Mi siedo lungo il marciapiede, stringendomi forte il cellulare al petto in attesa dell'arrivo di Shawn.
Bloor Street è deserta a quest'ora, tranne per qualche auto che di tanto in tanto mi sfreccia davanti, travolgendomi con la luce dei suoi fanali, in quella che è una strada completamente avvolta dall'oscurità. Passandomi dinanzi in tutta la loro velocità, le macchine alzano poi un leggero venticello che, unito a quest'umidità di cui l'aria è intrisa, scuote il mio corpo con milioni brividi.
Mi porto le ginocchia al petto e mi stringo nelle spalle per riscaldarmi; questo vestito è troppo sottile persino per una notte estiva.
Non mi resta che maledirmi mentalmente, di nuovo, e ripetermi quanto sia stata stupida, perché aver dato ascolto ad Alison e alla sua migliore amica non mi ha solo portata a trascorrere la nottata lungo uno strada Canadese nel bel mezzo del deserto più totale, no. Mi ha portata anche a rischiare uno stato d'ipotermia, ovviamente.
Manca solo una bella strigliata da parte di mio padre...et voilà, serata perfetta!
Complimenti Hayley, stavolta sei stata persino più arguta del solito!
Sono immersa nelle mie riflessioni di autocommiserazione, quando un bagliore mi inonda. Mi copro gli occhi con le mani, e cerco di aguzzarli attraverso questa luce, per mettere a fuoco la scena.
Una macchina ha appena accostato a pochi metri da me. Data la mia scarsa conoscenza nell'ambito e le mie difficoltà visive al momento, non riesco a coglierne bene i dettagli, ma vedo solo che non si tratta di uno degli ultimi modelli. È un'auto abbastanza semplice, forse un tantino percossa da qualche urto di troppo, ma comunque in buone condizioni, con la vernice blu acciaio scrostata solo in alcuni punti e i vetri oscurati.
Nel complesso mi fa un po' paura, in particolare a quest'ora della notte. Perciò, appena una figura imponente vi mette piede fuori, non esito ad indietreggiare, spaventata.
«Hayley, sei tu?» mi chiama la voce di un ragazzo, e non appena mi rendo conto che si tratta di Shawn, gli corro subito in contro e gli getto le braccia al collo.
«Shawn.» dico con un filo di voce.
Cavolo, quanto mi è mancato. Anche se non l'ho visto solo per poche ore e praticamente per me dovrebbe essere solo un tipo visto due volte casualmente, mi è mancato lo stesso. È una cosa che non riesco a spiegare.
Affondo il volto nella sua t-shirt e inspiro il suo odore. Sa di vento e, in qualche modo, di libertà. É dolce, pungente, buono e tranquillizzante allo stesso tempo; quel genere di odore che ti porti addosso dopo una corsa senza meta, da solo o in compagnia di chi ami, per sfogo o semplice divertimento, mentre fuggi per timore o, al contrario, vai in contro ad un qualcosa di completamente sconosciuto, con quel sapore di avventura che senti sulle labbra, sulla pelle, ovunque. Ecco, non importa per cosa, per chi o per dove tu stia correndo, quando ti ritroverai ansimante, ginocchioni, é proprio questo il profumo che sentirai, lo stesso che da oggi in poi assocerò alla sensazione di sicurezza che sto provando in questo momento, a lui.
Shawn si lascia scappare una risata. «Mi spieghi che diavolo ci fai qui, a quest'ora?»
Di tutta risposta, gli rivolgo uno sguardo colmo di lacrime, e il suo volto quindi si rabbuia.
«Okay, ora entriamo in macchina e mi spieghi tutto, va bene?» mi sussurra accarezzandomi il viso.
La sua voce è così rassicurante che non posso fare a meno di annuire. Prendo un respiro tremante appena metto piede in auto e, con lo sguardo offuscato dai miei lacrimoni, non riesco neppure a guardarmi intorno.
Shawn si raddrizza sul sedile ed accende la piccola luce direttamente sopra lo specchietto. Al fievole bagliore che squarcia l'oscurità notturna, mi osserva per la prima volta, completamente avvinghiata nel mio completo "sexy e provocante".
Spalanca la bocca e mi guarda estasiato.
«Wow.» commenta dopo un po', ancora sotto uno stato di shock. «Hayley, stasera...stasera sei persino più bella del solito.»
Sul mio volto si accende un timido sorriso.
È stato l'unico a farmi un complimento, finora.
«Grazie...» mormoro, rossa in volto.
Lui fa spallucce. «Di niente,» ricambia il sorriso e poi aggiunge «anche se ti preferisco al naturale.»
Io scuoto la testa, divertita, per mascherare il mio imbarazzo. Lui non lo sa, ma non avrebbe potuto dirmi cosa più bella. Ancora una volta, quest'idiota non lo sa.
Non sa quanto mi fa star bene.
«Allora esiste un modo per farti ridere!» esclama soddisfatto.
È così bello, con quel sorriso in grado di mettere di buonumore chiunque, e quegli occhi luminosi che sembrano scappare da una parte all'altra, fare lunghi giri per poi arrivarti dentro comunque.
«Sembri conoscerlo solo tu.» sottolineo guardandolo come incantata.
Lui mi squadra con con sufficienza e con fare pratico replica «Be', cosa vuoi farci...ho un'intelligenza superiore alla media, io.» gonfia fieramente il petto. «Sono gli altri ad essere stupidi.»
Lo fisso inarcando le sopracciglia, mentre scuotendo il capo, le mie parole vengono fuori con amarezza.
«Il problema sono io, Shawn. Non gli altri.»
Sto tentando di trattenere le lacrime e questo ragazzo, stringendomi la mano e svuotandomi con questo sguardo premuroso, di certo non mi aiuta.
«Ti va di parlarne?»
«E a te va di ascoltarmi?»
**
Ho passato circa un'ora a raccontare a Shawn...tutto. Gli ho parlato di Ben, Di come credevo fosse "amore", quel semplice sentimento che provavo per lui.
Gli ho parlato di quella volta in cui aveva detto di volermi baciare, dopo avermi fatto fare quel giro in moto e aver fumato una sigaretta.
E poi non mi hai mai baciata, perché nonostante tutti i messaggi, nonostante tutti i complimenti, nonostante tutti i «tu vieni prima degli altri», nonostante i nostri incontri segreti e sussurri scambiati di nascosto, lui quelle labbra ha preferito riservarle a Stacy. La stessa con cui è scappato via il giorno in cui mi beccarono a taccheggiare, la stessa che mi aveva dato consigli su come conquistarlo e mi aveva assicurato che sì, lui era completamente cotto di me.
Shawn ha ascoltato ogni cosa con un'espressione seria, la fronte corrucciata e un braccio a cingere il sedile. Ha commentato ogni volta che qualcosa lo sconvolgesse con un «Che stronza.», o «Che grandissimo coglione.».
Quando mi tolgo il peso di aver detto per la prima volta questa storia a qualcuno, prendo un grande respiro.
«Tutto okay?» mi chiede lui.
«Va meglio.» rispondo accennando un sorriso.
Lui sospira.
«Be', in tutto ciò, Hayley...il problema non sei tu. Il problema sono quei coglioni che ti sei scelta come amici. Tu devi...devi frequentare qualcuno che ti faccia stare bene, qualcuno con cui tu possa essere te stessa. Qualcuno che ti faccia divertire con poco e a cui tu non debba dimostrare niente.» lo dice guardando un punto fisso sul tappetino e chiudendo gli occhi di tanto in tanto. Non so se sia per semplice concentrazione o perché stia pensando a qualcosa in particolare.
«E per quanto riguarda Stacy, forse ti sembrerà stupido, ma credo che ritornerà. Tanti anni di amicizia non li butti via così, per un ragazzo qualunque. Questa situazione è nuova anche per lei, che sta cercando di essere la persona che non è, solo per sentirsi accettata da quel gruppo di idioti.» si ferma per un attimo e, prima che prosegua con voce incerta, mi viene da chiedermi se si stia limitando a parlare solo di Stacy o stia andando oltre, toccando magari qualcosa di più personale. «Anche tu l'hai fatto, no? E ne sei uscita solo perché stavi rischiando davvero grosso. Se ne renderà conto anche lei. Sai...a volte, a volte anche i migliori sbagliano.» conclude poi con un respiro tremante.
C'è qualcosa che non va.
«Shawn, tutto bene?» domando preoccupata, mettendogli una mano sul braccio.
Lui mi rivolge un sorriso smagliante. «Sì...perché non dovrebbe?» mi fa con tranquillità.
«Quel...quel respiro, la tua voce,» lui mi fissa come se stessi dicendo delle assurdità, così taglio corto, convinta di esser diventata paranoica ormai. «Nulla, nulla...»
«...Stavamo dicendo?» continua lui con disinvoltura.
«Non si è fatta sentire neppure il giorno del mio compleanno.» aggiungo ridendo. Shawn si aggrega a me, e non so neppure come stia facendo a prendere alla leggera una cosa per cui la scorsa settimana stavo piangendo a dirotto, accucciata sotto le lenzuola.
«Quando è stato il tuo compleanno?» domanda appoggiandosi contro il finestrino.
«8 giorni fa.» sorrido al pensiero di quella giornata di merda passata a non far nulla.
«Come hai festeggiato?»
«...Be', se consideri un pomeriggio passato interamente sul letto a fissare il soffitto come festeggiare, allora ho festeggiato alla grande!» esclamo ridacchiando.
Shawn mi guarda sconvolto.
«Che c'è?» gli faccio tentando di rimanere seria, ma ha una faccia a sua modo davvero comica. Continua a fissarmi con la bocca aperta e con gli occhi spalancati, e tiene quell'espressione anche mentre avvia la macchina e fa manovra per rimettersi in carreggiata.
«Guarda la strada!» strepito a quel punto dandogli uno spintone per costringerlo a distogliere lo sguardo da me.
Lui si lascia sfuggire una risata e si concentra sulla via che stiamo percorrendo, tuttavia, mentre Bloor Street scompare indistintamente insieme ai nostri pensieri, con la coda dell'occhio continuiamo a cercarci l'un l'altra.
**
«Mi spieghi dove diavolo mi stai portando?» chiedo dopo una decina di minuti trascorsi a osservare panorama passarmi avanti.
Shawn non mi risponde, continua ad ignorarmi fischiettando o addirittura alzando il volume della radio per coprire il suono della mia voce.
«Ti decidi a parlare o no?!» vorrei tanto risultare seria o indispettita con lui, ma proprio non ci riesco. Traspare sempre e comunque del divertimento dalla mia voce.
«Hayley,» dice dopo una lunga pausa. «come faccio a spiegarti dove stiamo andando, se di preciso non lo so neppure io?»Sono le 4.00 a.m.
Mio padre si sveglierà tra sole tre ore.
Tre ore sono il tempo che ho per passare la serata più strana della mia vita e poi tornare a casa, in tempo per la colazione.
Tre ore sono il tempo che ho per sentirmi viva.
E ora che guardo la persona che ho a fianco, mi rendo conto che, nonostante tutto, queste tre ore non mi fanno per niente paura.Spazio autrice:
Raags, non ci ho messo i soliti tre anni per aggiornare, quindi voglio un applauso hahaha.
Il prossimo capitolo arriverà prestissimo, e con esso anche molti dubbi che vi confonderanno parecchio, eheh.
Nel prossimo vi presenterò anche due proposte che mi avevano fatto due ragazze che seguono la storia, per cui avrei bisogno di sentire il vostro pensiero.
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto con un voto, e cosa ne pensate con un commento.
Continuate e seguire Hayley!🎈
Kisses.-A
Scherzavo.
-fraaaaax
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Summer love. ||Shawn Mendes
Fiksi PenggemarLe canzoni che parlano di amori estivi, Hayley le ha sentite sempre e solo di sfuggita. Lei non ne ha mai vissuta una, nella sua monotona vita, scossa da così tante delusioni, negli ultimi mesi, che ha sentito il bisogno di scappare da quella città...