Capitolo 36

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Ho passato tutta la notte a piangere senza emettere rumore per non far svegliare Piero. Non so davvero come comportarmi, non mi sono mai trovata in una situazione del genere.

Ho deciso di andare a parlare oggi stesso con i miei genitori, per valutare tutte le possibilità.

Mi metto a sedere e lascio una carezza al viso di Piero prima di alzarmi e andare in bagno a lavarmi. Passo quasi un'ora sotto l'acqua e poi mi decido a uscire.

Mi vesto con jeans, camicetta bianca e stivali neri. Lascio sciolti i capelli e scrivo a Piero un biglietto, che lascio sul comodino.

Sono andata a parlare con i miei. Non so quanto ci metterò. Se ti svegli e non mi trovi tranquillo, sono ancora da loro. Lo sai che non ti abbandonerei mai. A dopo.

Giulia


                       
Esco di casa, entro in macchina e vado a casa dei miei. Di solito viaggio con la musica, ma ora come ora proprio non me la sento. Non trovo la forza di fare nulla.

Una volta arrivata trovo come al solito il portone aperto. A quanto pare è proprio vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Chiamo l'ascensore e pigio il bottone che mi porterà al quinto piano. Durante la salita picchetto nervosamente le dita contro la parete e batto il piede senza sosta.

Quando si ferma, esco e busso.

Riconosco i passi trascinati di mio padre, infatti me lo ritrovo davanti.

《 Ciao amore ! Cosa ti porta qui ? Hai deciso di venire ? 》

《 Ciao papà...no...in realtà sono venuta per parlarvi proprio di questo. 》dico storcendo lievemente le labbra.

《 Entra 》risponde semplicemente.

Attraverso la porta e vedo che casa non è cambiata per niente. Sono praticamente tre anni che non ci entro. Di solito ci vediamo per le feste, che si svolgono da me e Piero o da mia nonna.

Mia madre fa capolino dalla camera e non capisco se la sua sia un'espressione felice o meno.

《 Giulia. Hai deciso di venire ? 》

Stessa domanda stressante.

Come glielo dico che voglio rimanere qui in Italia con Piero ?

Ci andiamo a sedere in cucina e penso di non essermi mai sentita così indifesa e spaventata.

Eppure non ne capisco il motivo. Sono sempre stati dolci e comprensivi con me, non mi hanno mai sgridata o comunque non hanno mai alzato le mani. Sicuramente è solo paura di deluderli.

《 Mamma, papà...volevo dirvi che io...io... - mi blocco per prendere un respiro e prepararmi a una qualsiasi reazione negativa - Io non ho intenzione di venire in America 》dico tutto d'un fiato.

Mio padre annuisce mentre mia madre mi guarda in un modo che non riesco a decifrare.

《 Spero che non sia per Piero 》dice freddamente.

Ecco fatto, l'ho delusa.

《 Rispondi. È per lui ? 》

《 Sì...》bisbiglio abbassando lo sguardo. 

《 Stai rinunciando all'occasione più grande della tua vita per un ragazzo che c'è si e no tre mesi l'anno ! Stai dicendo no per un ragazzo praticamente inesistente nella tua vita ! 》tuona.

《 È la più grande occasione della TUA vita ! Io lo amo e non rinuncio a lui per un lavoro che non voglio in un continente che non conosco ! 》 urlo a mia volta.

《 È da quando hai quattordici anni che ti parlo di questo viaggio! Ora non distruggere tutto per lui ! È un cantante internazionale, sai quante donne conosce ! Sai quante volte si è dato alla pazza  gioia mentre tu piangevi per la sua mancanza ! 》

《 Non permetterti di definirlo un puttaniere ! Non azzardarti ! Sciacquati la bocca quando parli del mio fidanzato ! 》

《 Portami rispetto ! 》

《 Io ti ho sempre portato rispetto, ma nessuno deve permettersi di toccare Piero ! No il mio Piero ! 》

《 Facciamo così. Un periodo di prova. Un mese con noi. Se ti trovi male puoi tornare qui. 》

《 Tu non hai capito. Io non voglio neanche vederla sul mappamondo l'America. 》

《 Devi fare una scelta. Se non vieni...》

《 Lo so ! Probabilmente non ci vedremo più. 》

《 Appunto. Cosa vuoi fare ? 》

Abbasso lo sguardo e sento mia madre sbuffare.

《 Bene. Ora esci da casa mia. 》

《 Mi stai cacciando ? 》

《 A quanto pare tieni più a Piero che alla tua famiglia 》

《 Non lo hai detto...》sento che potrei piangere da un momento all'altro.

《 La scelta è tua 》

A quel punto mi alzo ed esco sbattendo la porta.

Vado alla macchina e torno a casa mia.

Devo assolutamente parlarne con Piero.

Io so quello che voglio. Voglio solo stare con l'uomo che amo. Non penso di chiedere tanto. 

Piero

Sento lo scatto della serratura e felice come una Pasqua vado spedito verso l'entrata.

《 Amor...ehi piccola che hai ? Che è successo ?》mi avvicino e vedo che ha il viso bagnato e gli occhi rossi e gonfi.

《 Amore, ti hanno fatto qualcosa ? Per favore, dimmelo 》le accarezzo le guance con i pollici per poi vederla affondare nel mio petto. Mi stringe la maglia e piange convulsamente. Singhiozza senza sosta e io purtroppo non so davvero cosa fare.

《 Piero ho paura 》

《 No no. Dimmi tutto 》

《 Mia madre mi ha detto che devo stare un mese con loro...e ch se mi trovo male posso tornare...ma se non vado...lei non mi vorrà più...non mi considera più neanche sua figlia 》

La stringo a me e sento la rabbia invadermi. Come può farle questo ultimatum ! È assurdo. Inconcepibile. Non posso correre il rischio di perderla, ma lei non deve assolutamente perdere la famiglia.

《 Amore guardami 》

Alza lo sguardo e tira un po' su con il naso.

《 Per quanto io non sia d'accordo...ti consiglio di fare questo mese con i tuoi. Tanto tornerai. Ma se non vai perderai tua madre...》

《 Non mi importa ! Io non voglio rinunciare a te ! 》

《 Neanche io amore. Neanche io. 》

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