Victor ridacchia, con la sua solita espressione malefica disegnata sul volto, si gira, guarda la Sentinella che dorme appoggiata alla ringhiera della finestra e poi torna su di me. - Va bene, hai di nuovo questo prezioso ruolo, sarà divertente vederti soffrire ogni volta che l'avrai davanti ai occhi. Dopotutto è la giusta punizione, per colui che ha fatto fuggire l'assassino della mia famiglia. - dice girandomi intorno da grande predatore qual'è.
- Si, Alfa - dico freddo rimanendo immobile come una statua. - Ricorda, la regola è sempre quella. O avrai Andrada o avrai la sofferenza eterna che meriti, ma in entrambi casi morirai, per mano mia o per la tua - ride.
Andrada Pov's
- Svegliati idiota! - esclama qualcuno, mentre mi scuote violentemente. Apro gli occhi e vedo Walter con un sorriso maligno stampato sul volto. - Guarda chi si rivede - dico ironica, alzandomi, inciampo sulle mie catene e prima di cadere dalla finestra, il beta mi prende al volo e mi stringe a sé.- Walter - ringhia Victor appoggiato alla porta chiusa, non avevo fatto caso alla sua presenza, mi lascia e indietreggia.
- Bene, io devo andare a una riunione d'affari, ricordatevi a ogni errore ci sarà una conseguenza, che non vi farà piacere - dice serio prima di uscire.Vado verso la poltrona per sedermi, che nuovamente inciampo nelle catene, questa volta cadendo a terra - Sei un'imbranata, neanche ti sai reggere sui tuoi piedi - dice infastidito, sollevandomi dal pavimento e buttandomi sul letto. - Delicato come al solito - sbuffo, va in bagno e torna con un feretto, lo piega e lo inserisce nella serratura delle manette, aprendole e togliendomele.
Mi prende e mi rimette in piedi, allungandosi sul mio letto e osserva le sue mani - Sei dimagrita, non stai mangiando? - sussurra - No, mangio regolarmente - rispondo, a me sembra che sia ingrassata. - Meglio se ti pesiamo nuovamente, chiederò il permesso all'Alfa - sospira.
Vado in bagno, chiudo la porta, sbottono la camicietta e mi specchio, è ufficiale sono ingrassata le costole a malapena si vedono, sono sempre molto evidenti.
- Hai finito di osservarti? - domanda Walter appoggiato allo stipite della porta, ero così presa dal mio riflesso, non mi ero accorta di lui.Mi osserva malizioso - Per quanto mi possa piacere vederti a petto nudo, preferirei che ti coprissi - lo faccio immediatamente, sono sicuramente rossa come un peperone. Esce ridendo come un matto e bottono la camicia.
Torno di là e sta allungato sul letto, mi siedo sulla poltrona e inizio a fissare il soffitto, è stressante non vedere neanche un fantasma, per due giorni. Sento gli occhi del lupo su di me, mi sta facendo venire la pelle d'oca.
- Il soffitto ha qualcosa che non va? - domanda alzandosi e entrando in bagno, scomparendo dalla mia visuale - No - rispondo, mentre il suono dello scorrere dell'acqua, riempe il silenzio creatori.
- Allora, perché lo fissi? - continua - Perché è molto più bello di te - ribatto, la porta si spalanca e esce solo con asciugamano intorno alla vita, almeno questa volta ha avuto la decenza di coprirsi.
- Guardami bene - ordina, ubbidisco - Ora chi è meglio? Io o il soffitto? - chiede irritato, solo perché li ho messi a confronto - Senza dubbio... - faccio finta di pensarci su - il soffitto! - esclamo convinta.
- Se la metti così, domani riprenderemo le nostre lezioni di nuoto - dice minaccioso, mi sento mancare all'idea di tornare a quel laghetto con lui, mi ha traumatizzato. - Non ce n'è bisogno, sei di gran lunga più bello tu! - esclamo alzando le mani in segno d'aresa.
