Capitolo 8

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《 Giulia...io voglio...》

Lo invito a continuare con un cenno del capo mentre mi passo una mano tra i capelli che mi si sono incollati al viso per il sudore causato dall'ansia.

《 Tu vuoi...》

《 Voglio fare l'amore con te 》

Sbarro gli occhi e mi torturo le labbra mordendole convulsamente.

《 Ignazio, tu non vuoi fare l'amore con me. Semplicemente non lo fai da tanto e quindi hai voglia di scopare. Tutto qui. E io non voglio farlo con te solo perché sei ubriaco e in astinenza. 》

Lui piega lievemente la testa, facendo una mezza risata.

I capelli gli ricadono sul viso, dandogli un aspetto ancora più bello e impossibile.

《 No sciocchina, non voglio scopare. 》

Ecco, ora sono fottuta.

Sa perfettamente quello che dice, o meglio.

Sa perfettamente quello che vuole.

《 Io voglio fare l'amore. Con te. 》sottolinea le ultime due parole e non c'è malizia o lussuria nella sua voce.

C'è tanta dolcezza e sincerità.

Non posso.

No.

Lo amo ma non posso.

Ha una storia con Alessandra, si amano e io non posso distruggere tutto quello che loro hanno costruito.

Proprio non posso.

Sento gli occhi inumidirsi, così abbasso la testa per cercare di non farli vedere.

Non voglio che Lui, che Ignazio, mi veda in questo stato.

Non voglio che mi veda cedere per un sentimento inutile.

Sento le sue mani sul mio viso.

So che mi sta guardando.

Le mie guance vengono accarezzate dai suoi pollici mentre il resto della dita mi tengono delicatamente per la mandibola.

《 No non piangere, per favore non piangere 》bisbiglia con le labbra a un centimetro di distanza dalle mie.

Sono belle, le sue labbra.

Morbide, che sembrano invitarti  a strapparle a morsi e baci.

《 Giulia non piangere, ti prego. Non piangere, non sopporto vederti così. Per favore, non piangere 》continua poggiando la fronte sulla mia.

《 Ignazio per favore torna al letto, stai male e non sai quello che dici 》cerco di allontanarlo spigendolo delicatamente al petto per farlo arrivare al letto.

《 Rimani con me...》

《 No Ignazio. Tra poco rientrerà Alessandra, starai con lei. Ok?》
cerco di apparire sicura di quello che dico, anche se sento che potrei scoppiare in lacrime da un momento all'altro.

《 Non voglio Alessandra. Voglio te 》

《 Ignazio smettila ! 》

《 No ! Voglio te ! Voglio fare l'amore con te, voglio svegliarmi con te, voglio il tuo profumo sul letto, voglio baciarti di continuo, voglio solo essere felice. Con te. 》

《 Ignazio per favore devi calmarti. Non sai quello che stai dicendo. Sei semplicemente ubriaco. Smettila 》

《 No, non la smetto perché è quello che voglio. E io so quello che voglio 》

《 No Ignazio. Tu sei perdutamente innamorato di lei. 》

Lui mi guarda con i suoi pozzi neri, che ora mi fanno quasi paura. Non hanno quella scintilla che li illumina sempre. Ora sono lucidi a causa del liquore.

《 Sai Giulia, certi amori, quelli sbagliati, sono come le sigarette: meglio smettere. 》

《 E come fai a riconoscerli ? 》

《 Te ne accorgi quando respiri l'aria pura e te lo senti dentro che è diversa dal fumo, che sa di buono...e capisci che è l'aria pura che vuoi. 》

Sono seduta vicino a lui e gli accarezzo una guancia, che ha un po' di barba. Le sue dolcissime fossette gli incorniciano le labbra, che formano un sorriso rilassato. Ha gli occhi chiusi, sembra tranquillo. Sembra che dorma.

Mi alzo e quando sto per allontanarmi dal letto sento la sua mano stringere mio polso.

Ruoto la testa e noto che ha riaperto gli occhi.

Hanno un'aria abbattuta. Come un cane bastonato.

《 Ti prego rimani...anche solo a dormire. Però per favore, ti prego. Rimani. 》me lo chiede quasi impaurito.

Non l'ho mai visto così.

《 E va be...》non riesco a concludere la risposta poiché Ignazio mi strattona e mi fa finire su di lui.

Lascia il mio polso e mi mette le mani intorno al viso, avvicinandolo al suo.

Le sue labbra si bloccano a pochi millimetri dalle mie e io non oso fare resistenza.

È sbagliato, è dannatamente sbagliato, eppure ho voglia di sbagliare.

Per una volta voglio sbagliare se mi rende felice.

Ignazio poggia le labbra sulle mie, ma io mi scosto subito.

《 È sbagliato...》

Mi mette due dita sotto il mento e mi fa sollevare la testa, facendo avvicinare i nostri visi.

Combaciano alla perfezione, sembrano due pezzi di un puzzle.

《 Non è sbagliato se ti rende felice 》conclude prima di far  incollare le nostre labbra.

Spalanco gli occhi e provo ad allontanarmi, ma Ignazio continua a tenermi bloccata a lui.

Ha spostato le mani e le braccia sulla mia schiena, impedendomi così ogni movimento.

La sua lingua chiede gentilmente il permesso, così dischiudo delicatamente le labbra. Ignazio fa giocare le nostre lingue e poco dopo mi cattura il labbro inferiore tra i denti, tirandolo e mordicchiandolo.

Lascia la presa dalla mia schiena e poggia le mani sui miei fianchi, sollevandole delicatamente fino ad arrivare al bottone della camicia.

La sbottona e quando le sue mani toccano la mia pelle sobbalzo e mi stacco da lui.

《 Perché ti sei allontanata ? 》

《 Perché...》

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