e calda del ragazzo si fa insistentemente spazio tra i miei pensieri negativi; cerca di scacciarli, rassicurante, ma io non glielo permetto.
Non posso permetterglielo, perché non voglio tranquillizzarmi.
No; voglio solo prendere a sberle Alison e fargliela pagare per tutto il male che mi sta facendo e i guai in cui mi sta cacciando.«Shawn, lasciami stare.» sbotto quindi allontanando la sua mano da me, stizzita.
Lui indietreggia sorpreso, ma io provo a ignorarlo. Mi accascio sullo sgabello del bancone massaggiandomi le tempie con gli occhi chiusi, risucchiata nel turbine delle mie preoccupazioni. Cerco una soluzione per tornare a casa il prima possibile, una scusa che possa salvarmi da quanto mi aspetta appena vi metterò piede, e una spiegazione logica a tutto quello che mi sta succedendo. Ma non trovo nessuna di queste, e così rimango a struggermi sul seggiolino, mentre gli occhi iniziano a bruciarmi e sento il bisogno di piangere, più per scaricare lo stress che per l'effettivo dispiacere. Questa situazione mi sta davvero risucchiando ogni forza.
Tiro il capo all'indietro e prendo un respiro tremante. Poi, all'improvviso, mi sento avvolgere dalle forti braccia di Shawn, e lascio che la mia testa s'infili nell'incavo del suo collo.
«Devo assolutamente tornare a casa...» spiego con un filo di voce, lasciandomi cullare dal suo abbraccio.
«Ti accompagno io.» propone posandomi le labbra contro la fronte.
«No.» ribatto riprendendomi di scatto. «Il rischio che la Bestia ti licenzi è già fin troppo alto senza tener conto di un'ulteriore scappatella per portarmi a casa.»
Lui ridacchia. «Hai ragione.» conviene. «Nash?»
«Lo stesso.»
Ci pensa un po', e poi il suo sguardo s'illumina. Agguanta il suo cellulare e compone un numero velocemente. «Aspetta un attimo.» m'informa allontanandosi con un sorriso a 32 denti. Lo sento parlottare allegramente, preso da una chiacchierata piuttosto amichevole, e quando torna annuncia fieramente; «Aaron sta venendo a prenderti!»
«Aaron?»
«Sì, proprio lui. E' qui nei paraggi, e se vuoi fare velocemente, ti consiglio d'iniziare ad avviarti all'uscita già ora.» le parole escono veloci dalla sua bocca, e io mi sento sempre più confusa.
«Mi spieghi di chi si tratta? Non so neppure come farò a riconoscerlo, questo Aaron!» esclamo spazientita.
«Semplice; abbastanza alto, capelli neri e faccia da pesce lesso. Impossibile confonderlo.» taglia corto Shawn, con un gesto della mano. «Ora sbrigati...non è un tipo che corre molto con l'auto. È praticamente una tartaruga.»
Io sorrido e inizio a correre verso l'uscita. «Grazie mille Shawn, non puoi capire quanto ti sia grata!»
Vedo il suo viso illuminarsi d'un tratto, quando io sono già fuori da "beyourownmusic".
«Aspetta Hayley! Io, io...ho dimenticato di restituirti una cosa!» farfuglia allontanandosi dalla casa.
Io mi volto appena, alzando un sopracciglio. «Be'...non posso ora. Sarà per la prossima!» urlo di rimando, travolgendo quasi una vecchietta che si tiene stretta al suo carrello stracolmo di roba.
«Ti odio, lo sai?» grida Shawn.
Gli rivolgo una specie di ghigno beffardo, e poi riprendo il mio percorso.
L'ultima cosa che vedo, prima che il negozietto scompaia definitivamente dalla mia vista, è il sorrisetto mesto del ragazzo dalla t-shirt sformata.
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Summer love. ||Shawn Mendes
FanfictionLe canzoni che parlano di amori estivi, Hayley le ha sentite sempre e solo di sfuggita. Lei non ne ha mai vissuta una, nella sua monotona vita, scossa da così tante delusioni, negli ultimi mesi, che ha sentito il bisogno di scappare da quella città...