Cercavo di tenerlo in vita, gli avevo chiuso le ferite con l'aiuto di un medico morto nella seconda guerra mondiale e ora sono rannicchiata a un angoletto, non sapendo più cosa fare, ipnotizzata alla visione della sua anima addormentata quasi completamente fuoriuscita dal corpo, quando aprirà gli occhi e non avrà più l'iride, per lui non si potrà più far nulla.
"Cosa hai intenzione di fare?" domanda preoccupata Mariebelle, sedendosi vicino a me. Non lo so, è quello il problema, mi passo freneticamente le mani tra i capelli, non risolverò nulla così. "Magari supera la notte" dice speranzosa, non ne sono certa.
Chiudo gli occhi e il mondo dei vivi scompare intorno a me, vengo circondata da alte e intense fiamme rosse, davanti a me si aprono creando un piccolo sentiero, lo percorro fino a una lapide di marmo, con il nome di Walter e una scritta che recita:
"Qui giace il ventunesimo beta del nostro branco. Morto senza fama e senza gloria, per purificare la sua anima tra le fiamme dei inferi insieme agli altri traditori".
Seguito dalla data di morte 25 Aprile 20xx, domani.
La stanza torna intorno a me, così come i fantasmi e Walter in fin di vita, ha perso troppo sangue. - Tu - dico indicando il fantasma di un'infermiera con la bocca cucita, si ferma e mi guarda - Sai dove tengono le sacche di sangue? - chiedo, annuisce e mi fa cenno di seguirla.
"Se succede qualcosa ti chiamo" mi rassicura Mariebelle, esco, giunte alla fine della scalata, odo delle voci dietro il quadro, lo spettro l'attraversa e esse scompaiono, oltrepassa la parete con mezzo busto e mi dà il via libera.
Apro lentamente la porta, supero i corpi di due lupi, spero con non siano morti di paura, ma sono solo svenuti. Ragomitolo le catene e cammino tenendo quelle delle caviglie belle tese.
Distante dalla stanza dell'Alfa, inizio a correre seguendo lo spettro, arriviamo all'infermeria, la porta è aperta, entro senza troppe cerimonie e apro un armadio con tutte cartelle cliniche, non sono nata ieri, so di dover dare a Walter la tipologia giusta di sangue, potrei dargli direttamente lo zero positivo, ma se lui ha una tipologia negativa?
Cerco nella sezione W e lo trovo subito essendo tra i primi, al suo interno a solo un foglio, con una sua foto, data di nascita, il gruppo sanguigno AB negativo e allergie. Come si può essere allergici ai carciofi?
- AB negativo - sussurro, per fortuna che ho controllato, gli potevo dare il colpo di grazia se sbagliavo. Lo spirito inserisce la mano nella sarratura di armadio di ferro, riuscendolo ad aprire.
Prendo l'unica sacca AB negativo, il necessario per la trasfusione e torniamo indietro. Al quadro i due lupi sono ancora svenuti, risalgo velocemente le scale e trovo tutto come avevo lasciato.
Seguendo le indicazione del dottore, giro Walter a pancia in aria, gli infilo un ago nel braccio collegato attraverso un tubo alla sacca di sangue che sono riuscita ad appendere al muro.
Chiudo gli occhi, sgrutando nel suo futuro, lo scenario che mi si presenta non è mutato, morirà qualsiasi cosa faccia.
Prendo una decisione di cui me ne pentirò - Chiamate Purgatorio - dico sconfitta non sapendo più a chi rivolgermi, gli spettri si zittiscono e diventano come di pietra all'udire il suo nome.
"Ne sei certa?" chiede la bimba spaventata quanto gli altri, annuisco
- È l'unica soluzione, a breve morirà - sussurro sconfitta stringendo le gambe al petto "Come desideri" dice per poi sparire insieme a tutti gli altri morti.Stringo la sua mano tiepida e la sua anima sembra ritirarsi leggermente dentro, ma è solo la mia impressione, come rimane in bilico dalla vita e la morte.
- Se mi lasci ora sei uno stronzo - penso a voce alta, ma le mie parole non lo raggiungono. La finestra si spalanca, da lì fa il suo ingresso triofante Purgatorio con un sorriso smagliante sul volto.
- Dov'è Mariebelle? - domando preoccupata non vendendola. - È qui fuori gli ho vietato di entrare, inoltre non la posso divorare lei è in questo mondo per volere divino - mi rassicura.
Si avvicina a lupo, godendo dell'immagine che ha di fronte. - Non mi aspettavo di vederti così presto in questo meraviglioso stato - dice leccandosi le labbra - Lo puoi aiutare? - chiedo con le lacrime ai occhi non so per quale motivo!
- Perché dovrei? È giunta il suo momento, più presto del previsto e poi non vedo l'ora di assaporare la sua anima - risponde allegro, andandosi a sedere sulla poltrona.
Delle salate gocce d'acqua mi solcano il viso e uno dei sentimenti che ho represso fin'ora, prende il controllo, il mio corpo è colpito da spasmi e non riesco a non singhiozzare.
- Piangi? Tu stai piagendo? - sussurra incredulo, mentre l'ennesima lacrima mi solca il viso, la prende con il pollice che mette in bocca. - Sarà il pagamento per farlo tornare in vita - dichiara.
- Una lacrima? - balbetto incredula asciugandomi il viso con il palmo della mano - Le lacrime sono frammenti d'anima. Sai quando piangi, soprattutto se è per una persona importante, inevitabilmente doni un pezzo di te a essa - spiega malinconico.
Si tira su le maniche della maglietta e posa una mano sull'anima - Ti consiglio di tapparti le orecchie, lo sentirai urlare - dice, seguo il suo consiglio e preme l'anima verso il corpo, quando è completamente dentro, Walter stringe le coperte e inizia a strillare.
Spalanca gli occhi, scatta come se fosse una molla seduto e si stacca la flembo. - Perché mi guardi così? Sembra che hai visto uno zombie - mi dice infastidito. - Sei un'idiota! - esclamo piagendo più intensamente di prima e prendendolo a pugni sul petto.
- Che ho fatto? Hei guardami, che è successo? - domanda afferando le mani - Stavi morendo. Ti ho salvato, solo perché me l'ha chiesto lei e con questo tolgo il disturbo - spiega Purgatorio, credo che se ne sia andato, ma ho la vista sfuocata e non vedo.
- Ti amo scema - confessa tappandomi la bocca con la sua.
Angolo autrice
Ringraziate le mie amiche che stanno leggendo questa storia, che mi hanno minacciato di morte, se non avessi fatto continuare a vivere Walter.
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La Sentinella dell'Alfa
Hombres LoboPoter vedere il futuro e i fantasmi, può apparire una fantastica abilità, saper sempre cosa accadrà e poter non separarsi mai dai cari defunti. In realtà è una maledizione, questo mio talento, mi ha condannato a un'infanzia di solitudine e a incontr...