Le parole di Walter mi hanno confusa, soprattutto perché dopo averle pronunciate e svenuto su di me, contemporaneamente è arrivata un'infermiera accompagnata dall'Alfa, che mi ha scortato nella mia stanza.
Se era serio, se veramente pensava quello che ha detto, voglio che mi faccia sentire viva. Sono sempre stata circondata da morti, è l'unica realtà che conosco, mi hanno sempre detto che la vita è un luogo di passaggio, eppure ci siamo così attaccati.
Cos'ha la vita di così meraviglioso, che alla morte manca?
- Come mai così pensierosa? - domanda una voce inconfondibile, Purgatorio, nell'udirla quasi salto per lo spavento, mi volto distogliendo lo sguardo dal muro. - Ti sei mai sentito vivo? - chiedo guardandolo nei occhi.
- Sono più morto io, che questi fantasmi - dice mentre la stanza diventa pullulante di fantasmi, che mi sembra di essere immersa tra la nebbia, a malapena riesco a distinguere il volto del mio interlocutore.
- Ti prego, falli uscire - lo supplico chiudendo gli occhi e tappandomi le orecchie, c'è troppa gente, alcuni con il ventre aperto o senza testa, i loro lamenti sono insorportabili, pianti e acute urla. Uno schiocco di dita, apro gli occhi e tutto si è fermato, nessun spettro si muove, poi vengono risucchiati in un vortice, sparendo tutti.
- Così va meglio? - chiede - Si, grazie - rispondo rilassandomi - Perché vuoi sentirti viva? Lo sei già cosa dovresti mai provare? - interroga iniziando a camminare nervosamente avanti e indietro, ora consuma il pavimento.
- Walter ha det... - mi arresto quando dei occhi rabbiosi si fissano nei miei, ingoio e smetto di respirare, forse anche il mio cuore si è arrestato.
- Quel beta deve stare zitto! - tuona, sto desiderando che tutti quegli spettri tornino, quelle rare volte che Purgatorio si è arrabbiato ho desiderato di morire, pur di andare all'Inferno.- Stai calmo, ricorda cos'è successo l'ultima volta - sussurro spingendomi contro il muro, la scorsa volta le mura in cui ero rinchiusa si sono disintegrate e per poco non mi crollava il soffitto in testa, ma era rimasto abbastanza lucido da teletrasportarmi via da lì.
- Non ci riesco! Quel lupo non lo sopporto! - continua, il pavimento inizia a tremare e le assi di legno ad alzarsi. - Vattene - balbetto terrorizzata dal mio amico. - Io lo uccido! - - Vattene! - urlo, tutto sembra fermarsi, le assi si posano a terra e il terreno si stabilizza.
- Torna quando ti sei calmato - tremo lui si avvicina, mi ritraggo, si morde la mano e scompare. Una cinquantina di fantasmi irrompe nella camera, urlando e lamentandosi, minacciandomi di uccidere com'è stato fatto a loro, non riesco a non tremare, quando arriva Walter?
Walter Pov's
Faccio fatica ad aprire le palpebre, sembra di avere dei macigni a posto di esse, appena riesco nell'intento, aspettandomi di vedere Andrada, rimango deluso a trovare il volto di Victor.- Deluso? - domanda divertito, lo strozzo - Neanche poco - sussurro mettendomi seduto, nascondendo il volto tra le mani. - Non ti vedo bene - sghignazza guardandomi in modo sadico. Noto solo ora che ho un ago infilato nel braccio, collegato a una sacca di sangue attraverso un tubo di plastica.
- Chissà perché - dico ironico mentre il forte odore di disinfettante mi fa venire il volta stomaco, l'infermiera mi asciuga la fronte, ringhio e si allontana spaventata.
- Rivestiti e vai a controllare Andrada, c'è Purgatorio con lei - dice, mi lancia una maglietta, la prendo al volo, stacco la flebo e la indosso - Da quando sei così cordiale, verso le persone che desiderano le tue cose? - chiedo irritato, metto le scarpe e mi alzo, a testa alta lo fisso nei occhi, ma il suo sguardo è così pesante che sono costretto ad abbassarli.
- Vai - ordina, annuisco e corro via, mi sento molto meglio di prima, anche se il mio corpo è più pesante di un macigno. A fatica, salgo le scale, a una trentina di scalina di distanza sento Andrada urlare, dopo qualche minuto la sento pronunciare parole che non comprendo, velocizzo il passo, quando spalanco la porta, trovo la mia cucciola tremante, rannicchiata contro il muro.
Mi avvicino a passo felpato, la circondo e la sollevo, gli faccio nascondere la testa sull'incavo del mio collo. - Tranquilla, ci sono io qui - sussurro accarezzandogli il capo, come se fosse un gattino.
Mi siedo sul letto e mi stringe - Non ti lascio, vuoi raccontarmi cos'è successo? - domando sforzandomi a rimanere calmo, soprattutto quando scuote la testa. Non piange, trema solamente, prendo la coperta e la copro.
Continuo a coccolarla, finquando non cade in un sonno profondo, tra le mie braccia e la cosa mi piace troppo, mi sento importante. - Scusa per prima, questi sono... - inizia Purgatorio apparendo infondo alla stanza con un mazzo di fiori, quando alza lo sguardo dal pavimento e incrocia i miei occhi, lo vedo ribollire dalla rabbia e le piante diventare cenere.
- Lasciala - sussurra con una voce sdoppiata una di un uomo con la voce grave e roca e un'altra simile a quella che ha normalmente. - Sei arrivato troppo tardi, hai avuto la tua occasione ora lei è mia - ringhio
- Tu non sei fatto per lei! Gli metti strane idee nella testa! È già viva cos'altro dovrebbe provare!? - continua - Guardala, l'ho trovata rannicchiata contro il muro che tremava dalla paura e dovrei darti una possibilità!? Ma vattene a fanculo e togliti dalle palle! - mi sfogo, fa per tirarmi un pugno che lo blocco, Andrada si agita, come fa a dormire, mentre noi due discutiamo?
La stringo più forte, con il cavolo che me la porta via! - Tu non sei degno di toccarla - dice a denti stretti - Vattene, prima che ti metta le mani addosso - ringhio e scompare.
Angolo autrice
Scusate gli errori, anche se Walter ha finalmente cacciato fuori le ⚫⚫😏
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La Sentinella dell'Alfa
Hombres LoboPoter vedere il futuro e i fantasmi, può apparire una fantastica abilità, saper sempre cosa accadrà e poter non separarsi mai dai cari defunti. In realtà è una maledizione, questo mio talento, mi ha condannato a un'infanzia di solitudine e a incontr...