- Risposta corretta! Ma a nuotare ti ci porto comunque! Così impari a preferire il soffitto a me! - esclama tornando in bagno. Ne esce dopo un paio di minuti, vestito e con la chioma bagnata tirata indietro. - Ti ammalerai se non ti asciughi i capelli - lo rimprovero, mi ignora e si siede sul letto, canticchiando. Sbuffo, vado a prendere il fono, lo attacco alla presa, mi metto dietro di lui e inizio ad asciugare la sua criniera dorata, smuovendola con la mano.
- Sei un bambino - commento irritata dalla situazione, prende la mano che ho appoggiato sul suo capo, la porta alle labbra e bacia le mie dita, l'allontano immediatamente e riprendo il mio lavoro, mentre lui ridacchia.
- Come mai oggi sei così euforico? - domando - Non lo so, secondo te? - ribatte divertito - Se lo sapessi non te lo chiederei - rispondo si volta, mi toglie il fono di mano, lo spegne, lo lascia cadere a terra. Mi spinge sul letto e si mette sopra di me, l'iride verde, assume la stessa tonalità dorata dell'altro, entrambi brillano, come se si scontrassero con i raggi solari.
Un sorriso malizioso si forma sul suo volto e mi morde il lobo dell'orecchio, cerco di allontanarlo, ma è come cercare di spostare un muro. - Walter! Togliti di dosso! - esclamo tirando dei pugni sul suo petto, mentre mi lascia una scia di umidi baci sul collo.
- Walter! - continuo, ma è come se non fosse più in questo mondo. Mi prende il mento e mi bacia sulla bocca, delicatamente, come se avesse paura che mi rompessi in mille pezzi. Diventa un lupo e inizia piagnucolare, togliendosi sopra di me. Mi metto seduta, lui si allunga e appoggia la testa sulla mia gamba, continuando a mugolare, fa troppa tenerezza così.
- Tu stai fuori di testa, sicuro di stare bene - commento, cercando di apparire calma, quando in realtà sono sconvolta dall'accaduto. Torna normale indossa il pantalone l'unica cosa rimasta integra dalla metamorfosi.
Si appoggia al muro e immerge il volto tra le sue grandi mani, tira indietro i suoi bei capelli dorati, gli occhi tornano diversi. - Scusa, non so cosa mi è preso - dice, si alza e se ne va sbattendo violentemente la porta.
Walter Pov's
Scendo di corsa le scale, non so cosa mi è preso tutto ad un tratto è come se non avessi più avuto il controllo del mio corpo, vedevo la scena dall'alto, ero onnisciente. Sono confuso, non capisco nulla.- Confuso? A quanto sembra il mio nuovo giocattolo funziona - dice Victor appoggiato alla porta della sua stanza, mi lancia un pezzo di legno a forma di x, con dei fili trasparenti che pendono dalle quattro estremità.
- Dov'è il pupazzo? - chiedo accorgendomi che non c'è, altrimenti che razza di marionetta è? - Sei tu. Tranquillo non lo farò di nuovo era solo un esperimento - risponde con il suo solito sorriso malefico sul volto.
- Non potevi usare qualcun altro? - ringhio si stacca dalla porta e la apre.
- Questa è la tua punizione per aver trafugato un libro dalla mia biblioteca. Spero che ti sia piaciuto, vedere la tua compagna spaventata da te - ride entrando nella sua camera, bastardo.Angolo autrice
Finalmente ho aggiornato! Mi scuso per possibili errori, poiché sono certa che qualcosa mi è fuggito. Commentate e votate. Grazie per continuare a leggere questa storia! <3
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La Sentinella dell'Alfa
WerewolfPoter vedere il futuro e i fantasmi, può apparire una fantastica abilità, saper sempre cosa accadrà e poter non separarsi mai dai cari defunti. In realtà è una maledizione, questo mio talento, mi ha condannato a un'infanzia di solitudine e a incontr...