43

4.8K 267 12
                                    

La cena era deliziosa, tutte le dicerie sulla cucina delle nonne erano vere. Sia lei che Dimitri mi riempirono di domanda, di cui non sempre dissi la verità.

- Quindi, riprendendo il discorso di prima, penserò io a chiedere a Purgatorio il favore di spostare i fantasmi, il tuo compito sarà quello di indicarmi dove prenderli e dove metterli. - dice nonna Anna sparecchiando la tavola - Lo incontrerò stasera - aggiunge facendomi risalire.

"Non avrai intenzione di incontrarlo" comunica Walter, ruotando il vino rosso nel bicchiere e guardandomi in malo modo, quando fa così l'occhio destro diventa giallo, togliendomi il disturbo dei due colori "Solo spiare" ammetto.

"Se ti becca è finita" "Infatti so che tu non lo permetteresti" ridacchio, alza gli occhi e sbuffa disperato, nel frattempo mio fratello ci fissa confuso, richiamato all'ordine da nonna, inizia a lavare i piatti, mentre lei inizia a mettersi il cappotto, la sciarpa e il cappello a pescatore con dei fiori ricamati.

- Dimitri, torniamo fra una mezzoretta, intanto dai una pulita alla cucina - ordina prendendo un bastone di legno, non può stare in piedi troppo a lungo per un problema alle anche. Io e il lupo indossiamo giubbotto, lui mi mette la sua sciarpa, coprendomi metà del viso.

Usciamo e ci distacchiamo dall'anziana Sentinella di un paio di metri, inoltrati nel bosco, Anna ci fa segno di nasconderci dietro un masso e prosegue di qualche altro metro. Pochi secondi e un tornato si forma di fronte a lei, in esso brillano due pietre blu come il paradiso e fuoco rosso come l'inferno, la tromba d'aria si dissolve con la maestosa apparizione di Purgatorio. Lui e la sua fissa per le spettacolari entrate in scena.

- Anna, è la prima volta che mi chiedi di incontrarmi da vent'anni. é successo qualcosa? - chiede curioso inclinando il capo di lato. - Si tratta di Andrada, ha problemi con un ... - - Victor, lo tengo d'occhio da un po' e mi dà abbastanza sui nervi, cosa le serve? - chiede.

Purgatorio Pov's

Quando Anna mi chiese di vederla, mi sembrò strano, ottant'anni che la conosco non mi ha mai chiesto nulla, se andavo a incontrarla per assicurarmi che il suo rapporto con i fantasmi fosse apposto, lei mi cacciava dopo pochi secondi, non mi ha mai sopportato più di tanto.

L'ultima volta che mi chiese aiuto, è stato quando il figlio vendette Andrada a Prometeus e voleva farmi promettere di proteggerla, la mia risposta fu "non posso interferire con il mondo dei vivi", poi per pura curiosità cercai quella bambina dal nome tanto singolare, mi affezionai, lei crebbe e me ne innamorai, il resto è storia.

E ora, che lei si nasconde dietro un masso per poter rimanere con il suo "compagno", mi da sui nervi, vorrei incenerire quell'enorme pezzo di pietra, in modo da poterla tenere per me, non è al sicuro con Walter, ma è stata la sua scelta e la devo rispettare, ancora per poco.

- Bisogna spostare un centinaio di fantasmi, per eliminare quel Victor - risponde l'anziana tenendo tutto il peso sul bastone, era una giovane così allegra, solare, aveva una pelle così morbida e liscia, senza imperfezioni, ora a malapena si regge in piedi, il viso e rugoso, i capelli bianchi e quella luce che emanava si sta lentamente spegnendo.

- Lo farò, qualsiasi cosa per lei - dico scorgendo un sussulto. Era la reazione che desideravo, volevo che si sentisse in colpa per aver scelto qualcun'altro, ma allo stesso tempo no, tengo troppo a lei per farla soffrire e questo dissidio mi irrita.

Se solo potessi interferire nella vita terrena, avrei ucciso Walter e portata via con me da un secolo o anche più. - Sarò io a comunicare con te e ti dirò presto dove prendere e mettere gli spettri - dice la nonnina facendomi riprendere dal mio stato di trans

- Va bene, sai come contattarmi, cercate di fare una cosa veloce e dai un bacio ad Andrada da parte mia - dico, nascondendomi dietro un amaro sorriso, dissolvendomi passo dietro la giovane sentinella, alzando un leggero vento. Il messaggio è palese "ci sarò sempre per te, come l'aria che ti circonda".

Andrada Pov's
Quando disse "dai un bacio ad Andrada da parte mia", Walter strinse forte la presa intorno al mio polso, era così arrabbiato, irritato, che stava per trasformarsi e saltargli addosso.

Quando l'essere sparì un leggero venticello mi alzò i capelli. - Dì quello che vuoi, ma io non lo sopporto - ringhia l'Alfa, appoggiando la schiena alla roccia e incrociando le braccia al petto, il suo broncio è troppo tenero.

- Ora sapete cosa fare, spioni - ridacchia l'anziana prendendo il sentiero verso casa. - Avrà sospettato qualcosa? - chiedo - Non penso, altrimenti sarebbe morto cercando di catturarti - dice orgoglioso Walter - Essere neutro fu creato, possente come una montagna, saggio come un angelo, brutale come un demone, ma imperfetto come gli uomini e a lui l'ingrado compito di liberarsene. Quando essi moriranno per l'Altissimo, il suo compito sarà terminato e sparirà per sempre - narra malinconia Anna, che fine ingloriosa dopo millenni passati a osservare la vita e la morte attenarsi, senza avere un lungo di appartenenza.

La Sentinella dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora