Capitolo 31

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《 Sai...penso che l'omogeneizzato alla mela sia migliore di quello al vitello 》dico aprendo il barattolino e prendendo un cucchiaio molto piccolo.

《 Ma non puoi paragonare un qualcosa alla frutta con qualcosa alla carne 》Giulia si gira verso di me mettendomi davanti un piatto di pasta 《 È come dire che le mele sono meglio della vitella 》continua sedendosi e riempiendo i bicchieri con l'acqua.

《 E allora cosa dovrei darle ? 》domando agitando le braccia in aria e facendo riedere Elena.

《 Diamole quello che hai aperto 》risponde semplicemente iniziando a prendere un po' di spaghetti.

《 Ok 》inizio a dare da mangiare alla piccola, che però è troppo impegnata a guardare la mia fidanzata per mangiare.

《 Dai Piciocca...》supplico mentre l'omogeneizzato le va su tutta la faccia tranne che in bocca.

Ride e si afferra un piedino, ma di mangiare a quanto pare non ne vuole proprio sapere.

《 Vuoi che provo io ? 》Giulia mi fa alzare e si siede al mio posto, schiarendo la voce e prendendo il vasetto tra le mani.

《 Elena. Qui c'è la pappa. Mmm è buonissima ! 》Elena ride per il tono di Giulia e alza le piccole braccia mentre emette dei gridolini divertiti.

《 Adesso arriva l'aereo 》Giulia la imbocca con il vecchio trucco dell'aereo. No. Non ci credo.

《 Ma amore, non è necessario fare anche il rombo del motore 》

《 Si che lo è 》risponde trionfante e dando l'ultima cucchiaiata di cibo a Elena.

《 Fatto. E ora mangiamo. 》si sposta alla sedia che occupava prima e inizia a mangiare, seguita subito da me.

Ogni tanto si gira per controllare la bimba e quando Elena incrocia gli occhi scuri di Giulia si dimena ridendo.

Sono sempre più convinto che sarà una splendida mamma. Lei lo dice sempre che prova un amore indiscusso ed enorme per i bambini, ma il vederla all'opera...è una cosa semplicemente eccezionale.

《 Piero 》scrollo la testa e guardo Giulia.

《 Dopo vado a fare la spesa. Ti dispiace se porto anche la cucciolina ? 》

《 Certo che no amore. 》

Lei sorride e prende i piatti per metterli nel lavello.

《 Piero scusa ancora, puoi far fare il ruttino a Elena ? E dopo puoi provare a farle fare le ninne ? Sai, il riposino è importante per i bambini molto piccoli. 》dice chiudendo la credenza.

《 Sai molte cose sui bambini. E ci sai anche fare con loro. 》dico cullando Elena che si mette continuamente una manina in bocca.
《 Devo ricordarti che frequento le scienze umane ? 》chiede girandosi e poggiandosi al mobile della cucina.

《 Sì, ma la teoria è diversa dalla pratica. 》dico picchiettando lievemente la schiena della piccola, che mi inzuppa la maglia di saliva.

《 Biiiirbona ! 》Giulia le accarezza un piedino e inizia così a dimenarsi come un pesce. Gliela do e dopo 10 minuti di carezzine e ninne nanne, crolla a dormire.

《 Guarda che bella 》bisbiglia andando in camera per metterla  nella culla e coprirla.

Si siede al bordo del letto e non le stacca gli occhi di dosso, vuole essere pronta a qualsiasi evenienza.

Io intanto mi sono poggiato allo stipite della porta e guardo la scena con il sorriso sulle labbra. Sono sempre più convinto di volere una famiglia con lei. Sarei pronto a rinunciare al gruppo, ma so che me lo impedirebbe. E no per scopi economici o comunque per la fama che potrebbe ottenere. Non mi farebbe lasciare nulla perché sa che quello è il mio sogno e sa quanto è brutto tappare le ali.

Vado vicino a lei e le lascio un bacio sulla guancia accompagnato da una mano che le accarezza il braccio e un successivo mordicchiamento al collo. Lei sospira e si scosta lievemente, scappando dalla mia presa.

《 Perché ti sei allontanata ? 》domando avvicinandomi.

《 Perché la piccola dorme 》sussurra cercando di non finire catturata tra le mie braccia.

Le sorrido malizioso e le cingo il busto mentre lascio sulla scollatura creata dalla maglia numerosi baci a stampo. Si porta la mano davanti la bocca per cercare di sopprimere i sospiri.

《 Dillo che ti piace 》bisaccio massaggiandole il seno destro e stizzaicando con la lingua il sinistro.
Affonda la mano nei miei capelli e si morde le labbra tentando inutilmente di non far sentire i gemiti.

《 Sì, mi piace...》

Le sfilo la maglietta e i pantaloni, lasciandola in slip. Neri. In pizzo.

《 Piero per favore, non voglio traumatizzare una bambina 》 scuoto la testa e la sollevo per i femori per portarla in bagno.

《 Mi piace 》dice accarezzandomi il collo.

《 Sì, ma la doccia l'abbiamo già provata 》le ricordo incollandola alla parete.

《 E cosa vorresti fare ? 》

Le lancio uno sguardo complice e apro l'acqua per riempire la vasca. Non riesco ad aspettare e così afferro per il polso Giulia e la trascino con me nella vasca, quasi vuota.

《 Ma sei scemo ! Potevi romperti un osso ! 》

《 Naaah 》

L'acqua ci copre e i miei vestiti si sono incollati al corpo.

《 Mi stupisco ogni volta...》bisbiglia Giulia guardando gli addominali e pettorali che ho fatto con ore e ore di palestra.

Porto le mani intorno al suo viso e la bacio. Senza lussuria o comunque insistenza. È dolce, le nostre lingue si cercano e non appena si trovano giocano a intrecciarsi.

《 Sai che ti amo ? 》soffia contro la mia bocca.

《 Sì...e tu sai che anche io ti amo ? 》

《 Sì 》risponde sorridendo.

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