La mia fan preferita

Capitolo 39

Scendo all'aeroporto di Houston e scrivo un messaggio a Giulia. Sarà qui tra circa venti minuti. Fosse per me andrei direttamente a casa sua, ma purtroppo non so l'indirizzo.

Mi metto a sedere e aspetto. Gioco con il cellulare, chiamo i miei per avvisarli che sono arrivato e ogni tanto butto un'occhiata in giro per assicurarmi di vederla.

Un quarto d'ora dopo sento dei passi piuttosto trascinanti accompagnati da numerosi sbuffi. Li riconoscerei tra mille.

Mi alzo e dopo pochi passi mi scontro involontariamente con la mia piccola, che come immaginavo sbuffa.

《 Scusi io non vo...》alza lo sguardo e vedo i suoi occhi illuminarsi.

Le afferro il polso e dopo averla sollevata la stringo a me. La circondo con le braccia e poggio la mia tempia contro la sua. Le lascio un bacio sulla guancia e torno subito a farla aderire al mio petto.

《 Mi sei mancata, lo sai ? 》bisbiglio al suo orecchio mentre lei mi porta le braccia al collo.

Lei mugugna una risposta e affonda la testa nel mio petto.

Sentiamo un colpo di tosse che ci costringe a staccarci e farci ruotare la testa per vedere chi è.

《 Piero 》

La madre di Giulia ha uno sguardo estremamente freddo. Strano, ha gli stessi occhi color cioccolato della figlia. Però quelli della mia piccola sono più belli, sinceramente. Più grandi e più espressivi.

《 Giulia, pensavi di poter tornare in Italia a mia insaputa. Cosa speravi di fare ? Dai, per quanto si fermerà il tuo fidanzato ? 》

《 Per altri cinque minuti, poi torna in Italia. E io con lui. 》 afferma  stringendo la mia maglia tra le mani.

《 Giulia, smettila. 》

《 No ! 》dico con voce forse troppo alta.

《 Come scusa ? 》

《 No ! Giulia è la mia fidanzata e io non ti permetto di trattarla in questo modo. È grande e vaccinata, ha i suoi soldi e una sua vita. Lei ha deciso di stare con me, in Italia, e tu non puoi metterti in mezzo a noi e dividerci così 》

《 Non usare questo tono con me. Sarai anche il fidanzato, ma io sono la madre e ho più autorità su di lei. Io faccio tutto questo solo per renderla felice 》

《 Mamma, lo sai che sono felice a casa mia. Con Piero. 》

《 Ma questa felicità è passeggera. Non hai nemmeno vent'anni, non sai nulla della vita. Qui invece avresti un lavoro sicuro e una vita perfetta 》

《 Basta mamma. Ho deciso. Mi hai dato la possibilità di provare, e l'ho fatto. Ma non ci riesco. Io voglio solo stare bene...e se questo significa rinunciare a...》

《 Da oggi non chiamarci più. 》

Giulia si morde le labbra e vedo due lacrime solcarle le guance.

《 Andiamo Piero 》dice prendenodmi la mano e andando verso l'aereo.

Sale senza guardare neanche per sbaglio la madre e si mette a sedere. Mi metto vicino a lei e la vedo sorridere.

《 Sono felice Piero 》

《 Davvero ? 》

《 Sì. Sono davvero felice. Non vedo l'ora di stare a casa. Con te. 》bisbiglia le ultime due parole e mi stringe la mano. Ricambio intrecciando le nostre dita e le lascio un bacio tra i capelli.

Poggia la testa sulla mia spalla e si addormenta.

Alcune ore dopo

Giulia corre felice come una bambina dentro casa, lancia in aria le valigie e poi si butta sul letto, sempre ridendo.

Non so come spiegare quello che sto provando, so solo che non mi sono mai sentito così bene. Lei è qui e non andrà più via. Mi sento completo, so che questa nostra relazione e felicità puoi solo che migliorare.

Mi lascio coinvolgere dal suo entusiasmo e la imito, andando a capofitto sul materasso.

Rotolo sopra di lei e porto le mani sui suoi fianchi. Faccio sfiorare le nostre labbra e poi do inizio a un bacio estremamente passionale che ci coinvolge al massimo.

Apro di poco gli occhi in modo da poter osservare il mio soggetto preferito. Le sue mani ad accarezzarmi il viso, gli occhioni chiusi per godersi il momento e per il piacere, le sue labbra che non si staccano dalle mie.

《 Giulia...》il suo nome mi scivola come se nulla fosse, anche se mi è mancato pronunciarlo.

Lei alza un po' le palpebre e mi rivolge un sorriso dolcissimo, di quelli che ti colpiscono il cuore. Gli angoli della bocca sono rivolti verso l'alto e si vedono due fossette appena accennate.

《 Puoi ripeterlo ? 》

《 Cosa amore ? 》

《 Il mio nome. Per favore. Amo il modo in cui lo dici. È...non lo so. Me lo fa amare...》

《 Giulia...》soffio contro il suo collo, facendola sospirare.

Le tolgo lentamente la maglietta e la libero praticamente subtio del reggiseno. Mi metto a sedere e mi sfilo la maglia, lanciandola ai piedi del letto. Torno su di lei e inizio ad osservarla, causando il suo rossore.

《 Perché mi guardi così ? 》

《 Perché sei bella. 》rispondo semplicemente.

《 Sai...in America ho fatto una cosa che mi ha fatto sentire vicino a te. 》

《 Cosa amore mio ? 》

Sorride e solleva lievemente il seno sinistro.

Il mio nome.

Si è tatuata il mio nome. Sotto il seno sinistro. Attaccato al cuore.

Non è un tatuaggio grande,  colorato o comunque abbellito da ghirigori vari.

È semplice, lineare, sottile.

Di classe, elegante.

《 Ma amore...è...è...è una cosa coraggiosa...coraggiosissima da fare 》

Mi cinge il collo con le braccia e mi lascia un dolce bacio sulle labbra.

《 Mi sei mancato...come a Harry manca Lily, come a Fred manca George, come al piccolo Teddy mancano Lupin e Tonks. Perché io ti ho amato come Piton ha amato Lily, sempre. Ti ho difeso fa qualsiasi pugnale ti venisse lanciato, come Dobby. Fedele come Ron ed Hermione. Perché se trovassi lo Specchio delle Brame, sono sicura, vedrei te, così come ti vedo nel mio Pensatoio e nelle foto animate. Andrei alla ricerca di una Giratempo per permettere che  " Più di una vita venga salvata ". La mia e la tua. La nostra. 》

Sorride e abbassa lo sguardo.

《 So benissimo che non è il tipo di dichiarazione che una persona spera, ma io riesco a esprimermi solo in questo modo. Con riferimenti a cose che mi stanno davvero a cuore. E poi...Non mi piacciono le citazioni alla Tumblr...》

《 E poi...io amo io modo in cui ti brillano gli occhi quando ti esprimi. In qualunque modo tu lo faccia. Che sia attraverso la frase di un libro o la scena di un film...io ti amo anche per questo. Forse soprattutto per questo 》dico baciandola.