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Victor se ne è andato in seguito alla mia confessione, dicendo che c'erano dei problemi nelle tanto fantomatiche segrete, lasciandomi sola con Walter più nervoso del solito, che sta sbraitando da un'ora. Questi due non hanno mai il tempo di farsi una camomilla e rilassarsi un po'?

- Perché non me l'hai detto subito? Potevamo evitare di accorciare ulteriormente la tua vita! - urla esaperato, neanche se ci tenesse veramente alla mia insulsa esistenza.

- Non ne avevo motivo, ho ancora tredic'anni di vita davanti a me, non sono così pochi e ne troppi, sono perfetti per un essere come me. Inoltre, l'hai detto tu stesso, sono solo uno strumento, una volta compiuto il mio dovere, sono un'inutile bocca da sfamare o da liberarsene in qualche modo, se tra un decennio morirò vi farò solo un favore - termino pensando alla mia fine a cui non ho mai dato molta importanza e ancora non riesco a dargliela, penso che sia più interessante la morte, che la vita.

- Perché dai per certo che morirai a trent'anni? Hai visto il tuo futuro? - domanda muovendosi avanti e indietro come una bestia in gabbia. - La vita media dei miei simili è di cinquant'anni, morirò a ventotto, ventinove anni massimo. E no, non ho visto il mio futuro, penso che sia noioso conoscere ciò che ti riserva il domani, non condivido il timore che altri esseri provano nel non conoscere il proprio destino - rispondo forse dilungandomi troppo.

- Muori è farò in modo che i tuoi ultimi istanti in questo mondo siano i peggiori - ringhia minaccioso, non avendo nessuna reazione da parte mia per le sue parole.

Walter Pov's
- Muori è farò in modo che i tuoi ultimi istanti in questo mondo siano i peggiori - ringhiai minaccioso, le mie parole dette in modo troppo impulsivo, non la sfioravano neanche.

Sembra che niente in questo mondo potesse sconvolgerla, al tal punto da far crollare il muro che aveva creato intorno a lei. È sempre fredda e calcolatrice, non agisce prima di aver analizzato ogni possibile mossa del presunto nemico e su questo eravamo simili, ma devo ammettere che è molto più agile di me a infilarsi nei meandri più oscuri dell'anima delle persone, forse per il suo aspetto vulnerabile o più semplicemente per le sue straordinarie abilità.

Piega la testa di lato a mo di gufo, i suoi occhi brillano per un secondo, per poi tornare glaciali. - Hai un modo strano per dimostrare il tuo affetto, a una persona - commenta, è vero, ogni volta che parla dice sempre il giusto.

- Non mi affeziono facilmente ai esseri viventi - ammento appoggiandomi al muro - Infatti ai tuoi occhi sono un oggetto, un essere inanimato da un certo punto di vista e normale un possibile affetto nei miei confronti o qualsiasi altra cosa. - ribatte, nuovamente indovina tutto, quant'è irritante! Giuro che gli cucino la bocca se non la finisce!

- Se vedi il futuro la tua vita si accorcia? - chiedo tornando al discorso iniziale - No, la chiaroveggenza non interferisce con la lunghezza della mia esistenza in questa dimensione - dice come se veramente non appartenesse a questo mondo.

Andrada Pov's
Passano secondi di silenzio, intenti a scrutare l'anima dell'altro. Quando udo dei passi pesanti salire le scale, la porta si spallanca e Victor fa il suo ingresso, nervoso come al solito e va a sedersi sulla poltrona.

- Walter stasera dovrà venire anche lei - dice secco indicandomi con un cenno della testa. - Perché? - domanda il beta riprendendosi dalla trans - Drak non vuole allearsi con noi, dobbiamo fargli capire che abbiamo noi il coltello dalla parte del manico e che non gli conviene averci contro. Lo sai benissimo che l'ottanta percento dell'economia di questo paese e nelle sue mani, per averla dobbiamo avere lui in pugno e la nostra piccola Sentinella è il nostro asso nella manica. Lui non teme di essere condannato, facendo crollare il suo castello di carte, poiché i morti non parlano, ma attraverso lei lo faranno, inoltre potremo conoscere in anticipo le sue mosse. - spiega, irritato dal fatto che Walter non l'avesse capito subito.

- La cena e fra sei ore, ma dobbiamo partire massimo tra due ore, Jasmine non c'è, non farà in tempo a tornare e prepararla - dice come se fossi una bambola, con cui giocano le bambine.

- Nessuno ha detto che deve prepararla lei - ghigna alzandosi e andando verso la porta - Sarai tu a farlo, fagli indossare l'abito blu, deve essere pronta fra un'ora e mezza, non un minuto dopo - dice e se ne va prima che il beta possa ribattere.

- Hai sentito cosa ha detto? Vatti a lavare e usa anche il balsamo sui i capelli, sembrano paglia al tatto. Quando hai fatto copriti con l'accappatoio e torna qui con il fon - dice mentre mi toglie le catene. Vado in bagno, svolgo ciò che mi è stato ordinato. Torno in camera coperta e con il fono, mi fa sedere su una sedia e inizia ad asciugarmi i capelli, dando una leggera sistemata ai miei boccoli.

Mi trucca e infine mi consegna, un completo intimo blu e un abito del medesimo colore. Torno in bagno e li indosso, il vestito è di pizzo, con maniche lunghe, una leggera scollatura, la cosa che più mi piace e come cade sulle mie forme e evidenzia solo ciò che deve.

- Gira intorno a te - ordina il lupo osservandomi attentamente, ubbidisco. - Sei perfetta, mettiti queste scarpe e andiamo - dice dandomi delle calzature dorate, le indosso e cerco di rimanere in equilibrio. Scendiamo le scale e andiamo nell'atrio, dove l'Alfa vestito di tutto punto ci attende.

- Bene siete un minuto in anticipo. Vatti a cambiare, Freddy è andato a preparare l'auto, ho dato direttive ai omega su cosa fare in nostra assenza, sarebbe meglio se fossi rimasto tu, ma sei l'unico di cui mi fido a lasciare solo con lei - dice Victor, Walter se ne va e rimango sola con il mio padrone.

"Bisogna ammetterlo, quel completo nero gli dona" dice Mariebelle, che dopo il suo ultimo commento è sparita lasciandomi sola, con il beta e trenta fantasmi. Annuisco e sorride nel sapere che sono d'accordo con lei.

- Riesci a stare sui tacchi? - chiede Victor squadrandomi alla ricerca di un possibile difetto - Non per molto - rispondo sentendo le caviglie e le dita dei piedi doloranti. - Per ora toglile, le metterai arrivati a destinazione - - Grazie - dico togliendomi le infernali scarpe.

- Sentimi bene, perché non lo dirò una seconda volta. Stasera, non devi parlare con nessuno. Non devi allontanarti da me o Walter. Non devi fare da tramite a nessuno. Puoi parlare solo se interpellata. Tutto chiaro? -

- Cristallino - rispondo tranquilla. Ci spostiamo in salotto e dopo venti minuti intenti a non fare nulla, Walter torna, indossa un completo grigio, una camicia bianca, con il colletto aperto e la cravatta nera allentata.

- Ora possiamo andare - annuncia l'Alfa, chiudendo il libro che stava leggendo e alzandosi.

La Sentinella dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora