- Andrada. Andrada, svegliati - ripete per la decima volta una voce maschile, poi sento di nuovo delle pressioni sul petto e qualcosa di soffice passarsi sulla mia bocca. Apro gli occhi e mi sembra di spostare dei macigni, la prima cosa che vedo, sono le labbra di Walter sulle mie.
Si accorge che mi sono ripresa e uno smagliante sorriso si disegna sul volto "Che bello ti sei svegliata, stavo iniziando a preoccuparmi!" esclama gioiosa la fantasmina. - Sono salvo - sospira il lupo buttandosi affianco a me. - Ne sei sicuro? - ghigno, dopo che ho realizzato cos'è successo, è la mia occasione per riuscire ad avere alcuni privilegi, Victor non mi può uccidere, almeno non ancora.
- Cosa vuoi che faccia? Non ti farò fuggire, ci rimetterei comunque - dice preoccupato, sveglio il lupetto, lo credevo più fesso. - No sarebbe inutile, ci perderei soltanto, voglio solo che mi procuri più libri possibili - rispondo stupendolo, si mette sulla pancia, appoggia la testa sulla mano e mi incita a spiegare il motivo di tale richiesta.
- La cultura è l'unica vera libertà dell'uomo, più ne ho meglio è - rispondo mettendomi seduto sperando che il sole mi asciughi un po' e che mi riscaldi, fa freddo, troppo. - Va bene, se il prezzo del tuo silenzio è così poco, non ci sono problemi - dice alzandosi, si allontana e torna con una gigantesca giacca nera e me la posa sulle spalle.
- Perché siete bagnati? - domanda una voce che mi fa accapponare la pelle, mi volto e vedo Victor appoggiato a un albero. Mi alzo e cerco di sembrare più tranquilla possibile. - Sono caduta in acqua e come non so nuotare, Walter mi ha riportato a riva -
- Le catene? - chiede scettico della mia spiegazione - Mi sono permesso di toglierle e ho lasciato solo quelle alle caviglie - interviene Walter, l'Alfa guarda le catene che vanno ai piedi e sono bagnate come l'avevo immerse in acqua.
- Per questa volta chiudo un occhio, anche se togliergli quelle catene ha fatto si, che non perdessi altro tempo a cercare un'altra Sentinella. Rimettigliele, riportala nella sua stanza e assicurati che stia bene. C'è stato un terremoto in Italia, andrò lì con alcuni lupi giovani, per dare una mano alla popolazione locale, la vita non è sempre rosa e fiori e loro lo devono ancora capire. Torneremo domani sul tardi, se nella mia cassaforte mancano dei soldi è perché li ho presi io. - dice.
- Va bene, Alfa, mi occuperò io del branco - risponde serio, Victor ci squadra e se ne va. Walter mi rimette le catene, si trasforma e salgo in groppa, ha pelo è molto soffice e caldo. Si farà la doccia in queste dimensioni e si laverà con il balsamo per cani?
Dopo un breve tragito, pieno di fantasmi, che cercando di aggrapparsi alla mia veste, frena bruscamente davanti al portone della villa, non riesco a rimanere in equilibrio e rotolo per terra, mi si infilano le catene nella schiena. Cacchio che male. - Porco vampiro! Andrada dimmi che stai bene? - impreca Walter.
- Sto bene - mento rialzandomi dolorante - Davvero? - chiede prendendomi in braccio e per un secondo dimentico che è come mamma l'ha fatto. - No, mi hai detto tu di dirtelo - ribatto ironica, perché non mi urla conto o picchia?
Qualsiasi cosa facevo di sbagliato, Prometeus mi urlava contro e menava, una volta ho fatto cadere dell'acqua calda su un cliente, che mi voleva comprare, poi ha cambiato idea, perché il vampiro mi ha buttata per le scale e ne sono uscita con una gamba e una costola rotta, piuttosto di caricarsi delle spese mediche, mi ha lasciato in quella topaia.- È il secondo giorno che stai qui e già fai danni - sbuffa entriamo dentro e ci sono alcune persone, che Walter fa scappare con un ringhio così basso, che a malapena l'ho sentito. Entra in una camera da letto, troppo ordinata e pulita sembra un'infermeria.
