Capitolo 45

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Poggio la testa contro la parete dell'aereo e guardo sconsolato le persone. Non sono ancora partito e la mia piccola già mi manca. Non mi sento per niente tranquillo a lasciarla a casa da sola, soprattutto ora che aspetta il nostro figlioletto o figlioletta.

Metto la mano in tasca e tiro fuori due minuscoli calzini. Uno azzurro e uno rosa confetto. Ci passo sopra il pollice e poi sento gli occhi inumidirsi.

《 Ehi 》Ignazio si è seduto vicino a me sorridendomi timidamente.

《 Ehi 》sussurro guardandolo.

《 Sapete il sesso del piccolo? 》

《 Non ancora. Dall'ultima ecografia era possibile capirlo, ma vogliamo che sia una sorpresa. 》dico sorridendo al ricordo di Giulia che piangeva nel sentire il battito del cuoricino.

《 E a te e Alessandra come va? 》

《 Va tutto benissimo. Siamo sempre più innamorati e Giorgio è un angioletto. 》dice sbloccando il telefono e prendendo una foto del figlio.

Eh sì, in questi tre anni Ignazio e Alessandra sono tornati insieme e dopo un anno dal matrimonio avvenuto poco tempo dopo, è arrivato il piccolo Giorgio.

È la fotocopia del padre. Identico in tutto. Negli occhioni espressivi, nel sorriso dolce e nel carattere. Solo che per alcuni aspetti ha ereditato la maturità della madre.

Anche Gianluca e Martina continuano a essere felici, a differenza mia e di Giulia e di Ignazio e Alessandra loro non hanno mai avuto crisi di coppia troppo gravi.

《 Dimmi, com'è essere papà? 》domando mentre lui si sistema meglio sul sedile.

《 Ecco essere papà...essere papà è la cosa più bella del mondo. Ti fa sentire completo. Perché...guarda non so spiegartelo bene. Ti senti davvero felice, rende la vita tue e della tua donna completa. Ti fa sentire sempre al posto giusto. 》

《 Grazie mille Ignazio. Dico davvero 》

La mattina dopo all'hotel

Scendo dai ragazzi che stanno già facendo colazione. Prendo quello che voglio mangiare e mi dirigo al tavolo. Non appena mi giro però finisco contro una ragazza che mi rovescia il succo sulla camicia.

《 No minchia...》

《 Oddio scusami non volevo. 》una biondina si alza e mi porge la mano per aiutarmi. Accetto e poi la osservo. Ha due grandi occhi verdi e un fisico minuto. È davvero molto bella.

《 Non preoccuparti, ero distratto 》dico sorridendole.

《 Comunque piacere, Rebecca 》dice stringendo la coda di cavallo.

《 Piero...》

《 Lo so. Sono colei che scriverà l'articolo su di voi oggi. 》

《 Aahh, beh. È un piacere conoscerti. 》

《 Anche per me. 》sussurra seducentemente prima di andare verso l'uscita.

Vado a sedermi e sento gli occhi di Ignazio e Gianluca su di me.

《 Beh che c'è? 》

《 Chi era quella 》domanda l'abruzzese.

《 La giornalista che scriverà l'articolo. 》

《 Sembrava molto interessata a te 》dice Ignazio poggiando la testa sulla mano.

《 Ma che cosa dici...》

《 Non che tu non te la stessi mangiando con gli occhi...》Gianluca beve il suo cappuccino subito dopo aver detto questa frase, come per coprirsi con la tazza.

《 È molto bella...》

《 Oh Piero, fidanzato sei! 》

《 E presto sarai padre. 》

《 Sshhh. Nessuno deve saperlo. Potrebbero esserci dei giornalisti in agguato e io non lo sopporterei. 》

《 Non ti preoccupare. E non provare a sviare il discorso. 》

《 Andiamo ragazzi, non ho fatto nulla. 》

《 Ci manca pure che ci fai qualcosa 》dice Gianluca alzandosi. Viene seguito a ruota da Ignazio. Vanno nelle loro camere per cambiarsi mentre io vado a farmi una doccia per sbollire il nervoso e togliere l'odore del succo.

Quella sera

Il servizio è finito tre ore fa circa, ma io sono riuscito a mettermi in pigiama solo adesso. Mi sdraio sul letto e ripenso al servizio. È venuto davvero bene, sono proprio soddisfatto.

E poi quella ragazza ha accesso qualcosa. Bella, misteriosa, intrigante. Mi lanciava numerose occhiate e io non potevo rifiutarle.

Qualcuno bussa e così vado ad aprire, ritrovandomi davanti proprio Rebecca.

《 Ciao Piero 》

《 Ciao...cosa ci fai qui? 》

《 Non riesco a dormire...》bisbiglia entrando in camera.

《 Ehm...e con ciò? 》

《 Beh, sei l'uncio single del gruppo...o hai mentito? 》

《 Ehm...》

Lei si avvicina e in un impeto incolla le labbra alle mie. Mi spintona fino al letto e si mette a sedere sul mio ventre.

《 Che fai? Sparisci 》

《 Ma dai Barone...》si sdraia e ricomincia a premere le labbra sulle mie. Che sia il sapore o la volgia, ricambio con altrettanta foga.

《 Voglio fare l'amore con te...》

A quell'affermazione la scosto e mi passo il dorso della mano sulla bocca.

Stavo tradendo Giulia. La mia donna. Il mio grande amore. Quella con cui sto per avere una famiglia.

Rebecca fa un sorrisino ed esce, lasciandomi solo con i miei sensi di colpa.

E adesso che faccio?

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