Capitolo 20

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Ignazio

Sono davanti casa e sinceramente ho molta paura a bussare. Ci dovrebbe essere solo Giulia visto che di solito Piero a quest'ora va in palestra.

Prendo un respiro e busso. Sento lo scatto della serratura e vedo aprirsi la porta, dalla quale sbuca Giulia. Sempre bella.

Ha i capelli raccolti in una coda disordinata e indossa una maglia che le arriva ai femori.

《 Ignazio ? Che bello sei qui ! 》esclsma tutta contenta e abbracciandomi 《 Ma non dovevi fermarti da Alessandra ? Come mai sei già tornato ? No che mi dispiaccia, però mi preoccupo 》 continua parlando a macchinetta.

Sembrerà stupido, ma in queste ultime quarantotto ore mi è mancata da morire la sue voce estremamente alta.

《 Ciao Picciridda, sì dovevo fermarmi da Alessandra ma...》

Lei alza la testa dal mio petto e mi scruta mentre la inclina lievemente 《 Ehi che succede ? 》

《 Abbiamo litigato e...》

《 Noo ! Igna' mi dispiace. Ma è grave ? 》

《 Immagino di sì 》

《 Me ne vuoi parlare ? Sai che per te farei questo e altro 》

《 Ora come ora no, volevo stare un po' in compagnia 》

In tua compagnia

《 Okay ! Piero è andato in palestra, penso che tornerà tra circa due ore. Sai, è uscito poco fa 》mi informa mentre ci dirigiamo in cucina.

《 Vuoi un po' d'acqua ? 》

《 No grazie, sono apposto 》

《 E io dico che berrai ! 》dice passandomi un bicchiere.

《 Beh, grazie 》

《 Prego 》risponde sorseggiando l'acqua.

《 Giulia...tra te e Piero...cosa c'è 》

Lei alza le mani 《 Devi parlarne con lui 》

《 Ma che stai a comando ? 》

《 Senti chi parla 》

《 Ehi ! 》

《 Scusa 》

《 Tranquilla, non hai fatto nulla 》

《 Igna'...che è successo ? Perché quegli occhi vuoti ? Se c'è stato solo un litigio vedrai che si risolverà prima di subito. Vi amate, non succederà nulla 》dice poggiando la mano sulla mia spalla.

《 Giulia...non è stato solo un litigio...ho alzato molto la voce, ma almeno mi sono sfogato. 》

《 Ignazio, me ne vuoi parlare ? Guarda che mi stai facendo preoccupare 》

I suoi grandi occhi color cioccolato sembrano velati di tristezza. Si percepisce la sua preoccupazione. Non posso dirle tutto però. Non voglio che succeda come ad Halloween. Quando ha pianto in quel modo mi sono sentito morire. E poi ora è pure fidanzata, anche  se continuo a sperare di sbagliarmi.

《 In pratica le ho fatto pesare il fatto che mi abbia cambiato e che quindi non mi ami...》sospiro e faccio scontrare i suoi pozzi scuri con i miei 《 ma non so se segui il mio ragionamento 》

《 Certo che lo seguo. Una persona la si ama per come è, no per come la si vorrebbe 》sorride lei.

Ricambio, ma so che ho un sorriso triste e appena accennato.

《 Ehi, sei stato coraggioso 》mi lascia una carezza sulla guancia e mi abbandono a quel tocco del quale avevo bisogno.

《 E poi le ho detto che amo un'altra...》dico mentre leggo nei suoi occhi la curiosità più pura.

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