Mi appoggia sul soffice letto a baldacchino e mi toglie le catene, buttandole a terra, creando un assordante rumore. - Spogliati - ordina - No - rispondo secca, va in bagno, torna con almeno la mutanda addosso, una cassetta del pronto soccorso e un asciugamano, mi fa girare, lancia la giacca che usavo per comprirmi e mi spoglia lasciandomi solo le mutandine.
Mi copre nell'asciugamano e quando mi tocca la schiena, una smorfia di dolore si disegna sul mio volto, che male. Prende una felpa verde muschio dall'armadio a muro e me la fa indossare. - Mettiti a pancia in giù - dice, ubbidisco, mi scopre la schiena, prende un tubetto quasi del tutto terminato e spalma il contenuto su dove ho sbattuto.
- Già si è fatto viola, parlerò con l'Alfa e cercherò di convincerlo a toglierti qualche catena - sospira, prende della garza e la possa sulla crema, mi ricopre. Si veste e mi ordina di aspettare lì.
"Che carino, si preoccupa per te, è un vero principe azzurro" dice Mariebelle, apparendo dal nulla. - È tutto tranne un principe azzurro. Primo, perché non ha la calzamaglia azzurra. Secondo, mi ha buttato in acqua, pur sapendo che non so nuotare - ribatto mettendomi seduta e stringendo le braccia al petto.
"È normale, lo fanno tutti, se vai al fiume dall'altra parte della montagna, pure d'inverno, troverai genitori che lanciano i figli in acqua, finché non imparano a stare a galla e a raggiungere la riva" dice come se fosse veramente normale farlo!
- Senza offesa, ma la tua specie ha qualcosa che non va - ammetto, mi metto sotto il piumone, ho freddo e vorrei stare nella mia cameretta con tanto di muffa nera. La porta si apre silenziosa, non sono sicura che si sia richiusa, ma penso di si, il materasso si abbassa alle mie spalle e mi copro il volto con la coperta.
- È comodo? - domanda Walter tirando giù il piumone e scoprendomi, mi ricopro - Si - rispondo - Lo sai che questo è il mio letto, vero? - -L'avevo intuito -
- Perché non vai nella tua camera? - - Perché non so dov'è e qui sotto si sta molto bene e poi sei stato tu a ordinarmi di rimanere qui -Passano pochi secondi di silenzio, in cui sembra sia concentrato su altro "Sta comunicando telepaticamente con l'Alfa, gli sta dando delle direttive e stanno discutendo di te" spiega Mariebelle, mentre un uomo senza testa, attraversa disinvolto la stanza con un cesto sotto il braccio. - Come lo fai a sapere? - sussurro
"Quando morirai te lo spiegherò" risponde, dovrò attendere (spero un paio d'anni), per sapere la risposta, se la curiosità non mi uccide. Il beta sospira - Sul comodino c'è della cioccolata calda e dei biscotti alla vaniglia, non uscire per nessuna ragione dalla stanza, torno subito - dice, esce e chiude la porta a chiave.
Mi metto seduta e prendo la tazza di cioccolata fumante, non l'ho mai assaggiata e con mia grande sorpresa è molto buona. "Certo che hai un trattamento speciale" commenta la fantasmina - Non riesco immaginare chi non lo ha -
"Basta vedere gli spettri di questa villa"Angolo autrice
Ecco un nuovo capitolo! Per chi segue anche "Prigioniera del tuo cuore" e "Wolf- Crudele come pochi" aggiornerò (si spera) entro domenica prossima.
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La Sentinella dell'Alfa
LobisomemPoter vedere il futuro e i fantasmi, può apparire una fantastica abilità, saper sempre cosa accadrà e poter non separarsi mai dai cari defunti. In realtà è una maledizione, questo mio talento, mi ha condannato a un'infanzia di solitudine e a incontr...