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La stanza scompare delle immagini companiono velocemente di fronte a me.

Uno spicchio di luna è visibile da una finestrella. Walter è seduto sulle scale a chiocciala con un libro in mano e una bottiglia d'acqua appoggiata a fianco e una sigaretta in bocca, ma strana macchiata in alcuni punti. Come se fosse abituato a rimanere lì per ore. Poi noto una muffa scura, da cui un liquido scuro cadere dal soffitto e bagna la sigaretta.

La scena cambia la luna fuori è piena, Walter è sempre nel solito posto, allungato sugli scalini con gli occhi chiusi, ha la barba lunga ora, dovrebbe essere passato del tempo. Uno spasmo lo sveglia e inizia a tossire violentemente, fino sputare sangue. Infine la scena cambia di nuovo fino a vederlo su un letto bianco candido di un ospedale, coperto da un lezuolo da cui riconosco a steto il profilo.

Infine vedo delle immagini così veloci che a stento riconosco una botola, no, non esattamente sono due scalini, i primi due si abbassano e conducono all'uscita, alla libertà.

Spallanco la porta, come mai è aperta? Vedo la muffa nera sul soffitto, sento una leggera puzza di sigaretta e della cenere a terra, è già stato qui. Sento la serratura della porta-ritratto scattare ed aprirsi, non faccio in tempo a chiudere la porta che mi trovo di fronte l'Alfa Victor accompagnato con un'esile elegante uomo.

- Che ci fai qui? - chiede irritato, mi scosto e li faccio entrare chiudendo la porta alle nostre spalle. - Farà fare la guardia a Walter qui fuori stanotte? - domando incuriosita - E se anche fosse? - ribatte alzando il sopracciglio destro -Ho avuto una visione, se rimarrà qui fuori tutte le notti, morirà per via della muffa nell'arco di un mese -

- Buono a sapersi - dice pensieroso, starà pensando a una soluzione sapendo che c'è un passaggio segreto sotto le scale che posso usare per fuggire. - Potrebbe anche farlo stare detro, per me non è un problema - suggerisco, mi serve avere un alleato qui dentro se voglio sopravvivere.

- Vedrò io cosa fare, tu non hai voce in capitolo - ringhia avvicinandosi fino a stare faccia a faccia, abbasso immediatamente lo sguardo non mi conviene sfidarlo. - Comunque lui è il dottor Cris, ti farà un check up completo - dice con ritrovata calma, mi sento gelare, non mi piace questa cosa
- Dottore? Non voglio farmi mettere un ago dentro o qualsiasi altra cosa! - esclamo.

***

Alla fine mi ha visitato e mi ha anche preso il sangue! Victor ha dovuto chiamare Walter, per tenermi ferma. Gliela farò pagare si fumase tutto quel liquido tossico!

Il dottore è preoccupato per i miei occhi troppo chiari, per lui dovrei essere cieca, non ha tutti i torti se fossi un'umana normale, sfortunatamente ci vedo fin troppo bene per superare il velo. È anche allarmato del farro che soffri di stress post - traumatico, ma dice che dovrà rivedermi un paio di volte per esserne sicuro.

- Avete finito? - chiedo scocciata reggendo la pallina di cotone, dove mi ha fatto il prelievo e mattenendo il braccio piegato, ho paura a muoverlo, come se mi potesse cadere da un momento all'altro. Walter mi ha già avvertito che se non lo muovo mi uscirà un livido enorme, ma non mi fido.

- Si, sei la paziente più scontrosa che abbia mai avvuto. Hai mai mangiato insetti? - domanda, mentre rimette i suoi attrezzi in una rigida valigetta marrone - Si - rispondo secca, in quei giorni che mi lasciavano senza cibo, era l'unica cosa che potevo mangiare, l'altra opzione erano i topi, ma non ci sono mai riuscita.

- Farlo ti ha salvato, ora dovresti avere una carenza di vitamina B così grave da poterti non far alzare dal letto - dice dirigendosi alla porta, saluta e esce insieme all'Alfa, lasciandomi nuovamente sola con il Beta.

La Sentinella dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora