Capitolo 19

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Ciao a tutti, ho notato che i voti/commenti stanno diminuendo... c'è qualcosa che non va nella storia? Lo chiedo perchè nel caso in cui non vi prenda più come prima, potreste darmi dei consigli su come renderla più adatta ai vostri pensieri!
Non prendetela come una critica ma come un mio bisogno di avere un feedback, adesso passo al capitolo nuovo e più lungo del solito 🙈

Questo se ne va e io rimango stesa a terra mentre sento una rabbia mista a voglia di vendetta che mi invade, urlo liberandomi di tutto quel sentimento che non riesco a identificare e poi piango rimanendo nella stessa posizione per tre giorni consecutivi.
PE: Bisogna fare presto...
Alzo la testa e vedo un leggero movimento davanti a me, allungo la mano e la stringo su qualcosa per poi tirare verso di me e vedere l'elfo di Malfoy.
PE: La signorina deve fuggire adesso!
H: Non ha senso fuggire...
Sento le lacrime che mi vanno agli occhi e il respiro mi si mozza a metá, l'elfo mi libera dalle catene senza fare rumore e mi mette il mantello sulle spalle.
H: Dì a Malfoy che lo ucciderò nel peggiore dei modi.
PE: Perchè fare del male al signorino?
H: Perchè ha ucciso mio figlio!
PE: Il signorino è buono!
Mi fa alzare e apre la cella con un semplice movimento della mano, percorriamo diversi corridoi pieni di mangiamorte da uccidere e mi porta a una cella dove apre una botola.
PE: La signorina deve andare!
Mi fa scivolare nella botola e inizio a camminare toccandomi la pancia ormai vuota, a un certo punto sbuco in una radura e vedo Malfoy appoggiato a un albero intento a fumare.
Vedo un cartello che indica che siamo a diversi chilometri dal Wiltshire e mi avvicino, tiro un pugno in faccia a Malfoy mentre sento la rabbia che riemerge e lo blocco a terra con tutta la forza che ho.
H: NON TI DOVEVI PERMETTERE.
D: Lasciami spiega...
H: ERA SOLO UN BAMBINO, UN BAMBINO CHE NON TI AVEVA FATTO NESSUN TORTO.
D: Doveva crederci...
Gli tiro un altro pugno in faccia e carico tutto il mio peso sul suo collo, a un certo punto sento un pianto provenire dagli alberi e guardo Malfoy schiacciandolo contro il terreno.
D: Non è morto, era un'illusione...
Mi alzo subito da lui e vedo l'elfo di Malfoy con un batuffolo in braccio, mi avvicino lentamente iniziando a piangere e lo guardo avvicinandomi sempre di più.
H: Io l'ho visto... davanti a te...
D: Le illusioni sono la mia specialitá!
Allungo le braccia verso l'elfo e questo mi passa un batuffolo che si guarda intorno curioso, lo stringo istintivamente a me e sento il tipico odore dei neonati finchè non sento un pezzo di me che si spezza.
H: L'altro... il primo bambino... era...?
D: Non potevamo fare nulla!
H: Adesso dov'è?
D: L'ho sepolto a Croydon, di fianco a Lenticchia...
Rimango a contemplare per un po' il neonato che ho tra le braccia e poi noto Malfoy che ha in mano la mia bacchetta, me la mette in tasca e mi passa una borsa.
H: Perchè dovrei fidarmi di te? Potrebbe essere un piano per farm...
D: Ci metteranno pochi minuti a scoprire la tua fuga, ti ho messo dei soldi nella borsa quindi prendi un trasporto non rintracciabile e vai a Didcot!
H: Perchè mi dovrei fidare di te?
D: Perché ho fatto un voto infrangibile con Weasley.
H: Ron non avrebbe mai fatto un acc...
D: Non c'è tempo, vai a Didcot alla base segreta dell'ordine e restaci.
H: Non so di cosa tu stia parlando!
D: Sai di cosa parlo, a Port Avenue. E ora scappa, ti avranno giá scoperta...
H: Un voto infrangibile non ti obbliga a salvare un bambino!
D: Se è parte del voto sì... H: Ron sapeva?
D: Ora scappa, quando sarai al sicuro guarda nella borsa!
Vedo che alza lo sguardo e sia io che l'elfo lo imitiamo, noto delle strisce nere che volano veloci verso Malfoy Manor e mi sento arpionare il braccio per poi iniziare istintivamente a correre.
Malfoy inizia a correre e mi porta con sè fino al limitare della foresta, mi mette il mantello sulle spalle e mi guarda negli occhi facendomi scorgere della bontà in lui.
D: Tra meno di un chilometro c'è una rimessa di barche, lì gira a destra e arriva alla costa. C'è un babbano sotto imperius che ti porterà dove vorrai tu...
Guarda un attimo il neonato e poi mi tira il cappuccio sulla testa, io inizio a correre senza guardarmi indietro e dopo una quarantina di minuti mi siedo sulla barca con il fiatone.
PE: Dove siamo diretti?
H: In Irlanda, a Cork!
PE: Lei entri pure sotto coperta...
Io annuisco e passo quasi una settimana a far perdere le mie tracce mentre appure che il bambino sia il mio, a un certo punto mi fermo in un motel poco fuori Leicester e prendo una camera per poi sigillarmi dentro.
H: Allora piccolino, qui avremo un po' di tranquillitá almeno per oggi!
Sorrido e con un colpo di bacchetta pulisco la stanza e il bagno, metto il piccolo sulle coperte e mi sdraio di fianco a lui guardandolo.
H: Come ti chiamo ranocchietta? Ti piace Arthur? O Spencer?
Vedo il bambino che comincia a fare le bollicine con la bocca e lo pulisco iniziando a ridere, comincio a dire tutti i nomi immaginabili per un maschietto e poi mi ricordo di quando Ron aveva scherzato sui nostri ipotetici futuri figli.
H: Il tuo papá avrebbe tanto voluto chiamarti Scott, lo sai?
Vedo il bimbo che fa una pernacchia bavosa e inizio a ridere mentre lo pulisco, dopo neanche dieci minuti si è giá addormentato e io approfitto della calma momentanea per prendere la borsa che mi ha dato Malfoy.
H: Vediamo un po'...
Vuoto tutto il contenuto sul letto e vedo un busta, un libro di pelle nera e vari vestiti per me e per Scott, prendo subito la busta e la apro trovandoci dentro diverse banconote francesi, inglesi e irlandesi per un valore di circa 10.000 dollari.
H: Quando sarà tutto finito glieli restituiremo così non avremo nessun debito con lui!
Li rimetto nella busta e passo al libro nero che si rivela essere un diario, scorro le pagine in cerca di una firma o di un qualsiasi collegamento al proprietario e poi mi si gela il sangue leggendo due singole parole.
H: Benedict Wellington...
Inizio a leggere il diario come se fosse una mia prioritá e leggo di donne sottoposte a esperimenti di pozioni e incantesimi, scorro le pagine finchè non mi si ferma il respiro e leggo una data: 14 settembre.
" L'esperimento è riuscito. Hermione Granger è stata geneticamente modificata ed è pronta per la seconda fase. È incinta ma risolveremo il problema. Katrina è debole e non risponde agli impulsi della mutazione, tra poco morirà"
Cerco altre pagine riguardanti queste "mutazioni" ma non trovo altri riferimenti, ritorno alla pagina del 14 settembre e cerco di analizzare la pagina per poi accorgermi di non aver incontrato nessuna Katrina.
H: Katrina...
Sento come un mal di testa improvviso e bussano alla porta, annunciano che c'è il servizio di pulizia per la camera e rimetto istintivamente tutto nella borsa per poi prendere Scott.
H: Alohomora.
Mi lego il bambino al petto con un foulard abbastanza resistente per poi mettermi il mantello di Harry e apro la finestra del bagno, inizio a scendere dalle scale antincendio e arrivo davanti alla porta principale notando Yaxley appoggiato a un palo per fare da guardia.
Gli passo lentamente di fianco e poi vado al di lá della strada statale, inizio a correre senza voltarmi indietro e poi mi fermo togliendomi il mantello di dosso.
Prendo il primo bus che vedo e mi siedo tenendomi stretto Scott, dopo un paio di ore arriviamo nei pressi di Croydon e scendo dirigendomi inconsciamente verso il cimitero non prima di essermi messa il mantello.
H: Adesso andiamo a trovare il tuo fratellino Scott, vediamo se Malfoy diceva la veritá!
Prendo dei fiori pagandoli senza farmi vedere ed entro nel cimitero mentre il cielo diventa più buio, mi districo tra moltissime tombe e alla fine arrivo a un corridoio che conosco troppo bene.
Inizio ad andare di fretta e mi fermo davanti a due lastre di marmo bianco, inizio a sentire le lacrime agli occhi mentre il respiro accelera senza controllo e incontro due occhi azzurri che sorridono in una foto.
H: Ron...
Inizio a piangere senza riuscire a trattenere i singhiozzi e passo alla lapide di fianco, noto che non c'è nessuna foto e passo alla frase:" Un angelo volato via troppo presto".
Metto un fiore per ogni lapide e rimango ferma per qualche minuto, a un certo punto sento che stanno chiudendo il cimitero e me ne vado stringendo forte l'unica parte di loro che mi è rimasta.
H: Non ti succederá nulla, lo prometto!
Passo il resto del pomeriggio a cercare un alloggio e lo trovo in una pensione vicino al centro di Londra, mi viene all'occhio un giornale con una mia foto in prima pagina e lo compro subito per poi defilarmi.
" Ricercata dai familiari preoccupati, ragazza di diciannove anni con gravi problemi psichici. La famiglia afferma che è probabilmente ancora vestita con dei pantaloni neri, una giacca da uomo e degli stivali color militare, la ragazza ha occhi marroni e capelli castano chiaro e mossi. Contattare al più presto il numero sotto elencato."
Metto velocemente il giornale nella borsa e salgo nella mia camera chiudendomi dentro, pulisco velocemente la stanza e metto Scott addormentato su un cuscino mentre faccio materializzare delle lenti azzurre e una tinta marrone scura.
H: Allora, adesso dobbiamo solo capire cosa fare...
Inizio a farmi la tinta e mi metto anche le lenti azzurre incantando il tutto in modo che si rigeneri da solo e non mi dia fastidio, riposo qualche oretta stando attenta ai più minimi rumori e alle cinque del mattino compro un altro biglietto del pullman con direzione Edimburgo.
Rimaniamo dei fuggitivi per quasi altre due settimane stando attenti a non farci riconoscere e cercando un modo per non farci più rintracciare a causa degli esperimenti che mi hanno fatto, alle due di notte mi risveglio a causa del solito sogno di una donna che mi chiama Manon e alle tre mi rimetto in viaggio verso la Cornovaglia con Scott stretto tra le mie braccia.
H: Riusciremo a cavarcela piccolino, te lo prometto!
Mi fermo dopo quasi due ore di camminata e sintonizzo la radio sul programma della Resistenza, mi siedo su un masso in riva a un lago e guardo
l'acqua calma finchè non sento una frase che mi fa gelare il sangue.
PE: Un minuto di silenzio per i caduti di questo mese. Dakota Hemming, Kyle Patricks, Emmeline Werbington, Delia Frell, Zendaya Orbston, Jace Tucker,..."
Tiro un respiro di sollievo e continuo ad ascoltare i nomi, dopo una lista di quasi altre dieci persone il ragazzo smette di parlare e sento una voce conosciuta che mi spezza il cuore.
PE: Sono Jace Moore e parlo per le vittime dell'attacco di ieri sera che ha visto cadere molti ex studenti di Hogwarts e non solo. Oggi rendiamo omaggio a Lee Jordan, Angelina Johnson, George Weasley, Andromeda Black, Ninfadora Tonks, Bill Weasley e Fleur Delacour.
Appena sento i nomi mi inizia a battere velocemente il cuore e appunto i relativi uccisori dopo indicati, mi rimetto a guardare il lago e posiziono la radio sulle mie ginocchia sentendo
la voce di Jace che fa da sottofondo.
J: Adesso vorrei fare un appello a mia sorella, a Hermione. Se ci stai ascoltando, sappi che tutti noi siamo fieri di te per non averlo abbandonato e di come ti stai batt...
Inizio a sentire a scatti e cerco di risintonizzare bene il canale, a un certo punto sento una voce maschile profonda e subito mi si gela il sangue.
PE: Non riuscirai a scappare ancora, ragazzina. Noi ti troveremo.
Raccolgo subito tutte le mie cose e stringo forte Scott, ricomincio a correre verso il centro della cittá mentre penso a come salvarci la vita senza cadere prigionieri dei mangiamorte ed entro in un pub poco lontano da Bristol.
H: Adesso mangiamo qualcosa Scott e poi ripartiamo!
PE: Buongiorno, desidera qualcosa?
H: Uova e bacon per favore...
PE: Subito!
Iniziano a cucinare e io mi siedo al bancone dopo aver pagato, mi concedo un attimo di pace per pensare ai nomi che prima Jace ha pronunciato e poi inizio a piangere guardando Scott.
H: Non ti posso permettere di rimanere qui Scott, non posso darti questa vita pericolosa e senza stabilità! Vero piccolino?
Rimango immobile a guardarlo dormire per non so quanto cercando una soluzione e poi mi ricordo di un'antica leggenda letta su un libro di Hogwarts, corro fuori dal pub senza toccare neanche minimamente il cibo e corro senza fermarmi per arrivare in tempo in aeroporto.
Grazie a diversi incantesimi dopo neanche un'ora mi ritrovo su un aereo per l'Irlanda, un taxi mi lascia esattamente fuori da Blarney Castle e corro al portone trovandolo chiuso.
H: Alohomora!
Mi metto addosso il mantello dell'invisibilitá e arrivo fino alla torre dove c'è la Blarney Stone, mi chiudo dentro disattivando tutti i sistemi di sorveglianza e allarme e trovo la pietra toccandola.
H: Ti prego...
La tocco con la bacchetta e formulo quell'incantesimo che avevo imparato al sesto anno per sfida, riapro gli occhi e noto una sfera di luce davanti a me.
PE: Perchè invochi l'aiuto dei Pecail?
H: Sono disperata, vi prego aiutatemi! Devo proteggere mio figlio ma i mangiamorte mi hanno mess...
PE: Riceverai aiuto, Hermione Granger!
La luce scompare e guardo il cielo in attesa di un qualcosa, a un certo punto vedo una massa scura che si avvicina velocemente e un drago si affianca alla torre guardandomi con quegli occhi dolci che mi hanno rincuorata tante volte.
H: Atlas!
Ruggisce e faccio per salirgli sul dorso, un fascio verde mi taglia la strada prima di riuscire ad avvicinarmi ad Atlas e abbasso lo sguardo vedendo qualcuno nei giardini.
PE: GRANGER!
Inizio a farmi prendere dal panico e guardo quanto è distante Atlas, prendo la riconcorsa e salto tenendo stretto Scott.
Subito iniziamo a volare lontano e cerco di fare delle barriere aeree tra noi e i mangiamorte, vedo che ci accerchiano e mi spalmo su Atlas aspettando il momento buono per attaccare ma a un certo punto si fermano come bloccati da una barriera.
Anche Atlas si ferma e alzo lo sguardo vedendo che i mangiamorte sono rimasti fuori dalla barriera, a un certo punto Atlas ruggisce e subito scende in picchiata a grande velocitá.
H: ATLAS.
Questo continua imperterrito a precipitare e io perdo l'appiglio vendendo sbalzata via dalla sella, tiro subito fuori la bacchetta fermandomi a meno di venti centimetri da terra e vedo delle figure davanti a me.
Subio inizio a correre e noto un gruppo di persone che mi vengono incontro, creo immediatamente una barriera intorno a me mentre nascondo meglio Scott sotto la felpa e analizzo intorno.
Faccio subito un incantesimo di difesa intorno alla barriera e tiro fuori dei coltellini comprati pochi giorni prima vicino al confine col Galles, me ne metto uno nello stivale nel caso in cui mi riescano a prendere e mi guardo intorno notando che ci sono circa una quindicina di persone.
Inizio a lanciare coltellini in modo da procurarmi una via di fuga e inizio a correre finchè non sento qualcosa che si attorciglia intorno a me, cado a terra di pancia cercando di non schiacciare Scott e alzo lo sguardo vedendo un uomo che mi fissa confuso.
PE: Come ti chiami?
H: Katrina...
Mi accorgo di aver detto il nome di quella misteriosa donna del diario di Wellington e l'uomo fa una faccia addolorata, vengo tirata su di peso mentre tengo stretto Scott e mi ritrovo davanti a quell'uomo dall'aria familiare.
H: Potete dire a Wellington che farò in modo di uccid...
PE: Niente uccisioni in questo campo.
Si voltano tutti e io li imito trovandomi davanti alla professoressa McGranitt, sento le lacrime agli occhi vedendo una faccia fidata dopo quasi un mese di fuga e lei mi squadra girandomi attorno e facendomi domande a cui solo io e poci altri saprebbero rispondere.
M: Come ti chiami cara?
H: Katrina...

Dove sará capitata la nostra Hermione?

La voce della ribellione [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora