Capitolo 35

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Appena sento il nome di Malfoy sento una lama che mi trafigge il cuore e richiamo Damon che ha iniziato a girare intorno al ragazzo, mi avvicino lentamente e lo guardo mentre lui mi fissa con un'espressione strana.
H: Non mi interessa chi sei, con me non hai niente da spartire quindi ti do venti secondi per andartene o ti spedisco fuori a pedate.
B: Hermione...
H: NON ME NE FREGA UN CAZZO DI CHI SIA, NON LO VOGLIO IN CASA.
B: Non puoi sempre fare così...
H: Quando torno non lo voglio vedere qui.
Mi smaterializzo nel posto in cui vado sempre quando devo sfogarmi mentre sento le lacrime che scendono senza controllo e mi siedo davanti alla lapide bianca di Draco Malfoy, inizio a piangere buttando fuori quello che mi sono tenuta dentro per fin troppo tempo e poi sento una mano che si posa sulla mia spalla.
H: Mi manca troppo Blaise...
Sento che si siede anche lui di fianco a me e lo abbraccio subito mentre piango tutte quelle lacrime che ho trattenuto davanti agli altri, subito lui inizia ad accarezzarmi i capelli e mi addormento mentre sento di non riuscire a reggere tanta nostalgia.
La mattina dopo mi risveglio sentendo qualcosa di morbido sotto di me e apro gli occhi risvegliandomi in una camera che non è la mia, subito esco dalla stanza e cammino lenta per i corridoi avanzando verso un vocìo abbastanza pronunciato.
PE: Non si può, la ucciderebbe...
PE1: Allora è deciso, la si manda in vacanza per un po'...
PE2: Giusto il tempo per capire come muoversi...
Continuo a sentire le voci che parlano di una vacanza in una tenuta in Italia e a un certo punto sento una mano che mi tocca dentro e mi giro di scatto rompendo un vaso.
PE: Hermione...
Mi giro verso la sala da pranzo e vedo Leopold che mi guarda mentre tutti si zittiscono, subito mi spiegano di aver preparato una vacanza per me, Ginny e Scott in una tenuta in Italia e li guardo prendendo Scott dalle braccia di Elijah.
H: Io sto benissimo dove sono...
Iniziano subito a cercare di convincerli e dopo quasi mezz'ora accetto per non scoppiare, il giorno stesso saliamo su un jet privato dei Lancaster e decolliamo mentre vedo Scott che guarda fuori dal finestrino.
H: Guarda che diventa tutto più piccolino!
Passiamo lì una settimana alquanto rilassante mentre io non riesco a godermela del tutto sentendo un vuoto dentro di me che non si vuole riempire e al 14 di marzo atterriamo nella tenuta dei Lancaster mentre vedo Blaise che corre incontro a Ginny, subito noto il ragazzo che sostiene di essere un caro amico di Draco che ci guarda e mi metto gli occhiali da sole mentre si avvicina.
H: Beh ci vediamo...
Vado subito nella direzione opposta alla sua per non doverlo neanche salutare ed entro in casa vedendo Ares che mi salta addosso felice, subito vengo abbracciata e baciata da tutti e poi mi fanno salire in camera mentre Scott rimane in cucina a mangiare la sua colazione.
PE: Hanno preparato la colazione anche per te...
Mi giro e vedo il presunto amico di Draco che mi guarda dalla porta, io annuisco facendogli intendere che deve andarsene e lui annuisce per poi entrare in stanza e chiudere la porta.
H: Devi chiudertela dietro la porta...
C: Prima devo domandarti una cosa che mi preme sapere.
H: Cosa?
C: Tu lo amavi?
Mi giro subito guardandolo negli occhi e vedo che è assolutamente serio, io annuisco senza sapere del perchè gli stia rispondendo e lui sorride andandosene.
Passano i giorni mentre Caspian cerca di avvicinarsi in tutti i modi raccontandomi cose di Draco che poi Blaise mi conferma, mi ritrovo a invitarlo anche alla festa di Scott riservata solo alla famiglia e il 27 di marzo vado alla fondazione accompagnata da Blaise e Caspian.
C: Eltanin?
H: L'occhio del drago...
Sento il mio cuore che sobbalza come ogni votla che dico questa frase e sorrido andando verso la mensa, lascio subito tutte le scatole di biscotti fatti in casa e guido Caspian fino alle cucine dove lasciare le altre casse.
C: Ti devo confessare una cosa...
H: Dimmi.
Vedo che mi guarda un attimo incerto e poi inizia a raccontarmi di come lui sarebbe Draco che grazie a un mio incantesimo è riuscito a teletrasportarsi nel corpo di questo ragazzo che era sul punto di morte, io gli tiro un ceffone e lui indietreggia leggermente per il colpo.
H: Volevi arrivare qui vero? Volevi prendermi in giro...
C: No, io sono davvero Draco.
H: Facciamo come se tutto questo non fosse successo e vattene. Adesso.
C: Weasley mi aveva detto di non lasciare che ti privassi di tutto e di farti tornare ad amare...
Subito blocco la mano a mezz'aria e lo guardo mentre vedo i suoi occhi che scrutano i miei, sento subito il cuore che inizia a palpitare e lo squadro mentre sento le lacrime agli occhi e le gambe che tremano.
C: Permettimi di baciarti...
Lo guardo paralizzata e lui si avvicina azzerando le distanze tra di noi, subito mi mette una mano sul viso e mi tira a sè rapendomi le labbra.
Io rimango immobile ancora scossa dalle sue ovvie menzogne ma poi sento un brivido freddo sulla schiena quando riconosco il suo modo di baciare, sento lo stomaco che si restringe e mi stacco mentre la mia mente non riesce a ragionare.
H: Io...
Subito le mie gambe iniziano a correre senza che io riesca a controllarle e mi smaterializzo a casa dove vedo Ginny intenta a far giocare Scott, le racconto subito tutto e lei annuisce con uno sguardo rassegnato.
G: Blaise mi aveva accennato qualcosa ma pensavo fosse una sua idea...
H: Baciava come lui Ginny...
G: Allora forse non potrebbe essere che il tuo incantesimo ha funzionato?
Rimaniamo lì a discutere fino a quando sento suonare il campanello e guardo Ginny che subito mi capisce, ci saluta con un semplice abbraccio e poi esce dalla porta sapendo che si sarebbe trovata davanti a Blaise.
Sento solo delle voci che discutono e poi il silenzio seguito da un rumore di smaterializzazione, rimango in casa tutto il giorno senza riuscire a mettere la testa fuori e mi addormento sognando la prima notte passata con Draco.
Passano i giorni durante i quali non mi avvicino a nessuno se non a Ginny e nel pomeriggio del 4 aprile busso alla porta dei Weasley, subito Molly sorride invitandomi a entrare mentre Scott batte le manine felice e glielo passo dandole un bacio.
H: Ti avevo detto che ero di frett...
M: ... di fretta per questioni che ancora non capivi! Avviso Ginny...
H: Si...
Le sorrido grata e mi smaterializzo dopo aver fatto ciao ciao a Scott, mi ritrovo davanti a una villa a dir poco enorme e citofono sentendo una voce rauca che mi risponde.
H: Sono Ginevra Weasley.
Mi rendo conto di aver detto il nome di Ginny ma il cancello si apre e io entro nella proprietá, un elfo apre la porta e mi squadra per poi guardarmi triste.
PE: Il signor. Malfoy non è nelle circostanze adatte per ricevere vis...
Scosto subito l'elfo e inizio a correre per tutta la casa guidata da un incantesimo di localizzazione, a un certo punto mi ritrovo davanti a un portone nero e mi blocco.
Lo apro con un gesto veloce ed entro nella stanza per fuggire dall'elfo, subito un odore di alcool misto a fumo mi penetra le narici e noto una testa che spunta da una poltrona rossa.
C: HO DETTO CHE NON VOGLIO VEDERE NESS...
Subito si blocca appena mi riconosce e fa cadere una bottiglia probabilmente di whisky che ha in mano, fa per avvicinarsi ma io mi appiattisco al muro cercando di capire se è davvero Draco.
C: Hermione...
H: Sei ubriaco.
C: No...
Apro subito la tende con un gesto della bacchetta e il ragazzo si porta immediatamente una mano sugli occhi, le richiudo subito e lo guardo mentre lui si massaggia le tempie.
H: Ti aspetto nell'atrio...
Esco subito dal suo studio e mi sposto nell'atrio mentre penso ai pro e ai contro che potrebbe portarmi quell'incontro, dopo neanche due minuti vedo arrivare il presunto Draco e mi rimetto in tasca il cellulare dopo aver avvisato Ginny su cos'è successo.
PE: Scusa per come mi hai trovato...
Lo squadro mentre scende velocemente le scale e capisco che ha preso una pozione anti-sbornia, finisce di allacciarsi la camicia e si avvicina mentre io resisto all'impulso di allontanarmi.
H: C'è un posto dove possiamo parlare?
C: Si...
Mi fa subito strada ed entriamo in un soggiorno sui toni del verde acqua, mi siedo su una poltrona singola in modo che non mi si possa affiancare e lui si siede esattamente davanti a me dall'altra estremità della stanza.
C: Come mai sei qui?
H: Beh mi hai detto cose di cui solo Draco e Blaise era a conoscenza e poi non potresti ingannarlo con tanta facilità...
C: Vero!
H: Per questo ti chiedo di dirmi come mai non sei tornato prima.
C: Come?
H: Se sei il vero Draco, spiegami come mai non sei tornato prima.
Lui mi guarda con una strana espressione negli occhi e poi inizia a parlare dicendo di non ricordare niente fino a quando ha letto l'articolo della fondazione, finisce di raccontare mentre sento il mio stomaco che si contorce dall'indecisione e poi lo guardo cercando di capire se mente.
H: Bene, allora ti ricorderai come avevi definita la mia stanza...
C: Passionale e strana.
Vedo che mi guarda sapendo anche lui che non posso inventarmi niente dato che eravamo da soli, sento un brivido che mi percorre la schiena mentre lui si alza e mi alzo anche io bloccandolo con una mano.
H: Sai che non è possibile tutto questo.
C: Ti ho sentito quando Blaise ti ha sedata. E si, ho pensato a chi lasciavo tutte le volte che ti guardavo...

La voce della ribellione [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora