Capitolo 4

4.9K 267 10
                                    

"Tutti giudicano secondo l’apparenza, nessuno secondo la sostanza" Cit. Friedrich Schiller

D: Intendi quella sottospecie di mutaforma mannaro? Il figlio di Lupin e di quella debosciata di mia cugina?
Mi viene il respiro pesante e mi appiattisco alla porta, noto le loro voci che non cambiano volume e deduco che si siano fermati nel corridoio.
PE: È qui da te no?
D: Certo, se ne occupa un elfo giusto perchè dobbiamo tenerlo in vita...
PE: E la Granger? Non hai paura che lo scopra?
D: Anche se lo scoprisse? Di certo non può scappare per dirlo ad altri...
PE: Se avesse la sua bacchetta però dovresti tenerla d'occhio.
D: Ma le loro bacchette sono tutte sotto la protezione del mio più fidato seguace, sono dietro la stanza di Damon. Quindi...
PE: Morirebbero cercando di prenderle.
D: Esatto Zabini, proprio così!
PE: Non usciranno mai da qui allora...
Sento una risata soffocata e i passi ricominciano, mi allontano dalla porta e cerco mi prendo due forcine dai capelli.
H: Ti prego, funziona.
Faccio come nei film ma non riesco a ottenere molti risultati, do un pugno alla porta e sento un rumore metallico simile a quello di prima.
H: Non è vero...
Abbasso la maniglia e la porta si apre, corro nelle cucine e mi metto a lavare delle scodelle finchè un elfo non mi porge una ciotola da portare al secondo piano.
Se ne va e io mi reco nella stanza di Damon, apro la porta e vedo il cane che mi guarda da lontano.
H: Ciao Damon!
Ripeto la stessa operazione dell'altra volta e cerco di guardare oltre la gabbia, noto una piccolo porticina nera e mi ritrovo a sorridere.
H: Molto bene.
Gli do tutti i croccantini ed esco dalla stanza, mi giro per tornare alle cucine ma mi ritrovo davanti al "vecchio gruppo al completo dei tre serpeverde".
G: Come cazzo ha fatto ad uscire?
Li guardo realmente terrorizzata e comincio a correre, sento dei passi dietro di me per poi andare a sbattere contro qualcosa di eccessivamente duro.
PE: MA CHI CAZZ...?
Alzo la testa e noto di essere finita contro Malfoy che mi guarda confuso, sento i passi degli altri fin troppo vicini e ricomincio a correre ma dopo pochi secondi sento Malfoy mi blocca il polso.
D: Stai scappando?
Arrivano anche gli altri due idioti con Zabini al seguito, Malfoy mi guarda e poi guarda loro.
D: Perchè sta scappando?
G: Ha la sua bacchetta, di sicuro.
Mi tira uno schiaffo che mi fa volare per terra e ci appoggio una mano fresca per alleviare il dolore, lo guardo in faccia e lo vedo ghignare.
D: Impossibile, le ho controllate venti minuti fa.
G: Ma venti minuti fa l'abbiamo chiusa nello sgabuzzino...
D: Evidentemente ha trovato un altro modo per uscire da lí.
Mi tira su da terra e mi prende il mento tra le dita, lo vedo ghignare in modo sadico e provo a mordergli la mano.
D: Questo fiorellino non ha ancora capito chi comanda qui...
Mi lascia andare e gli tiro una testata in faccia, questo mi prende per il polso e guarda gli altri tre "purificatori".
D: Vorrete scusarmi ma questa è una questione che devo risolvere adesso...
Annuiscono tutti e tre e li vedo oltrepassare il portone, lo richiudono e vedo gli occhi di Malfoy davanti a me mentre sono iniettati di sangue.
Mi tira per il polso e mi butta nella prima stanza che trova, cerco di rialzarmi ma subito lui si posiziona a cavalcioni su di me e mi blocca i polsi sul petto.
D: Una delle cose che non sopporto è fare brutte figure in pubblico per colpa di altre persone, capito?
H: ...
D: HAI CAPITO?
Lo guardo dritto negli occhi e vedo nella visuale laterale che ha una mano alzata per schiaffeggiarmi, non stacco neanche un secondo il contatto visivo e Malfoy sembra intimorito da ciò.
D: Ringrazia il fatto che mi sei costata tanto altrimenti ti avrei giá sbattuta nei sotterranei.
Mi lascia i polsi e si alza, esce dalla stanza e sbatte la porta dietro di sè lasciandomi in preda alla rabbia ma anche alla speranza che tutto questo possa finire molto presto.
H: Manca poco Herm, manca poco...
Mi alzo e mi tocco il labbro, non vedo neanche una gocciolina di sangue e me ne compiaccio per poi uscire dalla stanza.
Passo la restante parte della giornata a cogliere i più piccoli rumori che pitrebbero avvisarmi dell'arrivo di Malfoy, alle otto mi danno un piccolo piatto di riso scotto con una pagnotta di grano nero e mangio tutto   ricordandomi delle sole gallette insapori e schifose che mangiavo quando dovevo partecipare a quelle stupide "aste di schiave".
PE: Questa è la chiave della stanza, è singola. La signora Malfoy la vuole vedere, urgentemente...
Annuisco e finisco velocemente di mangiare, prendo la chiave dalle mani dell'elfo e poi corro verso la camera non senza urtare un Malfoy giá parecchio arrabbiato e irascibile.
D: GRANGER VEDO CHE NON HAI CA...
H: Non ho tempo per starti a sentire.

La voce della ribellione [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora