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C'è voluta mezz'ora per calamarlo, ma alla fine ci sono riuscita, ora siamo in salotto davanti a una scatola luminosa che manda delle immagini di persone. Mi tiene a sé come se fossi un pelouche, mentre si gusta un'altra tazza di cioccolata calda.

"Sembrate una coppietta di neo sposini" ammette Mariebelle apparendo alle nostre spalle, sospiro e annuisco purtroppo ha ragione. "Non reagire così, mica è un insulto" dice spostandosi davanti a me, passando per il divano.

- Lo so, tranquilla non mi sono offesa e solo che hai ragione - dico, attirando l'attenzione del lupo "Per fortuna non sei una Sentinella permalosa. Sai le ultime notizie del mondo dei morti? Si sono aggiunte persone importanti a noi! Vincitori di premi Nobel e veterani di guerra!" esclama entusiasta non capendo che non so di chi sta parlando, mi limito ad annuire e a dire che mi dispiace per le loro famiglie, ciò è vero, non so chi sono, ma mancheranno sempre a qualcuno.

- L'Alfa non si arrabbierà nel vederci così? - chiedo ricordando uno dei "dieci comandamenti" di Victor. - Non lo verrà mai a sapere e poi non abbiamo nessun tipo di relazione, io sono il secondo al comando e tu solo uno strumento - risponde sinceramente.

Si è vero sono qui, solo perché rappresento il nodo che lega due mondi diversi, quello dei vivi con quello dei morti. L'insicurezza di non conoscere il domani, con quella di conoscerlo. Sono uno scherzo della natura umana, alcuni di essi non conoscono la comodità di vivere dell'ignoranza, il non sapere cosa ti potrà succedere l'indomani o cosa c'è dopo la morte.

Ignoreranno l'idea del riciclo delle anime, in una mia possibile vita passata sarei potuta essere una schiava, come una nobile o qualche essere mistico, sarei potuta essere un vampiro, chi lo sa, ma una cosa è certa, non avrò mai lo stesso carattere o comportamento della mia vita precedente, poiché l'esperienze che farò, saranno sempre diverse.

"Ei! Terra chiama Andrada, ripeto, Terra chiama Andrada, ci sei?" dice la fantasmina agitando le mani davanti al mio volto. "Perché ti sei rattristita? Lo sai da tempo che per loro o chiunque altro ti abbia comprato sei solo un oggetto" continua appena ottiene la mia attenzione, non è brava a consolare le persone.

- Se stai cercando di tirarmi su di morale, non ci stai riuscendo. Comunque non mi sono offesa, ero solo sovrappensiero - rispondo, Walter ha smesso da tempo di guardare, ehm... la televisione? Mi sembra che di chiami così. Ha spostato tutta la sua attenzione su di me, cercando di non farsi scovare anche se non ci riesce.

"A cosa?" domanda curiosa, osservo il lupo che distoglie immediatamente lo sguardo. - Al segreto - "Oh, shh. Nessun essere vivo lo deve sapere" si allarma. Annuisco, non voglio una morte dolorosa, poiché è ciò che mi succederà se lo rivelarsi.

- Di cosa stai parlando? - domanda curioso il beta - Lo saprai una volta morto, mi puoi riportare in camera? - chiedo, appoggia la tazza sul tavolino dinanzi a noi e ci alziamo, apre la porta e mi fa uscire, mi prende per il polso e mi trascina per i corridoi. Sposta il quadro e mi ordina di salire in stanza, mi chiude a chiave all'interno e se ne va.

Mi sento come un animale del circo, gli fanno fare il suo spettacolino e poi lo ributtano in gabbia una volta che non serve più. "Cosa vogliamo fare ora?" domanda eccitata Mariebelle.

Nel frattempo degli spettri mi passano davanti, mentre altri fanno rumore e spostano le cose, cercando di mettermi paura o iniziano a raccontarmi la storia della loro noiosa e comune vita
- Mantenere la calma - dico massaggiandomi le tempie, passerò una notte in bianco.

***

Mi ero da poco assopita, che Walter irrompe in camera, con la delicatezza pari a un mammut su una passerella. - Svegliati pigrona! - esclama mettendo un piede sulla mia schiena e scuotendomi.

- Sono sveglia, sono sveglia, per la tua felicità non ho chiuso occhio - dico sedendomi e immergendo il volto nelle mani, preparandomi psicologicamente a una giornata che preferirei passarla sotto le coperte.

- Poi mi spiegherai dopo il perché. Lavati, indossa il vestito blu, verrà una donna a truccarti e acconciarti i capelli, non gli devi parlare, siediti sulla poltrona lei farà il resto. L'Alfa è tornato prima del previsto, insieme a lui ci sono dei ospiti, sei attesa fra trenta minuti giù. Che ci fai ancora qui? Su vai! - urla, scatto in piedi e vado in bagno, per eseguire gli ordini ricevuti.

Come ha fatto Victor di essere già di ritorno? Il tempo di andare, che è già tornato, inoltre chi avrà riportato con sé? Spero che non siano persone logorroiche, che fanno solo domande scomode a cui non vuoi o devi rispondere.

Una volta asciutta indosso l'abito blu e quasi un secondo dopo, vengono a bussare alla porta, l'apro e entra una donna cicciottella che tiene lo sguardo basso, per non incrociare il mio.

Prima mi boccola con un ferro caldo i miei capelli, prende i due ciuffi davanti al mio viso e li ferma dietro con una spilla di pietre blu sistemate a creare diversi fiori.

Alla fine mi trucca, mi mette una matita nera sui occhi che termina a punta, del mascara e del semplice rossetto rosso. Non indosso le scarpe come al solito, non le sopporto, non le ho mai messe e mai le metterò.

La donna mi fa segno di seguirla, usciamo dalla mia accogliente cella e mi lascia nelle mani, anzi, zampe (come qui sono tutti lupi mannari), di due uomini, che mi scortano fino alla sala da pranzo, aprono la porta e trovo una tavolata di soli uomini, aimè tutti di mia conoscenza.

- Buongiorno. Prometeus mi hai venduto da due giorni e già mi vieni a trovare - dico presuntuosa girando intorno al tavolo, per andarmi a sedere affianco all'Alfa.   - Tre minuti di ritardo. Dovrò dire a quella lupa di essere più veloce le prossime volte, ora che siamo al completo vi prego di godervi la colazione, al termine parleremo d'affari - dice Victor guardando l'orologio a pendolo a un lato della stanza.

La Sentinella dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora